Ue, inventa invasioni russe: “Fare scorte per 72 ore”

L’Unione Europea torna a battere il tamburo dell’allarmismo, questa volta con un piano che invita i cittadini degli Stati membri a “fare scorte per 72 ore” in caso di attacchi militari. Ursula von der Leyen, con il suo solito piglio da tecnocrate distaccata, sembra voler dipingere un quadro apocalittico, evocando scenari di aggressioni armate come se l’Europa fosse sull’orlo di una guerra imminente. Ma quale guerra? Quale nemico? Nessuna risposta concreta, solo un vago spauracchio agitato per tenere i cittadini in uno stato di perenne ansia e sudditanza.

La realtà, però, è sotto gli occhi di tutti, e non serve un binocolo per vederla. L’unica invasione in corso non arriva con carri armati o droni, ma attraverso le frontiere spalancate dell’UE, con flussi migratori regolari – sì, regolari – che stanno cambiando il volto demografico e culturale del continente. Milioni di immigrati, molti dei quali di fede islamica, entrano con il benestare delle istituzioni europee, mentre i cittadini vengono lasciati a fare i conti con l’insicurezza, il degrado di interi quartieri e una pressione insostenibile sui sistemi sociali. Questa è l’aggressione vera, quotidiana, tangibile, non un’ipotetica pioggia di missili.

Eppure, invece di affrontare il problema reale, l’UE preferisce giocare al piccolo stratega da film distopico. “Fate scorte per 72 ore”, ci dicono. Di cosa? Acqua, cibo, coperte? O forse di pazienza e materia grigia, che sembrano scarseggiare nei palazzi di Bruxelles? Perché il vero deficit non è nei nostri dispensa, ma nel coraggio e nella lucidità di chi ci governa. Von der Leyen e i suoi sodali millantano minacce esterne per distogliere l’attenzione dal disastro interno, un disastro che loro stessi hanno orchestrato con politiche migratorie scellerate e un’ossessione ideologica per l’accoglienza indiscriminata.

Non è un caso che questo piano arrivi in un momento in cui la fiducia nell’UE è ai minimi storici. I cittadini non sono stupidi: vedono che la loro sicurezza non è minacciata da fantomatici eserciti stranieri, ma da un’immigrazione fuori controllo che l’Europa non vuole né sa gestire. Altro che 72 ore di scorte: servirebbero anni di politiche serie per rimettere in sesto un continente che sta perdendo la sua identità e la sua sovranità, pezzo dopo pezzo.
L’UE, con questa ennesima trovata, dimostra di essere maestra nell’arte del terrorismo psicologico. Invece di proteggerci, ci spaventa; invece di risolvere i problemi, li nasconde sotto il tappeto di una propaganda vuota. Se c’è qualcosa di cui dobbiamo fare scorta, non è il cibo in scatola, ma il buonsenso per smascherare queste manovre e riprenderci il controllo del nostro futuro. Perché l’unica aggressione armata che vediamo è quella contro la nostra pazienza – e viene direttamente da Bruxelles.

Ue, inventa invasioni russe: “Fare scorte per 72 ore” ultima modifica: 2025-03-26T11:28:46+00:00 da V