Pd vuole sottometterci all’islam, ramadan e ora il ‘reato di islamofobia’
Related Articles
Ora abbiamo capito perché il sindaco Pd di Torino celebrava il ramadan con i musulmani, si preparava ad istituire una task-force contro la libertà espressione pronta a reprimere ogni accenno di critica verso i suoi futuri elettori.
L’Italia ostaggio dell’Islam: da Torino a Monfalcone, fino al bus della vergogna, il PD ci consegna alla sharia
L’Italia è sotto assedio, e il nemico è già dentro le mura. Torino e Monfalcone sono solo le avanguardie di un’invasione islamica che il Partito Democratico sta favorendo con cinica complicità, svendendo il Paese a un’orda che non si integra, ma domina. La notizia choc da Torino è un pugno nello stomaco: il sindaco PD Stefano Lo Russo vuole fare della città la prima capitale italiana dell’islam, introducendo una sorta di “reato” islamico di blasfemia (islamofobia la chiamano) e una polizia del pensiero per punire chi osa criticare l’Islam. Intanto, a Monfalcone, il 13 e 14 aprile si vota, e tra i candidati spicca Bou Konate, ex assessore di centrosinistra, che guida una lista interamente musulmana pronta a prendere il potere. È l’ora di gridare basta: abrogare i ricongiungimenti familiari, azzerare l’immigrazione islamica – regolare e irregolare – e tornare allo ius sanguinis, o sarà la fine dell’Italia come la conosciamo!
E tutto questo avviene nei giorni in cui su un bus, una ragazza italiana è stata aggredita da islamiche solo perché osava mangiare durante il loro Ramadan. È un allarme rosso: abrogare i ricongiungimenti familiari, azzerare l’immigrazione islamica – regolare e irregolare – e tornare allo ius sanguinis è l’unica salvezza, o l’Italia finirà in ginocchio!
A Torino, il piano di Lo Russo è un tradimento da brividi: i musulmani potranno denunciare l’“islamofobia” a una task force locale, trasformando ogni parola contro l’Islam in un crimine. È la sharia che si insedia sotto la Mole, con il PD che spalanca le porte, calpestando laicità e libertà. Intanto, a Monfalcone, il 13 e 14 aprile si vota, e Bou Konate, ex assessore di centrosinistra, guida una lista interamente islamica pronta a conquistare la città. Anna Maria Cisint, ex sindaca, lancia l’allarme: “Gli islamici vogliono il potere. È colpa della sinistra se siamo a questo punto”. Il 30% della popolazione è musulmano, il 75% delle donne straniere è velato, tre studentesse hanno preteso il niqab a scuola, due moschee abusive sono state scoperte e un aspirante jihadista arrestato. Konate non è un candidato: è un simbolo dell’Islam che vuole sottomettere l’Italia.
E poi c’è il caso che gela il sangue: una ragazza italiana, su un bus pubblico, è stata circondata e picchiata da un gruppo di islamiche furiose perché mangiava un panino durante il Ramadan. “Non puoi mangiare, è il nostro mese sacro!”, le hanno urlato, prima di colpirla sotto gli occhi di passeggeri atterriti. È l’Italia del 2025: una giovane aggredita per un diritto elementare, mentre le sue assalitrici impongono le loro leggi religiose su un mezzo pubblico. Questo non è un episodio isolato, è un segnale: l’Islam non tollera, pretende obbedienza, e il PD lascia fare, troppo impegnato a coccolare i voti degli invasori.
Il quadro è spaventoso. A Birmingham, il sindaco musulmano Muhammad Afzal minimizza i matrimoni forzati e attacca i “cristiani ubriachi”; a Londra, Tower Hamlets è una “zona sharia” con cartelli minacciosi; a Molenbeek, 25 moschee sorgono in 6 km² e il 90% dei neonati ha nomi stranieri. Monfalcone è sulla stessa strada, con Konate che guida un esercito elettorale islamico. Torino segue, con la polizia del pensiero di Lo Russo pronta a multare chi non si piega. E sui bus italiani, le ragazze vengono picchiate per un panino. È un assedio: 251.209 clandestini sbarcati dal 2022, milioni di “regolari” moltiplicati dai ricongiungimenti familiari – che il governo ha solo limitato, non abolito – e un PD che li usa come arma politica.
Il PD è il burattinaio di questa disfatta: a Monfalcone fa patti sottobanco con liste islamiche, a Torino inventa reati per proteggerle, e sui bus lascia che le italiane vengano massacrate per un boccone. Non dimentichiamo Qatargate: europarlamentari PD come Panzeri e Cozzolino si sono venduti a Qatar e Marocco, intascando mazzette per favorire l’agenda islamica. L’Islam non distingue tra politica e religione: vuole tutto, e lo prende con la forza della democrazia che noi gli regaliamo. Abroghiamo i ricongiungimenti ora, chiudiamo i confini, espelliamo chi non si integra e ristabiliamo lo ius sanguinis. Torino, Monfalcone e quel bus sono l’avvertimento: se non reagiamo, la Mole diventerà un minareto, le nostre figlie saranno schiave della sharia e l’Italia un califfato. Sveglia, o sarà troppo tardi!
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment