Immigrato riduce anziano in fin di vita a calci: solo denunciato se la ride
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Anziano pestato a sangue e in fin di vita, l’immigrato srilankese è libero: a Verona la giustizia è un insulto agli italiani
Un anziano di 82 anni lotta tra la vita e la morte in neurochirurgia all’ospedale Borgo Trento di Verona, con una prognosi grave, mentre il suo aggressore, un 35enne dello Sri Lanka, è a piede libero. È questa la vergogna che si è consumata la scorsa settimana in circonvallazione Maroncelli, un episodio che grida vendetta e che dimostra, ancora una volta, quanto l’Italia sia ostaggio di un’immigrazione selvaggia e di un sistema giudiziario che tutela i delinquenti stranieri e abbandona i cittadini italiani.
Martedì scorso, l’anziano stava passeggiando nella tranquilla zona di San Zeno, probabilmente godendosi una giornata come tante, quando è stato aggredito senza motivo da un 35enne srilankese. Non contento di averlo colpito, il criminale ha continuato a infierire sull’uomo anche quando era a terra, inerme, sotto gli occhi atterriti di alcuni esercenti. Solo le loro grida hanno messo in fuga l’aggressore, che poco prima aveva già aggredito una signora nella stessa zona. Il personale del 118 ha soccorso l’anziano, ora ricoverato in condizioni gravissime, mentre due pattuglie della polizia di Stato sono intervenute sul posto.

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Gli agenti, grazie alle descrizioni dei testimoni, hanno rintracciato il 35enne poco lontano. E cosa ha fatto lui? Ha cercato di sfuggire al controllo, scagliandosi contro le forze dell’ordine con la stessa arroganza con cui aveva pestato un uomo indifeso. Bloccato e portato in questura, è stato denunciato per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Ma la beffa più grande è questa: l’immigrato è libero. Libero di girare per le strade, di colpire ancora, mentre un anziano italiano di 82 anni è in un letto d’ospedale, con la sua vita appesa a un filo.
Non si conoscono i motivi dell’aggressione, ma una cosa è chiara: questo srilankese non aveva alcun legame con la vittima, e la sua violenza è l’ennesima prova di un’immigrazione fuori controllo. Quanti altri italiani dovranno soffrire prima che si dica basta? Quante altre famiglie dovranno piangere per colpa di chi arriva qui e si sente in diritto di fare quello che vuole? Non è più accettabile che un immigrato possa pestare a sangue un anziano, aggredire una donna, attaccare la polizia e poi tornare in libertà come se niente fosse. Questo non è un sistema giudiziario, è un insulto alla giustizia e agli italiani.
Serve una risposta durissima: rimpatri immediati per chi delinque, senza se e senza ma. Questo srilankese deve essere espulso oggi stesso, e con lui tutti quelli che vengono qui per seminare violenza. Basta con i ricongiungimenti familiari che ci portano solo guai, basta con le leggi buoniste che proteggono i criminali e lasciano le vittime a soffrire. Il governo Meloni deve smettere di fare promesse e passare ai fatti: tolleranza zero, espulsioni di massa, chiusura dei confini. Un anziano di 82 anni non può rischiare la vita per colpa di un immigrato che non dovrebbe nemmeno essere qui. Verona, come tutta Italia, merita giustizia vera, non questa farsa.
Riprendiamoci la nostra terra, prima che sia troppo tardi!
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