Ramadan, bambini italiani discriminati: “Vengono insultati in arabo”
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“STOP ALL’ARABO A SCUOLA, USATO PER INSULTARE”: L’INFAMIA DI LEPORE E L’ISLAMIZZAZIONE DI BOLOGNA
Il sindaco PD discrimina gli italiani e spalanca le porte ai maranza: fermiamo l’invasione ora!
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha toccato il fondo: con il suo “Salam Aleikum” e “Ramadan Mubarak” del 1 marzo 2025, ha trasformato la città in un feudo islamico, riservando sorrisi e salamelecchi ai musulmani mentre ignora i cristiani. “Buon Natale? Solo auguri generici il 24 dicembre, propaganda da ospedale”, denunciano i cittadini. Ora emerge uno scandalo ancora più grave: nelle scuole bolognesi si vieta l’arabo perché i bambini stranieri lo usano per insultare compagni e maestri. È la prova che l’integrazione è fallita, e Lepore, con i suoi due pesi e due misure, sta vendendo Bologna ai “maranza”. Basta: azzeriamo l’immigrazione islamica regolare e irregolare, o l’Italia sarà loro!
Lepore: un sindaco che discrimina gli italiani
Il 1 marzo, Lepore ha postato un video su Instagram, tutto moine e “Salam Aleikum”, per augurare un “Ramadan Mubarak” alla “grande comunità musulmana” di Bologna. Ma a Natale? Solo un asettico “auguri a tutti i bolognesi” il 24 dicembre, con un video di autocelebrazione tra medici e malati. Nessuna attenzione ai cristiani, nessuna passione per la nostra cultura: per lui, i musulmani sono cittadini di serie A, gli italiani di serie B. Come può un sindaco di una città italiana snobbare le sue radici per inchinarsi a una religione estranea? È discriminazione pura, un tradimento che fa ribollire il sangue.
“Stop all’arabo a scuola”: il fallimento dell’integrazione
E poi la bomba: una mamma bolognese, su X, ha svelato la verità. “Nella scuola elementare di mia figlia hanno vietato l’uso di lingue diverse dall’italiano, perché i bambini stranieri parlavano arabo per insultare compagni e insegnanti senza farsi capire”. Un’altra, dalla bassa Romagna, rincara: “In classe di mio figlio, 7/8 arabi su 20 insultano i macedoni perché le loro mamme musulmane non si velano”. Non è un caso isolato: con l’arabo, lingua dominante tra i 2,7 milioni di musulmani in Italia, i “maranza” di seconda generazione creano enclave ostili già sui banchi di scuola. Come può Lepore festeggiare il Ramadan mentre i suoi studenti italiani sono umiliati nella loro lingua?
Un’Italia sotto attacco, da Bologna in giù
Questo non è “multiculturalismo”, è guerra. I maranza usano l’arabo per isolarsi e offendere, segno di un’integrazione mai avvenuta. A Bologna, Lepore li coccola, ma il problema è nazionale: a Vestone riducono un uomo in fin di vita, a Rieti massacrano a cinghiate, a San Benedetto mutilano poliziotti. Con 5 milioni di musulmani previsti tra vent’anni, ogni “Salam Aleikum” del sindaco è un passo verso la sharia nelle nostre piazze. L’italiano vietato nelle scuole per fermare gli insulti? È la resa di un Paese che si piega ai nuovi arrivati invece di espellerli. Come può un governo tollerare che la nostra lingua e cultura siano calpestate così?
Lepore e il PD: complici dell’islamizzazione
Lepore è il volto di un PD che svende l’Italia per voti islamici. Il suo “Ramadan Mubarak” è propaganda elettorale, non inclusione. E la Pasqua? “Forse avrà tempo per auguri decenti”, ironizzano i cittadini, ma nessuno ci crede. O l’Italia è laica e i sindaci tacciono su tutte le religioni, o si celebra ogni festa – non solo quella dei musulmani. Altrimenti è favoritismo, un insulto agli italiani che vedono le loro scuole trasformarsi in campi di battaglia linguistica e culturale. Come può un amministratore ignorare che l’arabo, usato per insultare, è il sintomo di un’invasione che Bologna non regge più?
Azzeriamo l’immigrazione islamica: salviamo l’Italia
Basta con questa vergogna. Lepore e i suoi auguri ipocriti sono la ciliegina su una torta avvelenata: un’Italia dove i maranza insultano in arabo, le moschee spuntano, i clandestini trovano hotel. L’unica soluzione è drastica: azzerare l’immigrazione islamica regolare e irregolare – stop a permessi, ricongiungimenti, ingressi – ed espellere chi non rispetta le nostre regole. Se non agiamo, Bologna sarà solo il primo domino: tra vent’anni, da Milano a Roma, l’arabo sarà la lingua degli insulti e della conquista. Sveglia, o Lepore ci avrà venduti tutti alla sharia!
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