Qatargate, chiesta revoca immunità parlamentare per le piddine: venduto all’Islam
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Altro che “politici comprati dai russi”, l’emergenza sono quelli accusati di essersi venduti ai musulmani. Chiesta la revoca dell’immunità parlamentare per due eurodeputate italiane del Partito Democratico, Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti, nell’ambito dell’inchiesta #Qatargate.
Sul caso Qatargate, lo scandalo di corruzione che ha coinvolto il Parlamento UE a partire da dicembre 2022, ci sono stati alcuni sviluppi recenti degni di nota, anche se l’indagine sembra procedere lentamente e con poche informazioni ufficiali rese pubbliche di recente.
Oggi il quotidiano belga Le Soir ha rivelato che è stata chiesta la revoca dell’immunità parlamentare per due eurodeputate italiane del Partito Democratico, Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti, nell’ambito dell’inchiesta Qatargate. Questa notizia, rilanciata anche da Il Tempo, suggerisce che l’indagine potrebbe essere entrata in una nuova fase, ampliando il numero di persone coinvolte. Tuttavia, non ci sono ancora conferme ufficiali da parte della procura belga né dettagli specifici sulle accuse mosse contro di loro, quindi questa informazione va trattata con cautela fino a ulteriori sviluppi.
Per quanto riguarda il contesto più ampio, l’inchiesta, condotta dalla procura federale belga, si concentra su presunte tangenti pagate dal Qatar (e in parte dal Marocco) a europarlamentari e funzionari per influenzare decisioni del Parlamento Europeo. Figure chiave come Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonio Panzeri, ex eurodeputato italiano, e Francesco Giorgi sono state arrestate nel 2022, con sequestri di oltre 1,5 milioni di euro in contanti. Panzeri, dopo aver confessato nel gennaio 2023 e accettato un accordo di collaborazione, ha fatto nomi, tra cui quello di Marc Tarabella, ma le indagini non sembrano aver ancora prodotto un quadro definitivo.
A un anno dallo scoppio dello scandalo (dicembre 2023), il procuratore federale belga Frederic Van Leeuw aveva sottolineato che l’indagine era ancora in corso, lamentando fughe di notizie e pressioni esterne. Da allora, però, non sono emerse conclusioni giudiziarie definitive né processi completati. Eva Kaili, scarcerata nell’aprile 2023 e passata ai domiciliari con braccialetto elettronico, ha continuato a proclamare la sua innocenza, definendo l’inchiesta “politicamente motivata” in un’intervista a Quarta Repubblica nel gennaio 2024. Nel此同时, il ritiro del giudice Michel Claise nel giugno 2023, per un sospetto conflitto di interessi legato a Maria Arena (eurodeputata belga non formalmente indagata), ha sollevato interrogativi sulla trasparenza delle indagini.
In sintesi, le novità più recenti riguardano la possibile implicazione di Gualmini e Moretti, ma l’inchiesta rimane in una fase interlocutoria. Non ci sono stati annunci di processi imminenti o sentenze, e il caso continua a essere avvolto da incertezze, con critiche al sistema giudiziario belga e al Parlamento Europeo per la gestione della vicenda. Per aggiornamenti più precisi, sarà necessario attendere comunicazioni ufficiali dalle autorità belghe o ulteriori rivelazioni dalla stampa investigativa.
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