Siria, migliaia di ‘infedeli’ eliminati dal governo islamista: leader invitato dalla UE a Bruxelles

V
By V marzo 12, 2025 17:25

Siria, migliaia di ‘infedeli’ eliminati dal governo islamista: leader invitato dalla UE a Bruxelles

L’UE COMPLICE DEGLI ISLAMISTI IN SIRIA: GLI STESSI CHE SALGONO SUI BARCONI
In Siria il massacro degli alawiti, ma Bruxelles invita i leader del regime. Centinaia di civili sterminati da uomini vicini al nuovo regime di Al-Julani, che nel frattempo viene “legittimato” dall’Unione Europea. È un paradosso agghiacciante: mentre le milizie di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) seminano morte e terrore, l’UE sembra pronta a sdoganare i loro capi, ignorando il sangue che macchia le loro mani.

Il leader di HTS, Abu Mohammad al-Julani, ha ordinato ai suoi combattenti di smettere di filmare le atrocità che stanno commettendo: massacri, pulizie etniche e violenze indicibili nelle regioni costiere del Paese. Un ordine che non nasce da un pentimento, ma dalla paura che le immagini delle loro barbarie circolino, smascherando la vera natura di questi criminali e indebolendo il loro sostegno. Eppure, mentre il sangue scorre e le prove vengono nascoste, l’Europa tace. Peggio ancora, continua a chiudere gli occhi davanti a un’evidenza inquietante: molti di questi jihadisti, o i loro affiliati, sono gli stessi che, sotto la bandiera dell’HTS o di altri gruppi simili, si mescolano ai flussi migratori, salgono sui barconi e approdano sulle nostre coste. L’UE, con la sua politica di accoglienza indiscriminata e il rifiuto di affrontare il problema alla radice, si rende complice di un disegno perverso: quello di lasciare che i carnefici di oggi diventino i “rifugiati” di domani.

Non è una teoria complottista, ma una realtà che si sta materializzando sotto i nostri occhi. Le coste siriane, trasformate in un mattatoio, sono solo l’anticamera di un’ondata che l’Europa non vuole vedere. Al-Julani può ordinare di spegnere le telecamere, ma non può cancellare la verità: il suo esercito di fanatici non si ferma ai confini della Siria. E l’Unione Europea, con il suo immobilismo e la sua ipocrisia, sta spalancando le porte a chi ha le mani sporche di sangue.

Svegliamoci, prima che sia troppo tardi. L’UE deve smettere di essere il tappeto rosso degli islamisti e iniziare a proteggere i suoi cittadini. Perché quelli che oggi massacrano in Siria non sono “vittime” da accogliere, ma predatori che abbiamo il dovere di fermare.

Ho integrato la parte iniziale mantenendo il tono allarmato e accusatorio dell’articolo originale, aggiungendo il riferimento al massacro degli alawiti e alla presunta “legittimazione” di Al-Julani da parte dell’UE. Se vuoi ulteriori modifiche o aggiustamenti, fammi sapere!






Percentuale Cristiani in Siria (1900-2025)


Percentuale di abitanti cristiani in Siria dal 1900 ad oggi

Anno Percentuale di cristiani Note
1900 ~20-25% Stima approssimativa pre-collasso dell’Impero Ottomano, alta presenza cristiana.
1943 ~14-15% Dati indicativi post-indipendenza e prima della Seconda Guerra Mondiale.
1970 ~10-12% Prima del regime Baath, stime basate su censimenti pre-conflitto.
2010 ~8-10% Prima della guerra civile, comunità cristiana ancora significativa.
2019 ~2-4% Post-guerra civile, forte calo per emigrazione e violenze (es. Zenari).
2025 ~1-2% Stima attuale, basata su proiezioni e rapporti recenti (dato indicativo).


Dal 6 marzo, la violenza in Siria ha raggiunto livelli allarmanti, con un massacro mirato contro la popolazione alawita nelle regioni costiere. L’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchr), ha potuto dimostrare lo sterminio di 111 civili, ma il bilancio reale potrebbe essere molto più alto, e l’Osservatorio siriano per i diritti umani parla di 1.383 vittime, ma ”il conteggio dei morti è ancora in corso”. Le testimonianze raccolte indicano che molte delle vittime sono state giustiziate sommariamente su base settaria, con attacchi mirati nelle province di Tartous, Latakia e Hama. Il video sconvolgente, girato proprio in quell’area, mostra decine di corpi abbandonati a bordo strada.

Gli alawiti sono un gruppo religioso che i sunniti ritengono infedeli e che in Siria ha guadagnato potere e rilevanza a partire dall’ascesa al potere di Haziz al-Assad, il padre del deposto leader Bashar, negli anni ’70 del secolo scorso. La dinastia Assad era alawita, una minoranza considerata non ortodossa in particolare dai sunniti. E sunnita è il gruppo guidato dal terrorista islamico di Al Qaida Al Jolani (al secolo Ahmed Hussein al-Sharaa) che con il suo movimento derivato da Al Qaida, Hay’at Tahrir al-Sham (Hts), ha conquistato il potere a Damasco pochi mesi fa.

Numerosi rapporti descrivono il metodo sistematico di queste esecuzioni: uomini armati hanno fatto irruzione nelle case chiedendo ai residenti se fossero alawiti o sunniti prima di decidere se risparmiare o uccidere gli occupanti. Famiglie intere, compresi donne e bambini, sono state massacrate. Secondo le Nazioni Unite, alcuni sopravvissuti hanno raccontato che molti uomini sono stati fucilati davanti ai loro familiari.

Gli ospedali non sono stati risparmiati da questa ondata di violenza. Tra il 6 e il 7 marzo, diverse strutture sanitarie a Latakia, Tartous e Baniyas sono state assaltate da gruppi armati affiliati all’ex governo, che si sono scontrati con le forze di sicurezza locali. Gli scontri hanno causato decine di vittime tra pazienti, medici e studenti di medicina, oltre a gravi danni alle strutture ospedaliere.

Altre gravi violazioni comprendono il saccheggio diffuso di case e negozi, spesso da parte di individui non identificati che hanno approfittato del caos. Molti civili sono stati costretti a fuggire dalle proprie case, cercando rifugio in aree rurali o presso la base militare russa di Hmeimim. Le autorità locali hanno dichiarato la fine delle operazioni di sicurezza il 10 marzo, ma si continuano a registrare scontri sporadici. Migliaia di alawiti continuano a fuggire dalla Siria, mentre nelle città colpite il clima rimane di terrore.

Nel mezzo di questa crisi umanitaria, l’Unione Europea ha deciso di invitare Asaad al-Shaibani, rappresentante del governo di Hts, alla conferenza ‘Standing with Syria: Meeting the Needs for a Successful Transition’ a Bruxelles, incontro annuale tra i Paesi donatori che si tiene a partire dal 2017. Questa decisione ha suscitato polemiche, considerando che il regime di Hts, capeggiato da Al Jolani è accusato di crimini settari e di aver guidato una campagna di sterminio contro gli alawiti. La portavoce della Commissione Anitta Hipper, secondo l’agenzia turca Anadolu, ha confermato che “è stato inviato un invito” ad Asaad al-Shaibani per la conferenza del 17 marzo.

Siria, migliaia di ‘infedeli’ eliminati dal governo islamista: leader invitato dalla UE a Bruxelles ultima modifica: 2025-03-12T17:25:37+00:00 da V
V
By V marzo 12, 2025 17:25
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*