Toghe rosse: pagate i clandestini e state zitti
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GIUDICI NON ELETTI CONTRO IL POPOLO: NON CRITICATE LE NOSTRE FOLLI SENTENZE SUI CLANDESTINI – È UNA DITTATURA IN TOGA!
È un assalto sfacciato alla democrazia quello che l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) sta mettendo in scena, un’arroganza senza limiti che ora punta dritto al Quirinale. “Porteremo la protesta ovunque, incontreremo Mattarella”, sbraitano, come se il Presidente della Repubblica fosse il loro protettore personale, pronto a coprire i capricci giudiziarii. E tutto questo per difendere l’indifendibile: una sentenza sul caso Diciotti che scarica sui cittadini italiani il costo di risarcimenti assurdi a migranti che non dovevano nemmeno mettere piede qui. Siamo al delirio: le toghe non solo si permettono di sfidare il governo, ma ora minacciano la democrazia stessa, cercando rifugio sotto l’ala di Mattarella.
Il loro capo, Cesare Parodi, ha l’audacia di definire “devastante” l’atteggiamento di Giorgia Meloni sul Diciotti. Devastante? L’unico disastro qui è quello causato da una casta di magistrati che osa puntare il dito contro un governo eletto, mentre si dedica a sfornare decisioni che dissanguano le tasche degli italiani. “Il messaggio ai cittadini è che i soldi pubblici vengono sprecati per colpa dei giudici”, dice Parodi. E ha ragione, ma non capisce che il dito è puntato proprio contro di lui e i suoi colleghi, veri artefici di questo scempio.
E poi c’è il giudice Rossetti, che si dice “basito” dalle critiche della premier. Basito? Siamo noi a essere sgomenti di fronte a una magistratura che vive in una bolla, scollegata dalla realtà di un Paese stremato. Meloni ha solo detto quello che tutti pensano: la sentenza Diciotti è una vergogna, un regalo a chi ha speculato sull’immigrazione, pagato con i soldi di chi lavora e paga le tasse. Ma per le toghe, guai a sfiorare il loro trono: loro decidono, loro comandano, e ora vogliono correre da Mattarella, il loro protettore, per farsi difendere.
Un Attacco alla Democrazia
Questa non è giustizia, è un golpe mascherato da sentenze. L’Anm minaccia la democrazia ogni volta che usa i tribunali per imporre la sua volontà contro quella del popolo. Il caso Diciotti è la prova: una decisione che premia chi ha violato i nostri confini, mentre il governo – che prova a proteggere l’Italia – viene messo alla gogna. E ora, non contenti, osano coinvolgere Mattarella, come se il Presidente dovesse correre in loro aiuto contro la volontà popolare. È un affronto intollerabile.
Basta con le Toghe Onnipotenti
Meloni ha ragione: questi risarcimenti sono uno spreco, un insulto agli italiani onesti. Le toghe possono strillare e cercare appoggi al Quirinale, ma non cambieranno la realtà: sono loro a minare la democrazia, non il governo. È ora di dire basta a questa casta che si crede intoccabile. Mattarella può essere il loro protettore quanto vogliono, ma il popolo non dimentica: questi signori in ermellino giocano a fare i padroni del Paese.
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