«Non puoi mangiare, c’è il Ramadan»: picchiata sul bus da islamiche perché mangia panino

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By V marzo 4, 2025 22:54

«Non puoi mangiare, c’è il Ramadan»: picchiata sul bus da islamiche perché mangia panino

L’ISLAMIZZAZIONE AVANZA: A CREMONA SI PICCHIANO RAGAZZE ITALIANE PER UN PANINO, LA LOMBARDIA RISCHIA DI DIVENTARE UN EMIRATO ISLAMICO

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Un episodio gravissimo scuote Cremona e getta un’ombra inquietante sul futuro della Lombardia e dell’Italia intera. Sul bus della linea G, un autista è stato aggredito e due ragazze italiane sono state schiaffeggiate da coetanee straniere, musulmane, per un motivo assurdo: una di loro stava mangiando un panino durante il Ramadan. “Puttana, non puoi mangiare, c’è il Ramadan”, avrebbero urlato le islamiche, prima di passare alle mani. È successo in pieno giorno, alle 13:20, in una tranquilla giornata di martedì grasso, su un mezzo pubblico con passeggeri atterriti a bordo. L’autista, un uomo di 52 anni, ha cercato di intervenire per fermare la violenza, ma è stato a sua volta spintonato, graffiato e lasciato con gli occhiali rotti. Cinque giorni di prognosi e un referto medico che parla chiaro: “algia facciale post traumatico”. La ragazza italiana?
Un bel segno rosso sulla faccia.

Questo non è un caso isolato, ma un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare. La Lombardia, culla della nostra cultura e della nostra identità, sta scivolando verso un baratro. Le cronache locali raccontano di un’escalation di episodi simili: minorenni extracomunitari, spesso impuniti, che dettano legge sui bus, nelle piazze, nelle strade. L’autista stesso lo ammette: “Sono sempre loro, minorenni e, spiace dirlo, ma è la verità, extracomunitari”. Un mese e mezzo fa, un altro episodio: insulti, minacce, “ti spacco la faccia”, e poi via, liberi di tornare a colpire. Dove siamo finiti?

La Sharia nei nostri autobus

Mangiare un panino diventa un crimine se c’è il Ramadan. Questo è il messaggio che passa. Siamo in Italia, non in un emirato islamico, eppure si respira un’aria di sottomissione culturale che fa paura. Le due ragazze straniere non si sono limitate a disapprovare: hanno aggredito, hanno imposto con la forza una regola che non appartiene alla nostra tradizione, al nostro stile di vita. E se oggi picchiano per un panino, cosa faranno domani, quando saranno di più? Quando diventeranno maggioranza? Immaginate un’Italia dove non si può più mangiare in pubblico, dove le donne devono coprirsi per non “offendere”, dove la nostra libertà viene calpestata in nome di un’ideologia estranea. Questo non è allarmismo, è realismo: guardate Londra, guardate Malmö, guardate le banlieue francesi. È questo il futuro che vogliamo per i nostri figli?

La Lombardia sta cambiando volto

Cremona non è un’eccezione. Milano, Brescia, Bergamo: le periferie si trasformano, i quartieri diventano enclavi dove la legge italiana sembra un optional. La Lombardia, motore economico del Paese, rischia di diventare un laboratorio di islamizzazione. E non è solo una questione di numeri: è una questione di mentalità. Chi cresce pensando che sia normale aggredire una ragazza per un panino durante il Ramadan non si integrerà mai. Porta con sé un sistema di valori incompatibile con il nostro. E noi? Continuiamo a fare finta di niente, a parlare di “integrazione” mentre ci picchiano sugli autobus.

Azzerare l’immigrazione islamica regolare: è urgente

Non possiamo più permetterci di essere ingenui. L’immigrazione incontrollata, anche quella regolare, sta cambiando il volto della nostra società. Non si tratta di razzismo, ma di sopravvivenza culturale e civile. Ogni giorno che passa, episodi come quello di Cremona si moltiplicano. Gli autisti chiedono sicurezza, i cittadini chiedono rispetto, ma nessuno sembra ascoltarli. Serve un segnale forte: stop all’immigrazione islamica regolare, controlli serrati, espulsioni immediate per chi delinque. Non possiamo lasciare che la nostra terra diventi un emirato, dove le nostre ragazze vengono schiaffeggiate per un panino e i nostri lavoratori aggrediti per aver fatto il loro dovere.

Un grido d’allarme

Oggi è un panino, domani potrebbe essere una gonna troppo corta o una risata troppo forte. La violenza di Cremona è solo la punta dell’iceberg: sotto c’è un processo di islamizzazione che avanza silenzioso, ma inesorabile. Se non agiamo ora, se non diciamo basta, presto sarà troppo tardi. La Lombardia non può diventare un emirato islamico. L’Italia non può piegarsi. Svegliamoci, prima che sia la nostra stessa identità a finire in Pronto Soccorso, con un referto che nessuno vorrà più leggere.

«Non puoi mangiare, c’è il Ramadan»: picchiata sul bus da islamiche perché mangia panino ultima modifica: 2025-03-04T22:54:46+00:00 da V
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By V marzo 4, 2025 22:54
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell marzo 4, 23:42

    Lo ripeto: riempitele di botte finchè non hanno più nemmeno la forza per piangere poi studieranno la geografia, capiranno di vivere nell’europa cristiana e andranno a puzzare da qualche altra parte… se invece vogliono stare allora che si lavino, che si adeguino e che non rompano il cazzo!

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  2. Steobaldo marzo 5, 07:54

    da sempre mi rifiuto di collaborare alla raccolta Caritas_Banco alimentare (e gli svergognati non si fanno problemi di mettere bambini, per ore, all’ingresso dei negozi a raccogliere le donazioni) tuttavia alla prossima raccolta nel sacchetto giallo ci metto mortadella e wurstel (della serie più economica possibile) così almeno sono sicuro che certa roba non finirà nella pancia dei maomettini.

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