Migranti padroni: picchiano carabiniere fino a sfondargli il naso, difendeva ragazza molestata
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I migranti si sentono padroni e aggrediscono anche i carabinieri: l’Italia non è più nostra
Un altro episodio che dimostra quanto l’Italia sia diventata terra di nessuno, dove i migranti si sentono così padroni da permettersi di aggredire persino le forze dell’ordine. A Latina, due cittadini tunisini, un 26enne e un 22enne, sono stati arrestati per lesioni personali aggravate, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale. Non si tratta di un caso isolato, ma di un segnale chiaro: l’arroganza di chi arriva qui e pensa di poter fare quello che vuole, senza rispetto per le nostre regole e per chi ci protegge.

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È successo su un autobus di linea a Latina. I due tunisini hanno prima seminato il caos, disturbando i passeggeri con musica a tutto volume e minacciando un anziano che osava protestare. Poi, come se non bastasse, hanno bloccato le porte, impedendo agli altri di scendere. Una ragazza ha provato a farsi largo: uno dei due le ha tirato i capelli e l’ha spinta giù, quasi facendola cadere. Un carabiniere fuori servizio, sentendo le urla, è intervenuto per difenderla, ma la risposta è stata una violenza brutale: un pugno in pieno volto, calci e pugni, fino a fratturargli il setto nasale. Anche dopo che il militare si è qualificato, i due hanno continuato a infierire, per poi darsi alla fuga come vigliacchi.
Grazie alle indagini dei Carabinieri, i responsabili sono stati individuati e arrestati, con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ma questo non placa la rabbia. Come si può accettare che un carabiniere, che rischia la vita ogni giorno per noi, venga ridotto così? E tutto per colpa di chi non ha alcun rispetto per la nostra società? Questi episodi non sono “incidenti”, sono il frutto di un’immigrazione fuori controllo, di seconde generazioni che non si integrano e vedono l’Italia come un terreno di conquista.
Basta con il lassismo! Chi arriva qui e delinque deve essere espulso subito, senza sconti. Non possiamo permettere che i nostri carabinieri, i nostri cittadini, vivano nel terrore di branchi che si sentono intoccabili. Serve una stretta durissima: stop ai ricongiungimenti familiari che portano qui altra violenza, e fuori chi non merita di stare nella nostra terra. L’Italia non è un far west: riprendiamocela!
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