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TOGHE ROSSE PRO-CLANDESTINI: LA CASSAZIONE CI SVENDE, UN EGIZIANO ACCOLTELLA E TORNA LIBERO – È UNO SCHIFO SENZA FINE

Da Diciotti a Genova, giudici spalancano le porte agli invasori

Le toghe rosse della Cassazione risarciscono i clandestini della Diciotti coi nostri soldi perché sbarcati in ritardo nel 2018, mentre a Genova la procura lascia libero Fares Kamel Salem al Shahhat, egiziano di 21 anni che ha accoltellato il capotreno Rosario Ventura. Sbarcano illegalmente? Li accogliamo. Ritardiamo lo sbarco? Li paghiamo. Accoltellano? Li coccoliamo con un patteggiamento. È uno schifo intollerabile: questa magistratura pro-immigrati ci sta svendendo agli invasori, e l’Italia affoga nel sangue e nel caos. Basta: espelliamoli tutti e riformiamo queste toghe!

Diciotti: risarciti perché osiamo trattenerli

Nel 2018, Matteo Salvini blocca la Diciotti a Catania: una scelta sovrana per fermare l’invasione. La Cassazione, il 6 marzo 2025, decide: quei clandestini vanno risarciti, perché “trattenuti ingiustamente”. Milioni di euro dalle nostre tasche per chi ci viola i confini, mentre le ONG li scaricano a raffica. Salvini tuona: “Montiamo una tendopoli davanti alla Cassazione, vediamo se cambiano idea”. Ha ragione: queste toghe rosse, chiuse nelle loro torri d’avorio, spalancano le porte agli invasori e ci costringono a pagarli. Come può l’Italia risarcire chi ci sfida, solo perché la CEDU lo ordina?

Genova: accoltella e torna libero, le toghe lo premiano

Fares, egiziano di 21 anni, sul regionale Genova-Rivarolo: senza biglietto, la fidanzata minorenne sputa e schiaffeggia il capotreno Ventura, lui lo accoltella. Ventura finisce in ospedale, 14 giorni di prognosi; i sindacati scioperano. E Fares? La procura dice sì al patteggiamento: meno di tre anni, mille euro e due lettere di scuse farlocche, libero da martedì davanti al giudice Silvia Carpanini. Un immigrato violento che colpisce un lavoratore italiano torna a ridere, grazie a toghe pro-clandestini. Come può un capotreno essere accoltellato e il suo aggressore premiato con la libertà?

Un sistema marcio: immigrati intoccabili, italiani calpestati

L’Italia è un mattatoio: a Fermo un 16enne autistico è massacrato, a Parma pakistani pestano, a Roma un tunisino usa un machete contro la polizia. La magistratura? Consente tutto: fa sbarcare clandestini con le ONG, li risarcisce se trattenuti (Diciotti), li lascia liberi se accoltellano (Fares). Le toghe rosse proteggono un’orda che ci odia: coccolano chi ci massacra. Come può un Paese sopravvivere se i giudici pro-immigrati ci vendono agli invasori?

Toghe pro-clandestini: un tradimento nazionale

La procura di Genova e la Cassazione sono lo specchio di una magistratura rossa che ci pugnala alle spalle: Fares accoltella e patteggia la libertà, i clandestini della Diciotti incassano risarcimenti. È una dittatura togata: il governo non può chiudere i porti, gli italiani non possono difendersi, perché le toghe pro-clandestini decidono al posto nostro. Le ONG traghettano, i giudici assolvono, e noi paghiamo in soldi e sangue. Perché non aprono le loro ville a questi invasori, invece di scaricarli sulle nostre città?

Basta toghe pro-immigrati

Clandestini Diciotti risarciti e accoltellatore libero sono un insulto: sbarcano clandestini, li paghiamo se li tratteniamo, li lasciamo liberi se accoltellano. Basta: espelliamo Fares e ogni immigrato extraeuropeo che delinque – barconi, permessi, ricongiungimenti, tutti fuori. Usciamo dalla CEDU, riformiamo queste toghe rosse che ci tradiscono, riportiamo la giustizia al servizio degli italiani, non degli invasori. Ventura meritava sicurezza, non un coltello; noi ordine, non sentenze schifose. Sveglia, Italia: o cacciamo questi predatori e i loro complici in toga, o ci sgozzeranno sotto casa!