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Afragola: violentano e rapinano una coppia, lo Stato lascia fare e indaga chi si ribella

Afragola, periferia di Napoli, inizio gennaio: due fidanzati si appartano in una zona isolata, cercando un momento di pace. Ma quella pace diventa un inferno per colpa di due schifosi, giovanissimi figli di un’invasione che sta distruggendo l’Italia. Armati di pistola, volti coperti, su uno scooter, questi animali hanno rapinato la coppia, puntato l’arma alla tempia del ragazzo e violentato la ragazza in auto. È l’ennesimo crimine brutale di una feccia che viene qui a stuprare e saccheggiare, mentre lo Stato sta a guardare e perseguita le ronde di italiani che provano a fermarli.

I fatti sono da vomito. I due, 17 anni all’epoca, uno appena diventato 18, si sono avvicinati come predatori. Hanno costretto i fidanzati a scendere dall’auto, li hanno minacciati con una pistola alla testa, rubando soldi e cellulari. Ma non gli bastava: mentre uno teneva il ragazzo sotto tiro, l’altro ha stuprato la giovane lì, nell’auto, come un trofeo da bestie. Poi, con il ghigno di chi sa di farla franca, sono scappati sullo scooter, lasciando le vittime distrutte. La polizia, dopo settimane di indagini, video e intercettazioni, li ha presi stamattina. Ora sono accusati di rapina a mano armata e violenza sessuale, e finiranno in carcere. Ma chi se ne frega? Tra un po’ saranno fuori, pronti a colpire ancora.

Ad Afragola violentano una ragazza e umiliano il suo fidanzato, a Milano i maranza pestano pendolari per divertimento, a Fidenza si armano di mazze per spedizioni punitive, all’Aquila sfondano mandibole per un insulto. È una guerra quotidiana, e gli italiani sono le prede. E lo Stato? Zero. Lascia che questi rifiuti umani ci massacrino, mentre dà la caccia alle ronde. A Milano, “Articolo 52” pesta un immigrato molesto e finisce sotto processo, ma per i fidanzati di Afragola, per le migliaia di italiani aggrediti ogni giorno, niente: solo silenzio e impotenza.