Individuati i picchiatori dello spazzino: sono tre maranza di 16 anni

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By V marzo 19, 2025 12:48

Individuati i picchiatori dello spazzino: sono tre maranza di 16 anni

Basta immigrazione regolare islamica e ricongiungimenti familiari: il caso Treviso è l’ennesima prova

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Maranza circondano addetto alle pulizie, aveva chiesto di non sporcare – FOTO

Individuati i tre maranza.

Treviso, una città che un tempo era sinonimo di tranquillità e ordine, si trova nuovamente sotto i riflettori per un episodio di cronaca che lascia sgomenti. Tre sedicenni di origine kosovara, con una lista di precedenti penali che farebbe impallidire anche il più incallito dei delinquenti, sono stati denunciati per aver aggredito un addetto alle pulizie nella stazione ferroviaria. Non è un caso isolato: questi giovani, già noti alle forze dell’ordine per episodi di criminalità a Treviso e Jesolo, rappresentano un problema che non possiamo più ignorare.

La domanda sorge spontanea: come è possibile che individui con un simile curriculum siano ancora liberi di circolare, di minacciare la sicurezza dei cittadini e di aggredire lavoratori innocenti? La risposta, purtroppo, sta in un sistema di immigrazione regolare che sembra aver perso ogni controllo e in politiche come il ricongiungimento familiare, che troppo spesso diventano un lasciapassare per importare problemi anziché opportunità.

Il caso Treviso: un simbolo di un fallimento più grande

L’aggressione all’addetto alle pulizie non è solo un atto di violenza gratuita, ma un segnale di allarme che si inserisce in un contesto più ampio. I tre giovani kosovari, tutti minorenni, vantano precedenti per reati che spaziano dalla microcriminalità a episodi più gravi, commessi non solo a Treviso ma anche nella vicina Jesolo. Questo non è un caso di “ragazzi difficili” da recuperare: è la dimostrazione che l’attuale gestione dell’immigrazione regolare, soprattutto da paesi a maggioranza islamica come il Kosovo, sta mettendo a repentaglio la sicurezza delle nostre città.

Il Kosovo, pur non essendo un paese in guerra, continua a esportare giovani che, una volta arrivati in Italia, si distinguono non per il loro contributo alla società, ma per il loro coinvolgimento in attività criminali. E il ricongiungimento familiare aggrava il problema: famiglie che arrivano legalmente spesso portano con sé minori già problematici, che il nostro sistema non è in grado né di integrare né di controllare.

Azzerare l’immigrazione regolare islamica

È tempo di dire basta. L’immigrazione regolare da paesi islamici, come quella dal Kosovo, deve essere azzerata. Non si tratta di discriminazione, ma di pragmatismo: i numeri parlano chiaro, e i fatti di cronaca come quello di Treviso lo confermano. Non possiamo continuare a permettere l’ingresso di persone che, in troppi casi, non hanno alcuna intenzione di rispettare le nostre leggi o di integrarsi nella nostra cultura. La sicurezza dei cittadini italiani deve venire prima di tutto.

Abrogare il ricongiungimento familiare

Allo stesso modo, il ricongiungimento familiare va abrogato. Questa norma, pensata per garantire l’unità delle famiglie, si è trasformata in una porta spalancata per l’arrivo di individui che rappresentano un costo sociale insostenibile. I tre sedicenni kosovari di Treviso non sono un’eccezione, ma parte di un fenomeno che vede minori con precedenti penali approdare in Italia grazie a meccanismi che non prevedono alcun filtro efficace. Basta con le illusioni: il ricongiungimento familiare non è un diritto inalienabile, ma una scelta politica che possiamo e dobbiamo rivedere.

Un appello al buonsenso

Il caso di Treviso non è che la punta dell’iceberg. Ogni giorno, in ogni angolo d’Italia, assistiamo a episodi che dimostrano come il nostro paese stia pagando un prezzo troppo alto per politiche migratorie fallimentari. Non è più accettabile che un addetto alle pulizie, un lavoratore onesto, debba temere per la propria incolumità mentre svolge il suo dovere. Non è più tollerabile che i cittadini si sentano abbandonati da uno Stato incapace di proteggerli.

Azzerare l’immigrazione regolare islamica e abrogare il ricongiungimento familiare non sono proposte estremiste, ma misure di buonsenso per ristabilire ordine e sicurezza. È ora che il governo ascolti la voce di chi vive sulla propria pelle le conseguenze di anni di lassismo. Treviso merita di tornare a essere una città sicura, e l’Italia merita un futuro in cui la legalità non sia solo uno slogan, ma una realtà.

Individuati i picchiatori dello spazzino: sono tre maranza di 16 anni ultima modifica: 2025-03-19T12:48:08+00:00 da V
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