Zona rossa: marocchino armato di cacciavite aggredisce carabinieri
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REGGIO EMILIA, ZONA ROSSA: UN MAROCCHINO COL CACCIAVITE ATTACCA I CARABINIERI – È L’ISLAMIZZAZIONE CHE CI UCCIDE!

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Un 47enne musulmano pesta e ferisce due militari: espelliamoli tutti e riprendiamoci le città!
Reggio Emilia, 10 marzo 2025 – È un altro schifo che grida vendetta: giovedì 6 marzo, nella famigerata “zona rossa” di via IV Novembre, un marocchino di 47 anni ha aggredito due carabinieri con un cacciavite, calci e pugni, mandandoli al pronto soccorso. Tutto è iniziato quando una pattuglia della sezione radiomobile ha sorpreso questo immigrato musulmano a preparare una pipetta per crack sul marciapiede. Alla richiesta di documenti, ha risposto con violenza: urla, minacce, un cacciavite puntato contro i militari. È l’ennesima prova: con 2,7 milioni di musulmani che infestano l’Italia – 5 tra vent’anni – l’islamizzazione ci sta massacrando. Basta: espelliamo questa feccia ora!
Un marocchino contro i carabinieri: la “zona rossa” esplode
Mattina di giovedì, via IV Novembre: due individui sul marciapiede, uno col crack in mano. Alla vista dei carabinieri, uno scappa, l’altro – un marocchino domiciliato a Reggio – tenta di nascondere la pipetta. “Dammi i documenti”, ordinano i militari. Risposta? Estrae un cacciavite e si scaglia contro di loro, urlando come un ossesso. Spray urticante, colluttazione: niente lo ferma. Calci e pugni anche mentre lo trascinano sul mezzo. Due carabinieri feriti, tre giorni di prognosi. Arrestato per violenza, resistenza e lesioni, è ora alla Procura. Come può un immigrato musulmano ridurre così una città italiana?
Islamizzazione e violenza: un’orda che ci strangola
Non è un caso isolato: a Fermo un 16enne autistico è massacrato, a Genova un egiziano accoltella un capotreno, a Roma un tunisino tira un machete alla polizia. A Udine trovano coltelli nei centri islamici, a Parma pakistani pestano in strada. E ora Reggio Emilia: un marocchino col cacciavite nella “zona rossa”, simbolo del degrado musulmano. Con 3 milioni di musulmani che ci invadono, l’Italia è ostaggio. Come può una nazione lasciare che questi selvaggi ci attacchino impuniti?
Toghe e governo dormono: l’Islam avanza
La Cassazione risarcisce i clandestini della Diciotti, le procure patteggiano con i violenti: le toghe rosse spalancano le porte all’islamizzazione. Il marocchino di Reggio sarà libero presto, come l’egiziano di Genova? Il governo tace: niente espulsioni, niente blocco navale, solo pattuglie che incassano botte nella “zona rossa”. A Mestre immigrati musulmani seminano terrore, a Quarticciolo sfidano la legge: e noi? Soli contro un’orda che ci vuole servi. Come può l’Italia sopravvivere se i suoi difensori sono feriti e i suoi nemici protetti?
Espelliamoli e salviamo l’Italia: basta islamizzazione
Un marocchino col cacciavite è l’ennesimo campanello d’allarme: l’islamizzazione ci sta uccidendo. Basta: espelliamo questo 47enne e ogni musulmano clandestino o delinquente – barconi, permessi, ricongiungimenti, tutti fuori. Riformiamo le toghe pro-immigrati, ripuliamo la “zona rossa” e le scuole dal Ramadan. I carabinieri meritano rispetto, non lesioni; i cittadini sicurezza, non machete. Israele caccia i musulmani da Gaza; noi li coccoliamo. Sveglia, Italia: o fermiamo questa minaccia islamica, o le nostre città saranno un califfato di sangue!
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