La sinistra che odia l’Italia in piazza per la UE senza neanche un TRICOLORE
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Roma, Piazza del Popolo: un’accozzaglia di bandiere europee, della pace, dell’Ucraina e della Georgia sventola tra cartelli contro Trump e slogan per il “riarmo” dell’Europa. La sinistra italiana, con tutti i suoi leader – tranne il pavido Conte – si è radunata per celebrare il suo idolo: un’Unione Europea che non è altro che una prigione per popoli, un progetto nato dal delirio di Altiero Spinelli e dal suo famigerato Manifesto di Ventotene. Se qualcuno ancora dubita della mostruosità di questa visione dopo trent’anni di lavaggio del cervello mediatico, si svegli ora: questi sono i servi di un’Europa che ci vuole schiavi, e chi li segue è complice di un futuro di catene.
Guardateli: la sinistra, con le sue bandiere colorate e i suoi cartelli patetici, si prostra davanti a un’UE che non è mai stata dei popoli, ma delle banche, delle élite e dei burocrati senza volto. Vogliono “più Europa”? Tradotto: più miseria, più diktat, più guerre per procura come in Ucraina, più svendita della nostra sovranità. E tutto nasce da quel maledetto Manifesto di Ventotene, scritto da Spinelli nel 1941, un testo che la sinistra venera come un vangelo, ma che è solo un piano per annientare le nazioni. Spinelli, confinato da antifascista, non ha partorito una liberazione: ha immaginato un super-Stato totalitario, un leviatano che avrebbe schiacciato identità, culture e libertà sotto il tallone di un’élite “illuminata”. Altro che pace: il suo sogno è un incubo di controllo, un’Europa senza confini dove i popoli spariscono e i tecnocrati comandano.
E questi, in piazza, sono i suoi eredi: una sinistra che odia l’Italia, che sventola bandiere straniere mentre ignora i nostri disoccupati, i nostri anziani, le nostre periferie ridotte a cloache da un’immigrazione che proprio l’UE ci impone. “Contro il riarmo”? Bugia schifosa: vogliono un’Europa armata fino ai denti, pronta a mandare i nostri figli a morire per difendere gli interessi di Washington e Bruxelles, come pedine in Ucraina o Georgia. Spinelli parlava di “federazione europea” per superare i nazionalismi, ma ha creato un mostro che ci spoglia di tutto: la nostra economia strangolata dai vincoli di Maastricht, le nostre leggi calpestate dai trattati, la nostra voce zittita da un Parlamento europeo che è solo una farsa. Il Manifesto di Ventotene non è un ideale, è una condanna a morte per l’Italia
E loro, i sinistrati di Piazza del Popolo, osano pure insultare Trump, l’unico che ha provato a ridare potere ai popoli contro le élite globaliste. Che ipocrisia: piangono per la “democrazia” mentre adorano un’UE che ci governa senza consenso, un’Europa che Spinelli ha sognato come un’utopia socialista e che oggi è una distopia capitalista. Svegliatevi: questi non vogliono “più Europa” per il nostro bene, ma per il loro potere. Dopo trent’anni di propaganda che ci ha fatto ingoiare il mito dell’UE, è ora di aprire gli occhi. Il progetto di Spinelli è una gabbia, e la sinistra in piazza ne tiene le chiavi. Costruiamo un futuro libero, sovrano, italiano, o lasciamoli marcire nel loro delirio europeista: la scelta è nostra, ma il tempo sta finendo!
Vorrei sapere quanti di costoro lavorano veramente ma immagino di conoscerne già la risposta, attorno allo zero…
Se un giorno la loro europa (di merda) dirà che il femminismo va abbattuto, che i negri devono tornare in africa e l’islam non ha cittadinanza tra le istituzioni, mi piacerebbe rivederli in piazza. Sti pezzi di …