Prende 50 multe ma il giudice lo assolve perché è un rifugiato

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By V marzo 20, 2025 15:40

Prende 50 multe ma il giudice lo assolve perché è un rifugiato

Immigrati intoccabili: a Bologna 50 multe cancellate a un ucraino perché “non parla italiano” – Le toghe pro-immigrati ci prendono in giro

In un’Italia dove la sicurezza stradale è già un optional e le città sono ostaggio di chi infrange ogni regola, arriva l’ennesima vergogna: un rifugiato ucraino, che in appena quattro mesi ha collezionato 50 multe per aver scorrazzato sulle corsie preferenziali di Bologna, se l’è cavata senza sborsare un centesimo. Motivo? Il giudice di pace Simona Santini ha deciso di annullare tutto perché, poverino, “non parla italiano” e “non conosce la segnaletica”. Roba da non credere: 4.750 euro di sanzioni sparite nel nulla, come se le leggi valessero solo per gli italiani che sgobbano e rispettano le regole.

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Questo ucraino, arrivato in Italia con un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria dopo lo scoppio della guerra, lavora come giardiniere nel Bolognese. Da ottobre a gennaio ha fatto il bello e il cattivo tempo, violando sistematicamente le norme stradali: sempre la stessa infrazione, sempre sulle corsie riservate. E invece di pagarle care, come farebbe qualsiasi cittadino italiano, ha trovato la scappatoia perfetta: un ricorso presentato dall’avvocato Jacopo Mannio e una toga compiacente pronta a dargli ragione. La sentenza è un insulto: l’uomo non avrebbe agito con dolo, ma per “errore in buona fede”, perché – udite udite – non conosce la lingua e vive in una “condizione di vulnerabilità”. Quindi, in pratica, se sei un immigrato e non ti sforzi nemmeno di imparare le basi, hai carta bianca per fare quello che ti pare.

Se non conosci la segnaletica non guidi e te ne torni a Kiev. Imboscato.

Questo non è un caso isolato, ma l’ennesima dimostrazione di un sistema marcio, dove le toghe pro-immigrati si piegano a un buonismo schifoso che calpesta il buonsenso e la giustizia. “La legge non ammette ignoranza”, ci insegnano, ma a quanto pare vale solo per noi: se sei un rifugiato, puoi accumulare 50 multe e passarla liscia, tanto c’è sempre un giudice pronto a giustificarti. E gli italiani? Quelli che si fanno il mazzo, pagano le tasse e, se sgarano anche solo una volta, vengono massacrati di sanzioni? A loro nessuno sconto, nessuna comprensione. È uno schifo, una presa in giro che grida vendetta.

Basta con questa invasione di privilegiati che si nascondono dietro lo status di “vulnerabili” per fare i loro comodi. Non sai la lingua? Non conosci le regole? Problema tuo: imparale o torna da dove sei venuto. L’Italia non è un parco giochi dove ognuno fa quello che vuole senza conseguenze. E basta anche con queste toghe che si riempiono la bocca di paroloni come “barriere linguistiche” e “mancanza di rimproverabilità” per giustificare l’ingiustificabile. Qui serve un giro di vite: regole ferree, espulsioni immediate per chi delinque – che siano 50 multe o un furto – e giudici che smettano di fare gli assistenti sociali e tornino a fare giustizia vera. Altrimenti, prepariamoci al peggio: un Paese allo sbando, dove gli immigrati dettano legge e noi italiani siamo solo spettatori impotenti. Sveglia, prima che sia troppo tardi.

Prende 50 multe ma il giudice lo assolve perché è un rifugiato ultima modifica: 2025-03-20T15:40:47+00:00 da V
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By V marzo 20, 2025 15:40
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1 Comment

  1. lorenzoblu marzo 20, 16:25

    L’anno passato per lavoro sono stato in Slovenia a Lubiana, strisce bianche, tutto regolare, siccome degli zingari bianchi poco mi fido, ho fotografato il posto e la macchina, cartelli solo in sloveno
    Sono andato a mangiare…
    Al ritorno ho trovato la multa, ma in inglese, mi davano a naso credo 60 giorni, per pagare, mi sono detto e sti cazzi : e Cor cazzo che te la pago a muRTA, a titooooo.. La maCHna cia’ a targa Svizzera e Cor cazzo che mi pigli e così è stato
    Ero migrante pure io…ma bianco non negro, per cui me potevano multa’, & Mej cojoni!

    Non l ho. Pagata, a casa non mi è arrivata,
    E annateve affanculo

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