«Mio figlio picchiato dai maranza in treno, picchiare italiani è il loro passatempo»

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By V marzo 15, 2025 13:57

«Mio figlio picchiato dai maranza in treno, picchiare italiani è il loro passatempo»

“La violenza per queste bande è un passatempo”: maranza pestano italiani per divertimento, lo Stato dorme

Milano-Novara, ore 7 di una domenica mattina: un ragazzo pendolare, un italiano qualunque, è stato massacrato a sangue su un treno da un branco di giovani stranieri, i soliti “maranza”, solo perché era lì, solo perché italiano. Non volevano rapinarlo, non cercavano soldi o un passamontagna trendy: lo hanno preso a botte per puro divertimento, come bestie che si eccitano a vedere il sangue. “Mio figlio picchiato dai maranza, salvo grazie a una donna”, denuncia Claudia, la madre disperata, a Giovanna Maria Fagnani. La violenza è il loro passatempo, e l’Italia è il loro parco giochi, mentre lo Stato lascia fare e i media guardano altrove.

L’aggressione è avvenuta all’altezza di Pregnana Milanese, in un vagone che doveva essere un posto sicuro per un ragazzo che tornava a casa o andava al lavoro. Invece, è diventato un mattatoio. Questi maranza – feccia di seconda generazione, figli di immigrati che abbiamo accolto e che ci ripagano con il caos – lo hanno accerchiato senza motivo. Pugni, calci, risate: una raffica di violenza gratuita che lo ha lasciato a terra, coperto di sangue, con il volto sfondato. Se non fosse stato per una donna coraggiosa che è intervenuta, chissà se sarebbe ancora vivo. “Non avevano un obiettivo, lo hanno fatto per divertirsi”, dice Claudia, con la voce rotta dalla rabbia e dal dolore. È questo che sono: animali che si sfogano sugli italiani come fosse uno sport.

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E non è un caso isolato, è la norma. A Fidenza, una banda di immigrati si armava di mazze per una spedizione punitiva. All’Aquila, Mario, 20 anni, è finito in ospedale con la mandibola rotta per aver difeso un’amica da tre stranieri ubriachi. A Milano, un minorenne di Lodi è stato pestato su un treno per un balaclava. Ogni giorno, questi maranza trasformano treni, piazze e periferie in zone di guerra, prendendosi gioco di noi. E lo Stato? Dorme. O peggio: indaga le ronde, gli italiani stufi che, come “Articolo 52” a Milano, osano reagire e pestare uno di questi schifosi. I media? Zitti, finché una ronda non colpisce: allora sì, titoloni e lacrime per il “povero immigrato”, mentre il ragazzo del Milano-Novara sanguina dimenticato.

Questi non sono “giovani”, sono parassiti cresciuti qui per distruggerci. Vengono da famiglie che abbiamo lasciato entrare, e ora ci massacrano per passatempo. Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano come locuste coi ricongiungimenti familiari. Lo Stato li coccola, i media li giustificano, e noi italiani siamo prede. Basta: espelliamo questa feccia e le loro famiglie, cancelliamo i ricongiungimenti, chiudiamo i confini e torniamo allo ius sanguinis. La violenza è il loro divertimento, e noi il loro bersaglio. Se lo Stato non ci difende, lo faremo noi: o li cacciamo, o ci faranno fuori tutti, e il sangue sarà sulle mani di chi li ha lasciati entrare!

«Mio figlio picchiato dai maranza in treno, picchiare italiani è il loro passatempo» ultima modifica: 2025-03-15T13:57:08+00:00 da V
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By V marzo 15, 2025 13:57
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1 Comment

  1. Kaiman marzo 16, 11:31

    Non sono migranti ma invasori saraceni, animali irrecuperabili e cattivi con un solo obiettivo, da 1.400 anni tentando di ucciderci!!
    Il globalismo li usa per distruggere la Civiltà!

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