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LONDRA È CADUTA: LA CAPITALE ISLAMICA DOVE IL RAMADAN SOVRASTA IL NATALE

Starmer prepara la guerra alla Russia mentre la sua città è già una terra straniera: Roma e Milano prossime se non fermiamo l’immigrazione islamica

LONDRA È ISLAMICA IL RAMADAN SOVRASTA IL NATALE Starmer prepara guerra a Russia ma Londra è caduta: Roma Milano prossime se non fermiamo immigrazione islamica. Oggi, mentre Starmer riceveva Zelensky pensando a guerra a Russia, sindaco islamico Londra celebrava inizio Ramadan pic.twitter.com/HJP1PTZCCO

— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) March 1, 2025

Londra non è più Londra. La capitale britannica, un tempo simbolo dell’Occidente cristiano e della sua storia, è caduta. Oggi, 1 marzo 2025, il sindaco Sadiq Khan ha acceso con orgoglio le “Ramadan Lights” nel West End, dichiarando: “Sono incredibilmente fiero che Londra sia stata la prima città occidentale ad accogliere queste illuminazioni. Happy Ramadan – Al Salam Alaykum”. Un tripudio di luci e festeggiamenti per il mese sacro dell’Islam, celebrato con più enfasi del Natale. È ufficiale: Londra è una città islamica, una metropoli dove il “Salam Aleikum” risuona più forte del “Merry Christmas”. E mentre il premier Keir Starmer si prepara a una guerra contro la Russia, la sua capitale è già perduta, trasformata in una terra straniera sotto i suoi occhi.
Un’islamizzazione fuori controllo
Non è un’esagerazione: i numeri parlano. Con oltre 1,3 milioni di musulmani (il 15% della popolazione londinese, secondo le stime 2021, in crescita costante), interi quartieri come Tower Hamlets, Newham e Waltham Forest sono enclave islamiche. Moschee spuntano come funghi, le strade si riempiono di veli e barbe, il richiamo alla preghiera sovrasta le campane delle chiese. Khan, primo sindaco musulmano eletto nel 2016, non si limita a tollerare: promuove. Le “Ramadan Lights” – 30.000 luci che dal 2023 illuminano Piccadilly Circus – sono il simbolo di una resa culturale. “Celebriamo la nostra diversità”, dice lui. Ma quale diversità? È un’occupazione: il Natale è ridotto a un evento laico di luci sbiadite, mentre il Ramadan domina con festeggiamenti pubblici e sponsorizzati. Londra non è più inglese, è una capitale islamica in Europa.
Starmer: guerra alla Russia, resa in casa
E mentre Londra si inginocchia, cosa fa il premier Starmer? Parla di “minaccia russa”, spinge per un confronto con Mosca, ignora il vero nemico che ha già conquistato la sua città. È surreale: il leader labourista si agita contro Putin, ma non vede – o finge di non vedere – che la capitale del Regno Unito è caduta senza sparare un colpo. La polizia, sotto il controllo di Khan, chiude un occhio su zone dove la sharia è legge non scritta; le scuole si adeguano al Ramadan; i crimini con coltello, spesso legati a gang di immigrati di seconda generazione, sono la “nuova normalità” che Khan ha sdoganato anni fa. Starmer prepara una guerra esterna, ma quella interna l’ha già persa: Londra è una città straniera, un trofeo dell’islamizzazione incontrollata.
Roma e Milano: le prossime cadute
Non illudiamoci che sia un problema solo britannico. Roma e Milano sono sulla stessa strada. In Italia, i musulmani sono già 2,7 milioni, concentrati al Nord. Quartieri come Via Padova a Milano o l’Esquilino a Roma sono laboratori di sostituzione: negozi halal, moschee abusive, bande di “maranza” che dettano legge. Se non azzeriamo l’immigrazione islamica regolare – permessi di lavoro, ricongiungimenti familiari – tra vent’anni vedremo anche qui le “Ramadan Lights” sovrastare il presepe. Con tassi di natalità di 2,5-3 figli per famiglia musulmana contro l’1,2 degli italiani, il sorpasso è matematica. Roma, culla della cristianità, e Milano, cuore economico, diventeranno città islamiche come Londra, con sindaci che diranno “Salam Aleikum” mentre le chiese diventano reliquie.
Sveglia o capitolazione
Londra è il monito: una capitale europea trasformata in poche decine d’anni. Starmer può blaterare di Russia, ma il vero pericolo è dentro casa sua, e lui lo ignora per calcolo elettorale. L’Italia ha ancora una chance, ma il tempo stringe. L’unica soluzione è chiara: stop totale all’immigrazione islamica regolare. Basta ingressi, basta compromessi. Altrimenti, prepariamoci a un futuro dove il Ramadan sarà la nostra festa nazionale e le nostre città saranno irriconoscibili. Londra è caduta: Roma e Milano sono avvisate!