Alla Sapienza il corso su cultura rom contro i ‘pregiudizi’

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By V marzo 5, 2025 11:32

Alla Sapienza il corso su cultura rom contro i ‘pregiudizi’

Togliere i finanziamenti alle università che non fanno cultura e non fanno gli interessi degli italiani.

“Stop ai pregiudizi”? Alla Sapienza il corso su cultura rom: e magari ci insegnano a rubare!
“Stop ai pregiudizi”. Oh, che nobile intento! L’Università La Sapienza di Roma, non contenta di averci già ammannito corsi grondanti di politically correct, ora si lancia in un’altra perla woke: il “Corso lingua e cultura romanì”. Sì, avete capito bene: un’intera iniziativa accademica per magnificare l’universo rom, come se non avessimo già abbastanza da fare con tasse, burocrazia e il traffico della Capitale. E tutto questo, udite udite, per “contribuire al contrasto di stereotipi, pregiudizi e fenomeni di romfobia”. Romfobia? Sul serio? Qualcuno deve aver perso il dizionario mentre cercava di inventarsi l’ennesima parola per farci sentire in colpa.
“Stop ai pregiudizi”. Alla Sapienza il corso su cultura e lingua rom
Dopo il corso contro la violenza di genere – perché, si sa, l’università deve risolvere tutti i mali del mondo – ecco arrivare questa chicca: 20 ore di lezioni, 11 mercoledì dal 5 marzo al 14 maggio, per immergersi nella grammatica del romanì, nelle tradizioni e, perché no, magari pure in qualche lezione pratica di “abilità tradizionali”. Chissà, forse nel syllabus c’è un modulo intitolato “Tecniche di destrezza manuale nei mercati rionali” o “Come svuotare una tasca senza farti beccare”. Ironia a parte (o forse no), il corso è aperto a studenti di umanistica, sociale e storia, ma anche a “chiunque desideri approfondire la cultura romanì”. Traduci: chiunque voglia spendere tempo e soldi per sentirsi dire quanto è cattivo a non capire “le sfide attuali” di questa comunità.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’UCRI (Unione delle Comunità Romanì in Italia) e il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali, con un aiutino dal SARAS – un acronimo che sembra uno scioglilingua, ma che in realtà sta per Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo. A tenere le redini di questa gloriosa iniziativa c’è Santino Spinelli, primo rom a diventare commendatore della Repubblica – complimenti a Mattarello. Tra i temi? Il Samudaripen (il cosiddetto sterminio di Rom e Sinti durante il nazifascismo mai portato a compimento), le condizioni di vita in Europa e America Latina, le politiche di inclusione e le lotte per i diritti civili. Tutto molto edificante, ma la domanda sorge spontanea: e se nel programma ci infilano pure un workshop su come “integrarsi” svicolando tra i controlli?

Il manifesto della Sapienza è un capolavoro di retorica pomposa: “Sensibilizzare la cittadinanza su un tema di grande rilevanza sociale e culturale, per promuovere una maggiore inclusione e conoscenza delle comunità romanès”. Ma per favore! Qui non si tratta di conoscenza, si tratta di propaganda spacciata per accademia. Mentre il Paese affonda tra crisi economiche e sicurezza in caduta libera, La Sapienza pensa bene di investire risorse per insegnarci a dire “ciao” in romanì e a sentirci in colpa per i “pregiudizi”. E se proprio vogliono essere coerenti, perché non aggiungere un corso pratico su come “gestire risorse non proprie”? Sarebbe il coronamento perfetto di questa farsa.

Inclusione? Rispetto? Belle parole, ma forse qualcuno dovrebbe chiedere ai cittadini cosa ne pensano, prima di rifilarci l’ennesima lezioncina di buonismo a spese nostre. Che vergogna, Sapienza: altro che “stop ai pregiudizi”, qui si sta dando una medaglia all’assurdo!

Alla Sapienza il corso su cultura rom contro i ‘pregiudizi’ ultima modifica: 2025-03-05T11:32:19+00:00 da V
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By V marzo 5, 2025 11:32
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1 Comment

  1. Steobaldo marzo 6, 08:48

    Ero anni fa in buoni rapporti con una famiglia della mia città laureati, di sinistra lettori de Il Manifesto figli pure laureati e naturalmente elettori di sx. Dopo che hanno dovuto subire furti sicuramente da parte degli zingari si doveva sentire com’erano incazzati…contro i ladri? Certo ma soprattutto contro baffino che non ne aveva sterminati abbastanza!! Vedi come si cambia quando ti toccano nel tuo “particulare”!!

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