Presunti minori tunisini seminano il terrore e poi vanno a riscuotere la paghetta da 100 euro
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Forlì sotto assedio: giovani tunisini seminano il terrore, e la paura non si ferma. Dopo i crimini tornano nei centri accoglienza per presunti minori dove riscuotono 100 al giorno in media in vitto, alloggio e paghetta.
Forlì sotto assedio: giovani tunisini seminano il terrore, e la paura non si ferma
Forlì è in balia di un’ondata di violenza che sembra non avere fine. Venerdì scorso, 15 tunisini tra i 17 e i 20 anni, membri di una banda che da tempo terrorizzava la città con rapine, aggressioni a coltellate e furti in abitazione, sono stati identificati. I 10 maggiorenni sono stati arrestati, mentre i minori—molti dei quali migranti non accompagnati o richiedenti asilo—rimangono un problema irrisolto. Ma chi pensava che questo avrebbe fermato il caos si sbagliava di grosso.
Emergenza gang di giovani tunisini a Forlì, tra questi anche minori #migranti non accompagnati e richiedenti asilo
Venerdì scorso, 15 tunisini tra i 17 e i 20 anni, membri di una banda che terrorizzava la città (rapine, aggressione con coltello, furti in abitazione), sono stati… pic.twitter.com/8iRDpjxbNn
— Francesca Totolo (@fratotolo2) March 24, 2025
Sabato, la storia si ripete: due minorenni sono stati pestati e rapinati da due tunisini, uno minorenne e l’altro maggiorenne, come se niente fosse cambiato. E non è tutto: un 18enne, mentre tornava a casa da scuola, è stato accerchiato e derubato da tre nordafricani. È chiaro che il problema non si risolve con qualche arresto spot. Questi episodi non sono solo “ragazzate”, ma segnali di un disagio profondo, spesso portato da chi arriva qui senza radici, senza controllo, e con un senso di impunità che fa rabbrividire.
Accoglienza: 100 euro di paghetta al giorno a 22mila finti minori stranieri
I cittadini di Forlì vivono nella paura, e non è difficile capire perché: le strade, un tempo sicure, sono diventate terreno di caccia per bande che non hanno rispetto per nessuno. Serve una risposta seria: più controlli, espulsioni immediate per chi delinque e, soprattutto, basta con le politiche che lasciano entrare chiunque senza garanzie. Arrestare dieci maggiorenni non basta se il giorno dopo altri continuano a colpire. Forlì non può diventare una zona di guerra—è ora di dire basta!
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