Migrante stupra più volte una povera donna disabile
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Sassari: L’Orrore di un Predatore Straniero su una Disabile e il Silenzio dei Buonisti

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Un uomo di nazionalità straniera è stato arrestato nei giorni scorsi a Sassari, inchiodato da accuse che farebbero rabbrividire chiunque con un briciolo di coscienza: abusi sessuali e atti persecutori su una giovane disabile. Le indagini, condotte con tenacia dalla Squadra Mobile e coordinate dalla pm Enrica Angioni della Procura di Sassari, hanno dipinto un quadro di violenza e depravazione che non lascia spazio a dubbi sulla natura di questo individuo.
Un Mostro Senza Scrupoli
Secondo quanto emerso, questo soggetto avrebbe costretto la giovane vittima—già vulnerabile per la sua disabilità—a subire ripetuti abusi sessuali sotto la minaccia di morte. Non contento, in uno degli episodi più aberranti, l’ha trascinata in un terreno isolato alla periferia della città, dove non solo ha abusato di lei, ma ha anche scattato foto di lei nuda. Quelle immagini sono diventate un’arma di ricatto: o continuava a cedere alle sue richieste, o lui le avrebbe diffuse, distruggendo quel poco di dignità che le restava. È difficile immaginare un livello di crudeltà più basso, un’azione più vile, un abuso più disgustoso.
La Difesa Patetica e il Silenzio Assordante
L’arrestato, difeso dall’avvocato Paolo Spano, si è presentato all’interrogatorio di garanzia negando tutto, proclamandosi innocente davanti al giudice. Una difesa che sa di presa in giro, visto il peso delle prove raccolte dopo mesi di indagini. Il gip, fortunatamente, non si è lasciato incantare dalle sue bugie e ha confermato la custodia cautelare: ora l’uomo marcisce nel carcere di Bancali, dove dovrebbe restare per molto, molto tempo.
Ma dove sono i paladini dei “diritti” adesso? Dove sono le associazioni che si riempiono la bocca di solidarietà e accoglienza quando si tratta di difendere indiscriminatamente ogni straniero, anche i peggiori? Silenzio. Un silenzio che pesa come un macigno, perché questa vicenda non è solo un crimine isolato: è l’ennesimo segnale di un sistema che troppo spesso lascia entrare e protegge individui che non meritano nemmeno di respirare la nostra aria.
L’Italia Ostaggio dei Predatori
Questo caso è un pugno nello stomaco per ogni italiano che crede ancora nella giustizia e nella sicurezza. Una giovane disabile, una delle persone più indifese della nostra società, è stata trasformata in una preda da un uomo che non avrebbe mai dovuto mettere piede qui. E mentre le forze dell’ordine fanno il possibile per arginare questa feccia, i politici e le ONG che promuovono l’immigrazione incontrollata continuano a voltarsi dall’altra parte, lasciando che siano le vittime a pagare il prezzo delle loro ideologie fallimentari.
Basta con la Tolleranza
È ora di dire basta. Basta con le porte spalancate a chi viene qui per distruggere vite invece di contribuire alla società. Basta con le scuse, i “non tutti” e le giustificazioni di chi vuole farci sentire in colpa per pretendere sicurezza. Questo straniero non è un “disperato in cerca di una vita migliore”: è un predatore, un violentatore, un mostro che ha scelto di colpire la più debole tra noi. E chi lo difende, chi tace, chi permette che gente come lui circoli liberamente è complice.
Il posto di questo individuo è in carcere, sì, ma non solo: dovrebbe essere espulso con un calcio nel sedere e rispedito da dove è venuto, senza possibilità di ritorno. E chi ha permesso che arrivasse fino a questo punto dovrebbe guardarsi allo specchio e chiedersi quante altre vite devono essere distrutte prima che il buon senso prevalga sulla follia dell’accoglienza a tutti i costi. Sassari, l’Italia intera, merita giustizia, non predatori.
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