Maranza calano su Roma come i barbari: «Avete messo i marocchini e gli avete dato le armi in mano»

Roma è sotto un’invasione silenziosa ma devastante: gli spacciatori nordafricani, i cosiddetti maranza, stanno conquistando quartieri come Tor Bella Monaca, Quarticciolo e non solo, trasformando le strade in supermercati della droga a cielo aperto. Dopo il Coronavirus, questi predatori sono cresciuti in numero e arroganza, invadendo le periferie con un traffico di stupefacenti che lo Stato non riesce, o non vuole, fermare. Una frase intercettata e finita nero su bianco in un’ordinanza che ha sgominato lo spaccio nelle “Palme” di Tor Bella Monaca lo dice chiaro: «Avete messo i marocchini e gli avete dato le armi in mano. Stiamo a casa nostra. Non glieli dovete dare i vantaggi».

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L’Italia sta pagando il prezzo di un’invasione che ci sta rubando la patria.

I maranza, per ora senza legami diretti con le grandi organizzazioni criminali, sono una minaccia crescente. A Tor Bella Monaca, il parco di via dell’Archeologia è un mercato h24 di cocaina e crack, gestito da nordafricani che presidiano i portoni come sentinelle. A Quarticciolo, le piazze di spaccio si spostano tra via Ostuni e via Manfredonia, con giovani che usano monopattini per sfuggire ai controlli. Non si fermano: dai giardini pubblici alle fermate degli autobus, ovunque si annidano, pronti a smerciare hashish, eroina e pasticche a prezzi da discount. E dopo la pandemia, il loro numero è esploso, colonizzando case abbandonate e trasformando quartieri un tempo vivibili in roccaforti del crimine.

Questa invasione ha un costo sociale insostenibile. A San Benedetto del Tronto, i maranza nordafricani ammazzano con machete; a Codogno, un 16enne viene picchiato e derubato; a Milano, una 70enne è massacrata su un bus per una collanina, con arresti solo dopo sei mesi. A Lecco, cittadini fuggono da stranieri con coltelli; a Quinto, un egiziano violenta una donna su un bus; ad Aradeo, un nordafricano clandestino accoltella un 48enne. Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo degrado. Lo Stato è cieco: sei mesi per il bus 80, tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato in pochi giorni per un pestaggio in Darsena. È un’ipocrisia schifosa: le autorità inseguono chi si ribella, mentre i maranza si prendono Roma.

Lo Stato li ha lasciati entrare, li ha tollerati, li ha armati con la loro impunità. Roma non può essere un altro mattatoio. Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. Non servono tante leggi, ne basta una: cacciare questa feccia, o la patria sarà persa!

Maranza calano su Roma come i barbari: «Avete messo i marocchini e gli avete dato le armi in mano» ultima modifica: 2025-03-17T23:27:39+00:00 da V