Paolo tetraplegico per il pestaggio dei maranza: immigrati liberi, giustizia italiana razzista
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Paolo tetraplegico per un il pestaggio dei maranza: immigrati liberi, giustizia italiana al collasso
Milano, 16 marzo 2025, ore 17:00 CET – Nel maggio 2024, fuori da una discoteca, un giovane di nome Paolo è stato aggredito selvaggiamente da quattro stranieri per un monopattino, un gesto brutale che ha cambiato la sua vita per sempre. Un pugno gli ha causato un coma, seguito da 50 interventi chirurgici. Oggi, tetraplegico, comunica solo con gli occhi ed è ricoverato in un centro specialistico di La Spezia, abbandonato a un destino crudele. I quattro aggressori – il 19enne Amine Hilali, il 20enne Gabriel Da Silva, il 18enne Myslim Cela e un minorenne la cui identità resta ignota – sono tutti ancora a piede libero, nullatenenti che non hanno versato un centesimo di risarcimento. Hilali gira con un semplice braccialetto elettronico dopo una condanna di primo grado a soli 6 anni.
Intanto, la giustizia italiana tace, e il degrado portato dall’immigrazione regna sovrano.
La vicenda è un pugno nello stomaco. Paolo, un ragazzo qualunque, è stato massacrato per un motivo futile, ridotto a un vegetale da stranieri che l’Italia ha accolto e che ora si prendono gioco di noi. Hilali, con il suo braccialetto, passeggia libero, Da Silva e Cela sono introvabili, e il minorenne resta un’ombra. Sei mesi dopo, nessun risarcimento, nessuna punizione reale: questi immigrati, feccia che infesta le nostre città, sono protetti da un sistema che li lascia impuniti. E mentre a Codogno un 16enne viene picchiato e derubato dai maranza, a San Benedetto del Tronto un giovane viene ammazzato con un machete, lo Stato non agisce.
Ma il vero scandalo è la giustizia italiana, cieca e ipocrita. Se scriviamo che è razzista, tutti gridano al complotto, eppure i fatti parlano chiaro. L’ergastolo ai Bianchi per la morte di Willy, un africano ucciso, è stato rapido e severo, mentre i migranti che hanno ammazzato a bastonate Christian Martinelli hanno preso pochi anni. E questi quattro che hanno distrutto Paolo? Liberi, con una condanna ridicola per Hilali. Non è razzismo alla rovescia? Una giustizia che punisce duramente gli italiani e coccola gli immigrati, lasciando le vittime come Paolo a morire lentamente. Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo crimine e disprezzo.
Lo Stato è assente, troppo lento a proteggere e troppo rapido a ignorare. A Milano, “Articolo 52” viene indagato in pochi giorni per aver reagito al degrado, mentre i maranza che devastano restano impuniti. Forse queste ronde non sono la soluzione, ma sono l’unico segnale di chi non si arrende. Paolo meritava giustizia, non un letto a La Spezia. Basta con questa farsa: chiudiamo i confini, espelliamo questa feccia e lasciamo che i cittadini si difendano. La giustizia italiana è un insulto, e il sangue di Paolo grida!
Nel maggio del 2024, fuori da una discoteca, Paolo fu aggredito selvaggiamente da 4 stranieri (torinesi, scrivevano quasi tutte le testate) per un monopattino: a causa di un pugno, è andato in coma e ha subito 50 interventi.
È rimasto tetraplegico, comunica solo con gli occhi ed… pic.twitter.com/aFCVtX40pz
— Francesca Totolo (@fratotolo2) March 16, 2025
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