Italiano massacrato da gang multietnica perde un occhio: calci, pugni e bottigliate

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By V marzo 16, 2025 18:10

Italiano massacrato da gang multietnica perde un occhio: calci, pugni e bottigliate

Cremona: barman massacrato da una gang multietnica, lo Stato è lento a fermare il degrado

Cremona, 16 marzo 2025 – All’alba di oggi, i Carabinieri hanno tirato giù dal letto quattro giovanissimi, membri di una gang multietnica, arrestandoli per il brutale pestaggio di Filippo “Digiu”, barman de La Ciocco, locale sotto la Galleria XXV Aprile in pieno centro storico. Tre 17enni sono finiti nel carcere minorile Beccaria di Milano, mentre un 19enne, D.G., è a Ca’ del Ferro. Due di loro sono immigrati, gli altri due hanno la cittadinanza italiana: un branco che la notte del 23 febbraio ha aggredito con ferocia il 36enne, colpendolo con calci, pugni e un bicchiere di vetro, lasciandolo quasi cieco. Filippo ha riportato lesioni gravissime: l’occhio sinistro è quasi perso, l’altro si è salvato per miracolo. Dopo un intervento chirurgico e un lungo ricovero, ora si cura a casa, mentre lo Stato, come sempre, è lento a fermare il degrado.

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Il pestaggio è avvenuto alle 2:40, mentre il locale stava chiudendo. La gang multietnica ha infastidito alcuni clienti all’esterno del pub, e Filippo è uscito per calmare le acque: «Stiamo chiudendo, andatevene». La risposta? Un’aggressione feroce: accerchiato, è stato colpito alla testa con un bicchiere, fatto cadere a terra e massacrato con calci, pugni e il vetro, che gli ha devastato il volto. Un’azione rapidissima, poi la fuga verso piazza Stradivari, lasciando Filippo in un lago di sangue. I quattro sono stati arrestati con l’accusa di lesioni personali aggravate, su ordinanza dei Gip di Brescia e Cremona, richiesta dai pm per i minori e, per il 19enne, dal procuratore Silvio Bonfigli e dal pm Alessio Dinoi.

Le indagini, durate tre settimane, hanno portato agli arresti grazie a testimonianze dei clienti e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza. «Il rapido sviluppo dell’attività investigativa si inserisce nel contesto delle recenti iniziative promosse dai Comitati provinciali per l’Ordine e la sicurezza pubblica, volte a intensificare la prevenzione, il controllo del territorio e il contrasto ai fenomeni criminali», ha riferito il Comando provinciale dei Carabinieri. Ma tre settimane per un pestaggio così feroce sono troppe: i responsabili dovevano essere fermati subito. Al momento dell’arresto, i quattro non hanno fiatato, ma il 19enne ha detto: «Ho fatto una c…». Due dei minorenni sono difesi dall’avvocato Luigi Lupinacci, e nei prossimi giorni ci saranno gli interrogatori di garanzia.
Filippo, ancora scosso, non se la sente di parlare. Il suo avvocato, Alessio Romanelli, ha dichiarato: «Filippo è ancora profondamente scosso per l’aggressione subita. Preferisce non rilasciare dichiarazioni sui fatti, ma desidera esprimere la propria gratitudine all’autorità giudiziaria e alle forze dell’ordine per il grande lavoro svolto e ringraziare tutti per le tante manifestazioni di solidarietà ricevute». Uno “tsunami di solidarietà” per un uomo che ha pagato un prezzo altissimo per il degrado che lo Stato non sa fermare.

Cremona è solo l’ultimo teatro di un’Italia allo sbando: a San Benedetto del Tronto, i maranza nordafricani ammazzano con machete; a Codogno, un 16enne viene picchiato e derubato; a Milano, una 70enne è massacrata su un bus. Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo crimine. Lo Stato è lento: sei mesi per arrestare i responsabili del bus 80, tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Ma contro “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, la Procura è rapidissima, indagando un pestaggio in Darsena in pochi giorni. Forse queste ronde non sono perfette, ma sono l’unico baluardo contro un sistema che abbandona i cittadini. Cremona non può diventare un altro mattatoio: chiudiamo i confini, espelliamo questa feccia e lasciamo che chi vuole difenderci lo faccia!

Italiano massacrato da gang multietnica perde un occhio: calci, pugni e bottigliate ultima modifica: 2025-03-16T18:10:30+00:00 da V
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