Articolo 52 si diffonde in tutta Italia: “La Polizia è con noi”, ma le toghe no

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By V marzo 14, 2025 12:05

Articolo 52 si diffonde in tutta Italia: “La Polizia è con noi”, ma le toghe no

Il sonno dello Stato genera ronde. La natura odia il vuoto. La prossima missione, annunciano, è difendere una donna che viene molestata ogni giorno dai maranza: forse per evitare che qualcuno picchi i molestatori le toghe manderanno qualcuno a controllare, finalmente.

Articolo 52: “Siamo cittadini in lotta contro il degrado”, “La Polizia è con noi”

Milano, 14 marzo 2025 – In un’Italia soffocata dal crimine e dall’inerzia delle istituzioni, il gruppo “Articolo 52” dice di ergersi a baluardo della giustizia popolare. “Copritevi i volti. State attenti sia ai magrebini sia allo Stato”, si legge nelle chat su Telegram, dove i membri di questo movimento si organizzano per “strappare le strade al degrado”. Dopo il pestaggio di un presunto criminale straniero a Milano, ripreso in video, qualcuno teme infiltrati tra le fila: carabinieri, poliziotti o militari pronti a stanarli. Ma la paura non li ferma: solo pochi abbandonano, gli altri accelerano, pronti alla prossima missione “anti-maranza”.

Da Milano al resto del Paese, le ronde si moltiplicano. “La violenza si combatte con altra violenza”, dichiarano su Telegram, mentre su Zoom una trentina di membri pianifica la nuova azione punitiva. “Il nostro obiettivo è quello di far sentire la nostra presenza e garantire sicurezza alla gente. Nessuno fino ad ora si è degnato di dare una ripulita in giro, e quindi lo faremo noi”, spiega un responsabile. Il primo intervento? “C’è una signora che ha un bar nella zona della stazione di (…). C’è bisogno durante il weekend di almeno due persone che controllino, perché vanno spacciatori, maranza e marocchini che pretendono il caffè gratis”.

La strategia è chiara. “Noi proviamo a restare nella legalità. Dal momento che non possiamo intervenire con le buone saremo fuori dalla legalità. Ma questo non significa che non interveniamo. Andiamo fino in fondo. Chi sbaglia paga”, afferma un organizzatore. E a chi trema per le conseguenze, la risposta è secca: “Io se voglio pestare un magrebino perché sta facendo una cosa sbagliata lo faccio e me ne frego. Lo pesto perché ha sbagliato. Non andiamo a rompere i coglioni a nessuno, ma se c’è da intervenire lo facciamo”.

A dare manforte, un messaggio che scalda i cuori: “La Polizia è con noi”. Un partecipante, vicino alle forze dell’ordine, rassicura: “Tanti membri delle forze dell’ordine condividono il nostro pensiero e le nostre azioni”. L’organizzazione è quasi militare: bodycam, walkie-talkie e giubbotti antiaggressione con placche metalliche per proteggersi negli scontri. C’è chi vanta “una armeria in casa” da mostrare, segno di una volontà ferrea di agire, costi quel che costi.

“Tutti voi siate Articolo 52. Create gruppi, organizzatevi, spalla a spalla, per strappare via il degrado, il crimine, la paura dalle nostre strade”, è l’appello del manifesto su X. Un testo in sei punti che non fa sconti: “La loro sharia è un coltello alla gola della nostra civiltà, e noi risponderemo con la furia di chi difende la propria casa”. In un’Italia allo sbando, Articolo 52 non è solo un gruppo: “Siamo la voce di chi dice basta perché lo Stato sta con i criminali stranieri e lo ha dimostrato più volte”.

Articolo 52 si diffonde in tutta Italia: “La Polizia è con noi”, ma le toghe no ultima modifica: 2025-03-14T12:05:25+00:00 da V
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By V marzo 14, 2025 12:05
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1 Comment

  1. Steobaldo marzo 14, 13:51

    …da un mitico film di Pupi Avati “Regalo di Natale”…”ma non vedi che ci sta pensando?” (prima di rilanciare o scoprire il bluff)

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