Immigrato massacrato a Milano, nasce la ronda anti-maranza: «La giustizia ce la facciamo da soli»
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“Pensavate che stessimo tutti zitti”, si sente nel video. Le cosiddette autorità hanno voluto questo. La loro totale complicità con il degrado ha portato a questo. Hanno trasferito in Italia orde di criminali, vietano di arrestarli, se vengono arrestati vengono anche risarciti. Pensavate che tutti stessero zitti? Che qualcuno, esasperato, non ‘esagerasse’ ?
L’altro giorno l’ennesima ragazzina sfregiata da stupratori maranza, ronda di italiani si vendica: caccia ai delinquenti stranieri, massacrati per strada. “Siamo Articolo 52, è solo l’inizio”. La colpa è di chi non espelle i clandestini e continua ad importare immigrati con i decreti flussi. In un video che circola online, invece, se la prendono con un presunto rapinatore straniero.
MILANO, ARTICOLO 52: GLI ITALIANI SI FANNO GIUSTIZIA DA SOLI – LO STATO CI HA ABBANDONATI AI CLANDESTINI!
Milano, 11 marzo 2025 – È un grido di rabbia che squarcia il silenzio: lo Stato non fa nulla, e gli italiani, stanchi di subire, si organizzano. Si chiamano “Articolo 52”, si definiscono Movimento anticrimine, e hanno un obiettivo chiaro: punire i giovani stranieri – i cosiddetti “maranza” – che terrorizzano Milano. «Siamo stanchi di soprusi. Siamo stanchi che le nostre donne non possano camminare tranquille. Siamo stanchi di bande armate che regnano nel caos. La violenza si combatte con la violenza», scrivono sui social. E non sono parole al vento: un video choc dalla Darsena mostra una spedizione punitiva – un delinquente straniero accerchiato, pestato con pugni e calci fino a crollare. È l’inizio di una guerra: con milioni di immigrati che ci invadono, lo Stato è morto, e gli italiani si difendono da soli!
Un pestaggio alla Darsena: la giustizia fai-da-te esplode
Ore 20, ponticello tra viale Gorizia e viale D’Annunzio: un giovane straniero, accusato di aver rubato una collana, è circondato da un gruppo di italiani incappucciati. «Ha rubato, cos’ha fatto?», urla uno. «Non c’entro niente», balbetta lui, terrorizzato. Poi l’inferno: pugni, calci, il delinquente crolla a terra, ma le botte non si fermano. «Ci avete rotto, pensavate che stavamo zitti?», gli gridano. Una donna conferma: «L’avete visto anche voi». Il Giorno segnala il caso, la polizia indaga perché contro gli italiani indagano, ma il messaggio di “Articolo 52” è chiaro: «È solo l’inizio». Come può Milano, culla di cultura, lasciare i suoi cittadini a farsi giustizia da soli contro questi delinquenti stranieri?
Clandestini fuori controllo: lo Stato assente
Con milioni di immigrati che ci soffocano, l’Italia è un campo di battaglia: a Milano una 15enne è sfregiata da nordafricani, a Busto Arsizio un 15enne pestato da venti balordi, a Roma trenta stranieri assaltano il Colosseo con coltelli. A Genova un egiziano accoltella un capotreno e torna libero, a Reggio Emilia un marocchino ferisce carabinieri. La Cassazione risarcisce i clandestini della Diciotti con 72.000 euro, le toghe buttano 400 milioni in “gratuito patrocinio”: e lo Stato? Sparito, mentre bande di maranza – tunisini, egiziani, maghrebini – rapinano, stuprano, massacrano. Come può un Paese sopravvivere se abbandona i suoi cittadini a questi invasori?
Toghe e Ue ci tradiscono: la rabbia esplode
La polizia arriva tardi, la Ue ci lega con l’“Ordine di rimpatri europeo” – solo il 20% dei clandestini se ne va – e le toghe rosse coccolano chi ci attacca. A Udine coltelli nei centri, a Mestre terrore, nelle scuole il Ramadan imposto: e ora “Articolo 52” promette su La Zanzara: «Non ci fermeremo». «Segnalateci furti e scippi», chiedono, mentre i social ribollono: è guerra. Lo Stato ha fallito: a Milano dieci stranieri rapinano con spray e coltelli, a Fermo un 16enne autistico è massacrato. Come può l’Italia difendersi se toghe e Bruxelles ci incatenano a questi barbari?
Espelliamoli e riprendiamoci tutto: lo Stato si svegli o soccomba!
Un delinquente straniero pestato alla Darsena è il simbolo di un’Italia stanca: “Articolo 52” agisce perché lo Stato non c’è più. Basta: usciamo dalla Ue e dalla CEDU, espelliamo ogni immigrato delinquente – maranza, clandestini, tutti fuori – con rimpatri di massa. Riformiamo le toghe pro-invasori, restituiamo sicurezza. I cittadini meritano pace, non coltelli; le donne libertà, non paura. Sveglia, Italia: o cacciamo questi predatori stranieri e svegliamo uno Stato morente, o le nostre città saranno loro per sempre!
A corredo del filmato, nella descrizione del reel, il gruppo dichiara apertamente la propria missione:
«Finché lo Stato, in primis la magistratura corrotta e nemica del popolo, continuerà a ignorare, volutamente, questa situazione, le ronde continueranno e si moltiplicheranno in tutte le zone degradate. Gli adepti al nostro Movimento anticrimine aumentano quotidianamente di numero. E si genererà qualcosa che non potrete fermare. Queste bestie se ne fregano della vostra debole e inutile giustizia. Se non c’è un braccio armato di solide manette, la legge rimane lettera morta e vile».
«La violenza si combatte con la violenza»: la deriva delle ronde fai-da-te
Sebbene la pagina sia stata creata da poco e i contenuti siano ancora limitati, il gruppo sembra avere obiettivi chiari. Nel loro unico post pubblicato fino a ora si legge:
«Questa altro non è che la manifestazione di un malessere che i cittadini esprimono da anni e che le istituzioni ignorano. Magistrature corrotte e sindaci negligenti hanno portato alla situazione dove chi onestamente paga le tasse per il suo paese viene sbeffeggiato e non tutelato. Siamo stanchi di soprusi. Siamo stanchi che le nostre donne non possano camminare in strada tranquillamente. Siamo stanchi di bande armate che impunite regnano nel caos. La violenza si combatte con la violenza».
certi epi-sodi mi lasciano indi-gnato da non po-terne più…ovvia! ma proprio più-più-più-più!!
https://www.youtube.com/watch?v=aPTBeHKCH4s
chi vuole capire capisca…
https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858146651
C’è speranza se questo accade al Vho….
chi vuole capire capisca.
Io sono pieno di speranza….