La Mamma di Pamela Mastropietro Contro la Sinistra: “Vogliono Nascondere le Vittime degli Immigrati”
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La Mamma di Pamela Mastropietro Contro la Sinistra: “Vogliono Nascondere le Vittime degli Immigrati”
Sono passati anni dall’omicidio brutale di Pamela Mastropietro, la giovane romana di appena 18 anni uccisa e fatta a pezzi nel 2018 a Macerata da Innocent Oseghale, un immigrato nigeriano con precedenti penali. Ma per Alessandra Verni, madre di Pamela, il dolore non si placa, e con esso cresce la rabbia verso quella che lei definisce una sinistra complice di un sistema che vuole insabbiare la verità e nascondere le vittime di crimini commessi da immigrati.
La mamma di Pamela contro la sinistra: vogliono nascondere le vittime degli immigrati pic.twitter.com/BbY5D3Br1G
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) March 21, 2025
Alessandra non usa mezzi termini: “La sinistra ha paura della verità. Non vogliono che si parli di Pamela, di Desirée, di tutte le altre ragazze massacrate da immigrati. Per loro è più importante proteggere la narrazione dell’accoglienza a ogni costo, anche a scapito della sicurezza dei nostri figli.” La madre di Pamela accusa le forze politiche progressiste di aver creato un clima di censura, dove ogni critica all’immigrazione incontrollata viene bollata come razzismo, mentre le famiglie delle vittime vengono lasciate sole, senza voce, a piangere i loro cari.
Il caso di Pamela è diventato un simbolo di ciò che molti vedono come un fallimento delle politiche migratorie italiane. La giovane, vulnerabile e in cerca di aiuto, incrociò il cammino di Oseghale, un uomo che, secondo Alessandra, “non avrebbe mai dovuto essere libero di girare per le nostre strade”. La madre punta il dito contro un sistema che permette a persone con precedenti penali di restare nel Paese senza controlli adeguati, e contro una sinistra che, a suo dire, preferisce voltarsi dall’altra parte piuttosto che affrontare la realtà.
“Quando provo a parlare di Pamela, a organizzare eventi in sua memoria, mi chiudono le porte in faccia”, racconta Alessandra. “Mi accusano di seminare odio, ma io voglio solo giustizia per mia figlia e sicurezza per gli altri. La sinistra ha le mani sporche di silenzio, e questo silenzio è complice di altri drammi.” La sua lotta non è solo personale: è diventata un simbolo per molte famiglie che si sentono abbandonate dallo Stato e ignorate da una politica che sembra più interessata a proteggere la propria immagine che i cittadini italiani.
Le parole di Alessandra sono un grido di dolore e di rabbia, ma anche una richiesta di cambiamento. “Non si può più tacere. Le vittime degli immigrati esistono, e non sono numeri. Sono figlie, madri, sorelle. Io non smetterò mai di parlare, anche se mi vogliono zittire.” La sua accusa alla sinistra è chiara: nascondere la verità non protegge nessuno, se non chi ha qualcosa da perdere nel riconoscerla.
Il caso di Pamela Mastropietro continua a dividere, ma una cosa è certa: la voce di sua madre non si spegnerà facilmente, nonostante i tentativi di metterla a tacere. E mentre la sinistra continua a spingere per politiche di accoglienza, Alessandra Verni chiede una sola cosa: che nessuno dimentichi il prezzo pagato da sua figlia e da troppe altre vittime.
Purtroppo continuano a sbarcare anche con la destra. Più ne arrivano e più crimini commetteranno. Non si capisce chi debba fermare questo scempio.
se alla signora può essere di qualche consolazione allora sappia che quanto meno nel comune di Capi Bisenzio (FI) dove hanno di recente boicottato la presentazione di un libro di Francesca Totolo su Pamela e altre (Desiree…) sono finiti col culo a mollo causa esondazione…che Dio esista?