Stupri Capodanno in Duomo, Intelligenza Artificiale cercherà gli stupratori islamici lasciati liberi dalle autorità

Ancora una volta, la magistratura italiana si dimostra incapace di proteggere le vittime e punire i colpevoli. A mesi dagli stupri etnici di gruppo in piazza Duomo a Capodanno 2025, neanche uno dei maranza, stupratori islamici, è stato individuato. E sono passati anni dai casi del 2023, con centinaia di questi criminali ancora a piede libero. Una vergogna che grida vendetta.

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La Procura di Milano si affida ora all’intelligenza artificiale per analizzare immagini e ricostruire i profili dei colpevoli, partendo da dettagli come l’abbigliamento o filmati di videosorveglianza. Una mossa tardiva, che non cancella l’inefficienza di chi doveva agire subito. Le indagini, guidate da Alessia Menegazzo e Letizia Mannella, arrancano: sette casi accertati, tre denunce, tra cui una studentessa belga e una coppia inglese, eppure nessun arresto. Le vittime indicano con chiarezza il luogo delle violenze, le telecamere confermano, ma i risultati restano zero.

E non è una novità. Già nel 2021-2022, nove ragazze furono stuprate in piazza Duomo da una trentina di giovani stranieri, con modalità identiche: il famigerato “taharrush jamea”, molestia collettiva di origine araba, un’aggressione sessuale di massa che lascia le vittime nude e sanguinanti sull’asfalto. Allora i colpevoli presero pene ridicole, tra tre e cinque anni. Oggi, nulla è cambiato.

È evidente: l’immigrazione islamica senza controllo porta violenza e degrado. Le autorità, invece di prevenire, si limitano a correre ai ripari con tecnologie avanzate, mentre le vittime chiedono giustizia e i cittadini sicurezza. Basta con il buonismo, basta con i fallimenti giudiziari. È ora di dire stop e agire con fermezza contro questi maranza.

Stupri Capodanno in Duomo, Intelligenza Artificiale cercherà gli stupratori islamici lasciati liberi dalle autorità ultima modifica: 2025-03-23T13:08:02+00:00 da V