Segliere Eutelsat invece di Starlink sarebbe un errore strategico per l’Italia
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Scegliere un operatore controllato dallo Stato francese che, come sappiamo, controlla diversi esponenti della nostra opposizione, sarebbe un errore strategico.
Perché scegliere Eutelsat invece di Starlink sarebbe un errore strategico per l’Italia
In un mondo in cui la connettività satellitare è cruciale per la sicurezza e l’indipendenza di una nazione, l’Italia si trova di fronte a una scelta critica: affidarsi a Starlink di SpaceX o puntare su Eutelsat, l’operatore francese che controlla OneWeb. Sebbene l’idea di evitare una dipendenza diretta dagli Stati Uniti possa sembrare in linea con la sovranità nazionale italiana, optare per Eutelsat al posto di Starlink sarebbe un errore strategico, sia per ragioni tecniche che geopolitiche. Di seguito, i motivi.
Limiti tecnici di Eutelsat rispetto a Starlink
Dal punto di vista tecnologico, Starlink offre un vantaggio netto rispetto a Eutelsat, fondamentale per un’Italia che vuole garantire autonomia operativa e capacità all’avanguardia.
Capacità e copertura: Starlink dispone di circa 7.000 satelliti in orbita terrestre bassa (LEO, 550 km), assicurando copertura globale, bassa latenza (20-40 ms) e velocità fino a 200 Mbps. Eutelsat, invece, si appoggia a due sistemi: i satelliti geostazionari (GEO, 36.000 km) della sua rete tradizionale, con latenza elevata (600-800 ms) e prestazioni limitate, e i 648 satelliti LEO di OneWeb (1.200 km), che coprono meno aree e offrono una capacità ridotta. Per un paese come l’Italia, con interessi strategici nel Mediterraneo e oltre, Starlink è una soluzione più completa.
Scalabilità e terminali: Starlink ha dimostrato di poter distribuire rapidamente terminali compatti e mobili (costo: ~$600), come visto in Ucraina con 42.000 utenti attivi. Eutelsat-OneWeb, invece, propone terminali più costosi e meno pratici, con una rete che non regge un’espansione immediata. La CEO di Eutelsat, Eva Berneke, ha dichiarato il 6 marzo 2025 a Bloomberg che servire un volume simile richiederebbe “mesi, non anni”, ma l’Italia non può permettersi di aspettare.
Innovazione: La costellazione di Starlink è robusta contro interferenze e attacchi, grazie alla sua densità e agli aggiornamenti continui. Eutelsat, con i suoi satelliti GEO vulnerabili e una rete LEO in sviluppo, offre meno garanzie, un rischio per la sicurezza nazionale italiana in scenari di crisi.
Per un’Italia che vuole connettività affidabile per le forze armate, le aree rurali e la gestione delle emergenze, Starlink è una scelta pronta all’uso, mentre Eutelsat rappresenta un’opzione ancora acerba, incapace di competere nel breve termine.
Rischi geopolitici di una scelta anti-Starlink
Dal punto di vista geopolitico, preferire Eutelsat a Starlink metterebbe l’Italia in una posizione di debolezza, compromettendo la sua sovranità anziché rafforzarla.
Pragmatismo nelle alleanze: Scegliere Starlink implica una collaborazione con gli Stati Uniti, principale alleato NATO dell’Italia. Pur essendo una tecnologia americana controllata da Elon Musk, Starlink è già integrata nei sistemi di difesa occidentali, garantendo interoperabilità con i partner strategici di Roma.
Sovranità nazionale, non delega a Parigi: Affidarsi a Eutelsat, una società francese con azionisti come Bharti Global (India) e il governo britannico tramite OneWeb, non equivale a rafforzare la sovranità italiana. Anzi, sposterebbe la dipendenza da Washington a Parigi e a un consorzio internazionale, senza offrire all’Italia un controllo reale sulla tecnologia o sull’infrastruttura. Starlink, pur esterna, è una soluzione neutrale che Roma può sfruttare senza cedere sovranità decisionale.
Competizione globale e tempismo: Con la Cina che avanza nello spazio e la Russia che minaccia le infrastrutture satellitari, l’Italia deve dotarsi di una rete operativa oggi, non domani. L’impennata del titolo Eutelsat (+578% in 5 giorni a marzo 2025) è speculativa, non riflette una superiorità reale, e il taglio del rating da Fitch a BB con outlook negativo evidenzia fragilità finanziarie. Scegliere Eutelsat ora significherebbe per l’Italia puntare su un’opzione incerta in un contesto globale che richiede certezze.
L’Italia deve scegliere la forza, non il compromesso
La sovranità nazionale italiana non si costruisce con soluzioni di seconda scelta. Un accordo con Starlink, come quello da 1,5 miliardi di euro in discussione, garantirebbe connettività immediata e superiore per la difesa, l’economia e la sicurezza, senza impedire futuri investimenti in tecnologie italiane o collaborazioni con Eutelsat quando sarà pronta. Optare esclusivamente per Eutelsat, invece, relegherebbe l’Italia a un’infrastruttura meno competitiva, con ritardi e costi che ne minerebbero l’autonomia reale.
In conclusione, scegliere Eutelsat al posto di Starlink sarebbe un errore strategico: tecnologicamente limitante e geopoliticamente svantaggioso. L’Italia deve puntare su ciò che funziona ora—Starlink—per difendere i propri interessi nazionali in un mondo sempre più conteso. La vera sovranità si misura nella capacità di agire, non nell’attesa di un’alternativa imperfetta.
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