UE difende i tagliagole islamici e incolpa le vittime cristiane
Related Articles
Vergognoso. Il Commissario Esteri della UE ribalta la verità e difende i tagliagole islamisti di Damasco che stanno sterminando cristiani e alawiti nelle aree costiere della Siria. Incolpando le vittime definite ‘pro-Assad’. @borghi_claudio https://t.co/BOLxtvQaE3
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) March 8, 2025
Un Ribaltamento Vergognoso: L’UE Difende i Tagliagole e Incolpa le Vittime in Siria
In un comunicato che sfida ogni logica e decenza, il Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS), voce diplomatica dell’Unione Europea, ha preso una posizione sconcertante sugli ultimi eventi in Siria. Con una dichiarazione rilasciata il 8 marzo 2025, l’UE “condanna fermamente i recenti attacchi, presumibilmente compiuti da elementi pro-Assad, contro le forze del governo provvisorio nelle aree costiere della Siria e ogni violenza contro i civili”. A prima vista, potrebbe sembrare una presa di posizione neutrale contro la violenza. Ma a un’analisi più attenta, emerge un quadro inquietante: un ribaltamento della verità che non solo ignora le atrocità in corso, ma finisce per difendere i responsabili e accusare le vittime.
La Realtà sul Terreno
Nelle ultime settimane, la regione costiera siriana, in particolare Latakia, è stata teatro di una brutale offensiva da parte di milizie islamiste legate a Hayat Tahrir al-Sham (HTS), il gruppo jihadista sunnita che ha preso il controllo di Damasco dopo la caduta di Bashar al-Assad nel dicembre 2024. Villaggi alawiti e comunità cristiane, storicamente concentrati in queste aree, sono stati colpiti da massacri sistematici. Testimonianze locali parlano di esecuzioni sommarie, saccheggi e violenze indiscriminate contro donne e bambini. Organizzazioni come il Syrian Observatory for Human Rights hanno documentato decine di morti, con immagini e video che circolano sui social media mostrando l’orrore di una pulizia etnica in pieno svolgimento.
Chi sono gli aggressori? Le forze di HTS, un’organizzazione con radici in Al-Qaeda, che nonostante le promesse di un governo “inclusivo” da parte del loro leader Abu Mohammad al-Jolani, stanno dimostrando sul campo un’ideologia settaria intransigente. Gli alawiti, minoranza religiosa a cui apparteneva Assad, e i cristiani, percepiti come sostenitori del vecchio regime o semplicemente come “infedeli”, sono i bersagli principali di questa furia vendicativa.
Il Comunicato dell’UE: Un Capovolgimento Grottesco
Eppure, il comunicato dell’EEAS non fa cenno a queste atrocità. Invece, sceglie di puntare il dito contro “elementi pro-Assad”, dipingendoli come responsabili degli attacchi contro le “forze del governo provvisorio”. Questa narrazione è non solo fuorviante, ma vergognosamente distorta. Definire le vittime – civili alawiti e cristiani massacrati nei loro villaggi – come “elementi pro-Assad” è un insulto alla realtà. È come dire che donne, bambini e anziani, armati al massimo di disperazione, abbiano attaccato per primi i miliziani armati fino ai denti di HTS. Una versione dei fatti che ribalta i ruoli di carnefici e vittime con una freddezza cinica.
L’UE, attraverso questa dichiarazione, sembra voler proteggere l’immagine del “governo provvisorio” guidato da HTS, un’entità che, nonostante il suo passato terroristico, è stata accolta con cauto ottimismo da alcune cancellerie europee nella speranza di una transizione ordinata in Siria. Ma a quale costo? Ignorare i massacri settari in corso significa non solo tradire i valori di diritti umani che l’Europa dice di difendere, ma anche legittimare indirettamente i tagliagole islamisti che stanno seminando morte lungo la costa siriana.
Una Storia di Ipocrisia
Non è la prima volta che l’Unione Europea assume posizioni ambigue sulla Siria. Durante la guerra civile, l’UE ha spesso oscillato tra condanne di facciata al regime di Assad e un silenzio complice verso le atrocità commesse da gruppi ribelli, molti dei quali finanziati o armati da alleati occidentali e regionali come la Turchia. Oggi, con Assad fuori gioco, sembra che l’Europa sia disposta a chiudere un occhio sulle violenze di HTS pur di non compromettere il fragile equilibrio geopolitico post-conflitto. Ma questo pragmatismo ha un prezzo: la credibilità morale dell’UE e la vita di migliaia di innocenti.
La Verità Che Non Può Essere Taciuta
Le comunità alawite e cristiane della Siria costiera non sono “elementi pro-Assad”. Sono civili intrappolati in una guerra che non hanno scelto, vittime di un’ideologia estremista che non conosce pietà. Accusarle di essere aggressori è un abominio. La vera condanna dovrebbe essere diretta a HTS e alle sue milizie, non alle loro prede. Se l’UE vuole mantenere un briciolo di integrità, dovrebbe rivedere immediatamente questa posizione, chiedere indagini indipendenti sui massacri e schierarsi senza ambiguità dalla parte delle vittime, non dei carnefici.
Un Appello alla Ragione
Il Commissario Esteri dell’UE, rappresentato dall’EEAS, ha il dovere di dire la verità, non di nasconderla dietro formule diplomatiche. Questo comunicato non è solo un errore: è una vergogna. Finché l’Europa continuerà a distorcere i fatti per convenienza politica, il sangue di cristiani, alawiti e di tutti i civili siriani massacrati graverà anche sulla sua coscienza. È tempo di smettere di difendere i tagliagole e di iniziare a proteggere chi davvero ne ha bisogno.
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment