Partito islamico pronto a prendersi Monfalcone: azzeriamo immigrazione prima che sia tardi
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Monfalcone è Italia di domani se non azzeriamo immigrazione islamica: su 30.000 abitanti sono nati solo 106 bambini italiani contro 197 stranieri, mentre morivano 379 italiani e 6 stranieri. I bengalesi sono 7.000 estremisti islamici. E ad aprile si vota. Loro vogliono un sindaco islamista. Non ci riusciranno. Forse neanche alla prossima tornata. Ma dal 2030 in poi sì, se non azzeriamo immigrazione islamica regolare.
MONFALCONE: LA TIGRE ISLAMICA STA SBRANANDO L’ITALIA – AZZERIAMO L’IMMIGRAZIONE ISLAMICA ORA!
Monfalcone è un grido d’allarme che squarcia il silenzio: nel 2022, su 30.000 abitanti, sono nati solo 106 bambini italiani contro 197 stranieri, mentre morivano 379 italiani – uno al giorno – e appena 6 stranieri. La comunità bengalese, 7.000 anime islamiche di ferrea osservanza, domina con un terzo della popolazione, e il 13 e 14 aprile 2025 si vota, con la sinistra che si genuflette ai musulmani illudendosi di “gestirli”. “Chi non vede il pericolo è cieco o folle”, direbbe Tacito, e qui il pericolo è la sostituzione etnica: Fincantieri costruisce navi da sogno, ma le strade di Monfalcone sono un incubo alieno. Uomini barbuti ovunque, donne velate come fantasmi, negozi che puzzano di curry e suoni stranieri: Dante avrebbe scritto “Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate”.
Azzerare l’immigrazione islamica regolare è l’unica salvezza prima che la Tigre del Bengala divori il Nord e l’Italia intera!
Camminando per Monfalcone, si vede l’abisso: italiani spariti, bengalesi padroni, la piazza centrale un souk dove l’italiano è una lingua morta. “La civiltà decade quando i barbari prevalgono”, ammoniva Gibbon, e qui la barbarie islamica avanza senza freni: il 65% degli alunni nelle scuole è straniero, il 75% delle ragazze porta il niqab, e ora una lista islamica si prepara a prendere il potere. La sinistra, con il suo candidato dialogante, pensa di blandire i musulmani per qualche voto, ma “chi semina vento raccoglie tempesta” (Osea 8:7). A Cremona, una ragazza è stata schiaffeggiata per un panino durante il Ramadan; a Torino, cristiani copti pestati per aver fumato; a Milano, tunisini accoltellati per una birra. Monfalcone è il laboratorio del disastro: i bengalesi, presto maggioranza, diranno “comandiamo noi”, e la sinistra, come un novello Nerone, starà a guardare mentre l’Italia brucia!
Con 7.000 musulmani nel 2022 e un tasso di natalità di 3-4 figli per donna contro l’1,3 degli italiani, Monfalcone sarà islamica entro il 2045: 19.000 bengalesi contro 19.500 italiani in declino. “La demografia è destino”, sentenziava Auguste Comte, e il destino qui è la sharia. Con 251.209 clandestini sbarcati dal 2022 e i ricongiungimenti familiari solo limitati, non abrogati, il Nord trema: Brescia, Milano, Torino, Bergamo, Verona, Padova seguiranno tra 20-30 anni. “Siamo la maggioranza quindi comandiamo noi”, è il mantra che risuona, e la Tigre del Bengala, come predisse Kipling, sbranerà i suoi alleati di sinistra, ringraziandoli con un ghigno: “Grazie, per non averci capito niente”.
Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, abroghiamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale: Monfalcone è l’avamposto di una guerra esistenziale, svegliamoci o l’Italia sarà un ricordo!
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