Modena, il PD apre una moschea nei locali del Comune!

Un altro scandalo islamico scuote l’Italia: a Modena, il PD ha inaugurato un centro culturale (moschea de facto) bengalese nei locali comunali di via Spontini, zona Musicisti, concesso all’associazione Sylhety. Il vicesindaco Francesca Maletti, gongolante al taglio del nastro, ha dichiarato: “A Modena e provincia la vostra comunità bangladese conta circa 4mila persone, con quali vogliamo costruire una comunità insieme, ed è importante che insieme si possa costruire qualcosa”. Ma la verità emerge dalle parole di un referente Sylhety: “Grazie all’amministrazione siamo riusciti ad avere questa sala. Abbiamo dovuto fare un report con 70 pagine […] Abbiamo specificato per fini di integrazione, abbiamo bisogno di una sala per fini di inclusione e integrazioni, per cucire cultura tra Italia e Bangladesh. Questa sala sarà utilizzata per imparare lingua, per fini di incontro, per esercitazione cultura, anche per le preghiere. Nella richiesta ho scritto anche che cultura vuol dire anche preghiere”. È una moschea, la “Madena Bangla”, nei locali del Comune: il PD compra voti islamici, ma l’unico modo per fermare l’islamizzazione è azzerare l’immigrazione musulmana regolare!

Non è integrazione, è conquista: “I due locali all’interno dell’immobile posto in via Spontini 4 sono stati concessi all’Associazione Sylhety per lo svolgimento delle proprie attività di integrazione, inclusione, promozione sociale e attività religiose”, recita la nota dell’amministrazione, giustificando un canone irrisorio. Ma dietro le parole si nasconde la sharia: l’Iftar del 22 marzo 2025, corsi di educazione islamica, preghiere. “L’Islam non si integra, invade”, tuonava Fallaci, e i bengalesi, come a Monfalcone – dove una lista islamica vuole il potere con il 30% della popolazione musulmana – sfruttano il PD per radicarsi. A Viterbo, una 14enne è picchiata per non indossare il burqa; a Sermoneta, un bengalese violenta una commessa; ad Ancona, un altro stupra una 12enne.

Il piano è chiaro: “Chi cede il tempio, perde l’anima”, direbbe Dante, e il PD cede spazi pubblici ai bengalesi, che a Modena sono 4.000, per farne “nuovi italiani”. Ma questi non votano sinistra, costruiscono enclave: a Porto Recanati, magrebini assaltano condomini; a Viareggio, un marocchino profana chiese; a Vénissieux, murales cristiani cancellati. “La libertà muore sotto gli applausi”, scriveva Fallaci, e Maletti applaude mentre la “Madena Bangla” si prende via Spontini.

Meloni, basta decreti flussi con Paesi musulmani: azzeriamo l’immigrazione musulmana regolare, eliminiamo i ricongiungimenti! Il PD compra elettori, ma ci consegna alla sharia: sveglia, o l’Italia sarà un califfato bengalese!

Modena, il PD apre una moschea nei locali del Comune! ultima modifica: 2025-03-20T23:01:52+00:00 da V