ONG tedesca preleva clandestini su piattaforma inglese in acque tunisine: finiranno in Italia

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By V marzo 4, 2025 23:05

ONG tedesca preleva clandestini su piattaforma inglese in acque tunisine: finiranno in Italia

CLANDESTINI SULLA PIATTAFORMA MISKAR: TUNISIA LI VUOLE IN ITALIA, IL GOVERNO ITALIANO COMPLICE DELLA ONG TEDESCA SEA WATCH

Un gruppo di 32 clandestini, partiti dalla Libia e finiti al largo delle coste tunisine, a sud-est dell’arcipelago di Kerkennah, ha passato quattro giorni sulla piattaforma petrolifera Miskar, di proprietà della multinazionale inglese British Gas. Tutti eritrei, che viaggiavano su un gommone malandato, abbandonato poi per rifugiarsi sulla struttura. Uno di loro, a quanto pare, non ce l’ha fatta ed è morto.

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La notizia è questa: martedì pomeriggio, la nave Aurora della ONG tedesca Sea Watch, partita da Lampedusa dopo che il loro aereo Seabird aveva monitorato la situazione per due giorni, ha prelevato questi 32 clandestini con un’operazione che sembra più un appuntamento concordato che un intervento casuale. Altro che salvataggio: qui si tratta di un prelevamento organizzato, con tanto di passerella per portarli in Italia. E il governo italiano? Sta a guardare, lasciando che Sea Watch faccia base operativa a Lampedusa e poi lavori in zona Sar tunisina, a poche decine di miglia dall’area di competenza maltese, senza muovere un dito.

A lanciare l’avviso sulla presenza di clienti è stata un’altra ONG, Mediterranea Saving Humans, che ha fatto pressione per un intervento europeo, lamentando che “non hanno acqua né cibo, sono esposti alla burrasca”. Ma il vero scandalo è un altro: i militari tunisini, che dovrebbero riportare questi clandestini in Tunisia, dove sono partiti, sembrano invece intenzionati a lavarsene le mani, lasciando che finiscano in Italia. È inaccettabile: la Tunisia li vuole scaricare da noi, e il governo italiano, invece di pretendere che vengano rimpatriati nel loro punto di partenza, permette a Sea Watch di agire indisturbata, trasformando l’Italia in una discarica per clandestini.

La portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi, ha il coraggio di dire che “nessuna autorità si è assunta la responsabilità” e che loro, poveri eroi della società civile, devono “colmare un vuoto istituzionale dettato da politiche disumane e razziste”. Ma di quale vuoto parla? Qui c’è un sistema oliato: le ONG prelevano, l’Italia accoglie, e la Tunisia si gira dall’altra parte. Non è la prima volta che succede sulla piattaforma Miskar: tre anni fa, nel gennaio 2022, altri 70 clandestini si erano rifugiati lì, a 80 miglia dalle coste tunisine, e indovinate un po’? Anche allora, nessuna autorità ha fatto il suo dovere.

Le autorità italiane non hanno ancora indicato un porto di sbarco, ma è scontato che questi 32 finiranno sulle nostre coste. È ora di dire basta: il governo italiano deve smettere di essere complice di Sea Watch e delle sue operazioni pianificate. I clandestini vanno riportati in Tunisia, non traghettati in Italia da ONG che lucrano sul traffico umano. Altro che “solidarietà”, qui si tratta di un’invasione consentita. Sveglia!

ONG tedesca preleva clandestini su piattaforma inglese in acque tunisine: finiranno in Italia ultima modifica: 2025-03-04T23:05:56+00:00 da V
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By V marzo 4, 2025 23:05
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2 Comments

  1. lorenzoblu marzo 5, 05:23

    Portateli dalla smelona magari così qualcuno se la ingroppa

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  2. xx marzo 5, 10:15

    La pacchia è finita, diceva…

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