Cuneo, musulmano picchia la ex tornata cristiana: “Sei un’infedele, ti sgozzo”
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L’ISLAMIZZAZIONE CI MINACCIA: “SEI UN’INFEDELE, TI SGOZZO” – LA SHARIA COLPISCE LE DONNE ITALIANE!
Nel Monregalese, una donna è stata picchiata e minacciata di morte dal suo ex compagno, un marocchino di 40 anni, per essersi tornata al cattolicesimo. “Sei un’infedele, ti sgozzo”, le urlava, convinto che così l’avrebbe mandata in paradiso. La sua colpa? Aver abbandonato l’Islam, una scelta che lui non ha mai tollerato, trasformando la loro casa in un inferno di violenza. I testimoni parlano di “occhi neri di lividi”, e la sorella della vittima ha confermato i maltrattamenti: un anno e mezzo di carcere per lui, ma il pubblico ministero ne aveva chiesti quattro.
Questo non è un semplice caso di violenza domestica: è la sharia che si abbatte sulle donne italiane, un segnale dell’islamizzazione che vuole sottometterci tutti. Azzerare l’immigrazione islamica regolare e irregolare è l’unica salvezza prima che l’Italia diventi un campo di esecuzione islamico!
La storia è agghiacciante: oltre alle percosse per la conversione, l’uomo la gelosia lo spingeva a punirla per ogni passo fuori casa. Nel 2021, di ritorno dai Carabinieri dove lei lo aveva denunciato, lui l’ha afferrata per i capelli, sbattuta contro il cruscotto e trascinata fuori dall’auto con brutalità. “Occhi rossi” e lividi ovunque, raccontano parenti e assistenti sociali in aula. Ma il vero motore della violenza era la sharia: per questo marocchino, la fede cattolica della donna era un tradimento da lavare col sangue.
Non è un caso isolato: a Cremona, due ragazze musulmane hanno aggredito una coetanea italiana per un panino durante il Ramadan, urlandole “Puttana, non puoi mangiare”; a Roma, nel 2021, un pachistano ha ripudiato la moglie con il talaq, lasciandola senza nulla. L’Islam non accetta la libertà delle donne, italiane o no, e la sharia è già qui, nei lividi e nelle minacce.

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Con 251.209 clandestini sbarcati dal 2022, e i “regolari” islamici che si moltiplicano, la minaccia cresce. A Verona, nel 2019, una nigeriana ha mutilato due bambine; a Rovereto, nel 2023, un nigeriano ha violentato e ucciso Iris Setti. Ora, nel Monregalese, un uomo vuole sgozzare la sua ex perché “infedele”. I sindaci PD, che celebrano il Ramadan con sorrisi ipocriti, e un governo incapace spalancano le porte a questa barbarie. Le corti islamiche proposte su La Luce renderebbero queste atrocità legali, mentre i nostri figli, nelle scuole di Pioltello e Soresina, sono già costretti a piegarsi al Ramadan. L’Islam vuole le donne italiane velate, sottomesse o morte, e la conversione al cattolicesimo diventa un crimine da punire. Abroghiamo i ricongiungimenti familiari, azzeriamo l’immigrazione islamica e torniamo allo ius sanguinis integrale: se non ci svegliamo, le prossime a essere sgozzate per “infedeltà” saranno le nostre figlie. Sveglia, Italia, prima che la sharia ci strangoli tutti!
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