Siria, governo islamico stermina ‘infedeli’: stragi in città alawite

V
By V marzo 7, 2025 12:21

Siria, governo islamico stermina ‘infedeli’: stragi in città alawite

E noi facciamo entrare i musulmani in Italia con i decreti flussi. Quando sbarcano clandestini, le toghe rosse ci obbligano anche a risarcirli se non sbarcano immediatamente.

L’Attacco delle Forze del Governo Islamico Siriano contro le Città Alawite: Massacri e l’Ombra del Genocidio

La Siria, un Paese martoriato da oltre un decennio di guerra civile, sembra essere nuovamente sull’orlo di una catastrofe umanitaria. Nelle ultime ore, emergono rapporti inquietanti dalla regione di Latakia, roccaforte della minoranza alawita, che denunciano un violento attacco da parte delle forze legate al nuovo governo a guida islamista di Hayat Tahrir al-Sham (HTS). Questi assalti, caratterizzati da esecuzioni di massa e brutalità contro i civili, sollevano il timore che si stia aprendo una nuova fase di conflitto settario, con il potenziale rischio di sfociare in un genocidio.

Il Contesto: Una Transizione Fragile

Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad nel dicembre 2024, la Siria è entrata in una fase di transizione guidata da HTS, un gruppo jihadista sunnita che ha progressivamente consolidato il suo potere. Sebbene il leader di HTS, Abu Mohammad al-Jolani, abbia promesso un governo inclusivo e il rispetto delle minoranze, le azioni sul campo raccontano una storia diversa. Gli alawiti, che costituiscono circa il 10-12% della popolazione siriana e che per decenni hanno sostenuto il regime di Assad, sono considerati come infedeli e quindi un obiettivo primario da parte delle milizie sunnite radicali.

La regione di Latakia, con le sue montagne e villaggi isolati, è da sempre un cuore pulsante della comunità alawita. Durante la guerra civile, questa zona è rimasta in gran parte sotto il controllo delle forze governative, grazie anche al sostegno russo e iraniano. Tuttavia, con il ritiro delle truppe russe dalle linee del fronte settentrionale e la diminuzione dell’influenza iraniana, le difese alawite si sono indebolite, lasciando la popolazione vulnerabile agli attacchi.

L’Attacco: Massacri e Brutalità

Secondo testimonianze circolanti sui social media e rapporti preliminari di organizzazioni come il Syrian Observatory for Human Rights (SOHR), le milizie affiliate all’Amministrazione delle Operazioni Militari, legate a HTS, hanno lanciato un’offensiva brutale contro villaggi alawiti nella provincia di Latakia. Video e resoconti parlano di esecuzioni sommarie di decine di civili, saccheggi e violenze indiscriminate. Nel villaggio di Fahil, ad esempio, si rapporterebbe il ritrovamento di 16 corpi, vittime di un massacro che sembra essere stato motivato da vendette settarie.
Questi attacchi non sembrano essere episodi isolati, ma parte di un’ondata più ampia di rappresaglie contro le comunità alawite, sciite e Al-Murshidiyah nella regione di Homs e Latakia. Il SOHR ha documentato un “drammatico aumento” di esecuzioni extragiudiziali nelle ultime 72 ore, sottolineando come i gruppi armati locali stiano operando con una libertà pressoché totale, alimentata dall’odio settario e dall’assenza di un’autorità centrale forte.

L’Ombra del Genocidio

L’intensità e la natura sistematica di queste violenze sollevano interrogativi sulla possibilità che si stia configurando un genocidio. La Convenzione delle Nazioni Unite sul Genocidio definisce questo crimine come atti commessi “con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Sebbene non ci siano ancora prove definitive di un piano coordinato a livello nazionale, l’attacco mirato contro gli alawiti, un gruppo religioso distinto, combinato con la retorica di alcuni leader islamisti che li dipingono come “eretici” e “collaboratori del regime”, alimenta i timori di una deriva genocida.

Siria, governo islamico stermina ‘infedeli’: stragi in città alawite ultima modifica: 2025-03-07T12:21:09+00:00 da V
V
By V marzo 7, 2025 12:21
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*