Maranza incendia auto parcheggiate e bastona chi cerca di fermarlo
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Lucca: immigrato egiziano tenta di bruciare auto e aggredisce la polizia, lo Stato tollera il degrado
Un immigrato egiziano di 19 anni, regolare sul territorio nazionale, ha seminato il panico a Lucca il 17 marzo, intorno alle 11, nei pressi di Porta San Pietro. Brandendo un bastone e armeggiando con un accendino vicino ai serbatoi di due auto, una Peugeot e una Fiat Tipo, ha tentato di darle fuoco, minacciando i passanti. Quando la polizia è intervenuta, il giovane ha aggredito gli agenti, fratturando la scapola e un dito a uno di loro con calci violenti. Denunciato per tentato incendio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, è l’ennesima prova di un’invasione fuori controllo che lo Stato tollera, lasciando i cittadini in balia di immigrati pericolosi.
I passanti, terrorizzati, hanno allertato il 112 dopo averlo visto vagare con un bastone di legno, minacciando chiunque gli si avvicinasse, e provare a incendiare i serbatoi delle auto parcheggiate. Ha forzato lo sportellino della Peugeot e della Fiat Tipo, tentando di appiccare il fuoco con un accendino, senza riuscirci. Fuggito verso viale della Repubblica, è stato raggiunto dagli agenti, che hanno tentato di calmarlo. Ma lui ha risposto con violenza: durante la colluttazione, un poliziotto ha riportato gravi lesioni. In stato confusionale, il 19enne è stato fermato, ma il danno è fatto: un agente ferito e una città sotto shock.

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È un copione che si ripete: a San Benedetto del Tronto, i maranza nordafricani ammazzano con machete; a Codogno, un 16enne è picchiato; a Milano, una 70enne è massacrata su un bus, con arresti dopo sei mesi. A Lecco, cittadini fuggono da stranieri con coltelli; a Quinto, un egiziano violenta una donna; ad Aradeo, un nordafricano accoltella un 48enne. Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo crimine. Lo Stato è cieco. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato in pochi giorni. È un’ipocrisia schifosa: le autorità inseguono chi si ribella, lasciando immigrati violenti liberi di colpire.
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