Islam vuole sottomettere le donne italiane: “Putt*n* c’è il Ramadan”
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L’ISLAM È LA VERA MINACCIA ALLE DONNE ITALIANE: ALTRO CHE PATRIARCATO!
A Cremona, una ragazza italiana è stata aggredita su un autobus da due giovani musulmane, minorenni e di origine extracomunitaria, solo perché mangiava un panino durante il Ramadan. “Puttana, non puoi mangiare, c’è il Ramadan”, le hanno urlato, schiaffeggiandola con furia mentre l’autista, intervenuto per difenderla, è stato graffiato e lasciato con occhiali rotti. Questo non è un litigio tra ragazze: è l’Islam radicale che mostra il suo vero volto, pronto a imporre il velo, le mutilazioni genitali e il talaq alle donne italiane. Le femministe blaterano di un fantomatico “patriarcato” come nemico, ma la vera minaccia non è l’uomo italiano: è l’Islam, che vuole sottometterci con la sharia. Azzerare l’immigrazione islamica regolare e irregolare è l’unica salvezza prima che le nostre donne finiscano schiavizzate!
L’aggressione di Cremona è solo l’inizio: l’Islam vede le donne italiane come bersagli da piegare. Nelle moschee, come ha scoperto la nostra inviata sotto il burqa, si predica che il velo – hijab, niqab o burqa – è un obbligo divino, e chi lo rifiuta merita percosse. A Verona, nel 2019, una donna nigeriana è stata arrestata per aver mutilato due bambine di 6 e 8 anni, portando in Italia una pratica barbara diffusa in Paesi islamici come Egitto e Somalia. A Roma, nel 2021, un pachistano ha “divorziato” dalla moglie con il talaq, pronunciando tre volte la parola davanti a testimoni e lasciandola senza casa né diritti, un’usanza che l’Islam radicale considera legge. E a Rovereto, nel 2023, Chukwuka Nweke, nigeriano con precedenti, ha violentato e ucciso Iris Setti, colpendola con 49 colpi: un altro frutto dell’immigrazione incontrollata. Altro che patriarcato: è la sharia che aggredisce, mutila e distrugge le donne!
Le femministe si sbagliano: non è il maschio italiano il pericolo, ma l’Islam che avanza con i suoi 251.209 clandestini sbarcati dal 2022 e i “regolari” che si sentono padroni. A Cremona, le islamiche hanno punito una ragazza per un panino; domani sarà per una gonna o per aver detto “no” al velo. Le mutilazioni di Verona, il talaq di Roma, l’omicidio di Rovereto non sono casi isolati: sono il piano dell’Islam per le donne italiane, mentre i sindaci PD celebrano il Ramadan con “festeggiamenti e incontri sociali”. La vera minaccia non è il marito o il padre italiano, come millantano le femministe, ma una cultura che ci vuole velate, mutilate o ripudiate. L’unica via è azzerare l’immigrazione islamica: se non agiamo ora, le nostre figlie saranno le prossime a cadere sotto la sharia. Sveglia, prima che sia troppo tardi!
L’innato servilismo italico fu la condanna dell’Impero Romano e oggi ci si prostra di fronte a qualsiasi merda arrivi a comandare, invece di pestarla per bene e chiedere il risarcimento dei danni per avere sporcato.
E’ innegabile la soddisfazione che si prova spaccando la faccia al baluba che non capisce perchè il bianco non obbedisca ai suoi ordini, poi però bisogna fare sparire il cadavere cancellando le tracce ed è un peccate, perchè a lasciarne i cadaveri esposti gli altri baluba tornerebbero a casa dalla mamma a mangiare la sua minestra di cacca, così buona e sana…