Picchiata da islamiche perché mangia panino: sindaco Pd celebrerà Ramadan con loro?

A Cremona, la realtà supera ogni immaginazione: due ragazze musulmane hanno aggredito una coetanea italiana su un autobus perché osava mangiare un panino durante il Ramadan, urlandole “Puttana, non puoi mangiare, c’è il Ramadan” e schiaffeggiandola, per poi graffiare e spintonare l’autista che cercava di fermarle. Un episodio che ci riporta dritti all’Iran, dove le donne vengono punite per non rispettare la sharia, e che dimostra come l’islamizzazione stia già prendendo piede. Ma mentre gli italiani vengono massacrati da ronde della sharia, il sindaco PD Fabio Bergamaschi si prepara forse anche quest’anno a celebrare Eid El-Fitr, la festa di fine Ramadan, con i musulmani, come ha fatto in passato insieme all’assessore al Welfare Anastasie Musumary e al vescovo Daniele Gianotti. La domanda sorge spontanea: nel 2025, Bergamaschi porterà solidarietà alla vittima di questa aggressione o si limiterà a fare l’ennesimo “chapeau” all’Islam per qualche voto in più?

L’assessore Musumary lo aveva scritto chiaro sui social: “Eid El-Fitr è una festività sacra per i musulmani che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan. Le celebrazioni durano in genere tre giorni e sono caratterizzate da festeggiamenti, preghiere e incontri sociali. […] È un momento di gioia, comunione e gratitudine”. Parole zuccherose che stridono con la realtà: a Cremona, il Ramadan non ha portato “comunità” o “compassione”, ma violenza e paura. E mentre il PD si vanta di “inclusione” – “Ed è così che si fa inclusione, coinvolgendo il vescovo e il sindaco alla festa di fine Ramadan con le autorità religiose islamiche” – gli italiani vengono lasciati soli contro chi li aggredisce per un panino. Bergamaschi, eletto nel 2022 con il 57,9% dei voti, ha già mostrato di preferire le passerelle multiculturali alla difesa dei suoi cittadini: lo rifarà anche nel 2025, quando Eid El-Fitr cadrà intorno al 30-31 marzo? O avrà il coraggio di stare dalla parte della ragazza schiaffeggiata?

Non possiamo più permetterci questa ipocrisia. A Cremona, le islamiche velate vanno già a caccia di chi non si piega alla sharia, come abbiamo scritto: “Oggi un panino, domani una gonna troppo corta”. I sindaci PD, da Bergamaschi a quelli di Torino e Reggio Emilia, celebrano il Ramadan mentre nelle loro città si moltiplicano le aggressioni: 251.209 clandestini sbarcati dal 2022, e i “regolari” islamici – i “maranza” – seminano terrore, come a Brescia. L’unica salvezza è azzerare l’immigrazione islamica regolare e irregolare: non è inclusione, è invasione! Bergamaschi deve scegliere: o sta con la vittima, condannando chi la ha aggredita e chi ha permesso questa deriva, o continua a inginocchiarsi al Ramadan, svendendo Cremona alla sharia. Sveglia, sindaco: gli italiani meritano rispetto, non i tuoi salamelecchi!