Migranti bruciano stazione di polizia per non essere espulsi – VIDEO

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By V marzo 10, 2025 22:45

Migranti bruciano stazione di polizia per non essere espulsi – VIDEO

MAURITANIA, IL CAOS DEI CLANDESTINI: POSTO DI POLIZIA INCENDIATO, È LA GUERRA DEI FALSI PROFUGHI!
Altro che vittime: i migranti illegali attaccano, le ONG tacciono complici

È un’immagine che fa ribollire il sangue nelle vene: migranti clandestini, sul punto di essere giustamente espulsi dalla Mauritania, non si limitano a protestare. No, questi signori – che sognano di raggiungere la Libia e poi l’Italia – hanno attaccato e bruciato un posto di polizia a Gogui, al confine con il Mali. Sabato scorso, come riportato da fonti sicure, hanno lanciato pietre e dato fuoco alla struttura, costringendo le forze dell’ordine a usare lacrimogeni per disperdere la marmaglia. E tutto questo sotto gli occhi del mondo, con video che girano sui social – non ancora verificati, ma che urlano una verità scomoda: altro che “poveri disperati”, qui siamo di fronte a un’orda senza rispetto, pronta a tutto pur di invadere l’Europa!

La Mauritania, terra desertica affacciata sull’Atlantico, è diventata la loro base operativa. Da lì, questi clandestini – arrivati da ogni angolo del West Africa – puntano al mare, con l’obiettivo di attraversare il Mediterraneo e approdare in Italia. E cosa fanno quando vengono fermati? Non accettano il rimpatrio, non rispettano le leggi: attaccano chi cerca di mantenere l’ordine! Dopo essere stati scaricati per attraversare il confine con il Mali, hanno deciso che il fuoco fosse la loro risposta. È questo il ringraziamento per chi li ha ospitati? È questa la “disperazione” di cui ci parlano le ONG?

E a proposito di ONG, dove sono ora? Silenzio tombale. Loro, sempre pronte a piagnucolare per i “diritti” dei migranti, a criticare ogni espulsione, a riempirsi la bocca di parole come “umanità” e “accoglienza”. Ma quando i clandestini mettono a ferro e fuoco un posto di polizia, non fiatano. Complici silenziose di un caos che loro stesse alimentano, con le loro navi che scorrazzano nel Mediterraneo a fare da taxi per chiunque paghi i trafficanti. La Mauritania sta facendo quello che ogni Stato sovrano dovrebbe: arrestare e respingere chi non ha diritto di stare sul suo territorio. Una campagna dura, sì, ma necessaria, che ovviamente scatena le ire delle solite organizzazioni pro-invasione e dei buonisti da tastiera sui social.

Basta con questa follia! Questi non sono profughi, sono delinquenti che non accettano un “no” e che vedono l’Europa come un bancomat da saccheggiare. La loro meta è la Libia, poi l’Italia, dove sanno che troveranno porte aperte e leggi molli grazie a chi li coccola. E noi? Dovremmo stare a guardare mentre ci invadono, mentre le nostre città diventano terra di nessuno e i nostri figli rischiano ogni giorno di più? È ora di dire basta: espulsioni immediate, blocco navale, stop alle ONG che lucrano sul traffico umano. L’Italia non è un campo profughi, e la Mauritania ce lo sta dimostrando: la legge si rispetta, o si paga il prezzo. Sveglia, prima che il fuoco arrivi anche da noi!

Migranti bruciano stazione di polizia per non essere espulsi – VIDEO ultima modifica: 2025-03-10T22:45:03+00:00 da V
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By V marzo 10, 2025 22:45
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