Cittadini mettono taglia sul maranza che ha spaccato le ossa al nonno del trenino

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By V marzo 28, 2025 22:57

Cittadini mettono taglia sul maranza che ha spaccato le ossa al nonno del trenino

Una taglia simbolica.

Varese, il «nonno del trenino» picchiato a 82 anni da un maranza che gli spezza le costole

Varese, la rabbia dei cittadini: “Duecento euro di ricompensa per il nordafricano che ha aggredito l’ottantenne del trenino”

A Varese, l’indignazione è alle stelle, e i cittadini non ci stanno più. “Duecento euro di ricompensa. Stiamo cercando il ventenne nordafricano che ha aggredito l’ottantenne uomo del trenino – il nonno dei Giardini Estensi”: questa frase, stampata su volantini affissi a inizio marzo nella stazione di Casbeno, in alcuni bar, kebab e persino vicino alla panchina sotto la torre della villa Mirabello, è il simbolo di una città esasperata. L’aggressione, avvenuta il 23 febbraio 2025 nei Giardini Estensi, fuori dal palazzo del Comune, ha scosso profondamente la comunità: un anziano di 82 anni, Alfredo Bianco, che da decenni gestisce il trenino per bambini, è stato brutalmente picchiato da un giovane nordafricano, riportando una costola rotta e un mese di prognosi. E mentre la polizia indaga, i cittadini si organizzano da soli, perché lo Stato, ancora una volta, sembra non esserci.

L’episodio è di una gravità inaudita. Alfredo, conosciuto come “il nonno dei Giardini Estensi”, ha richiamato il giovane per un comportamento scorretto sul trenino, un’attrazione simbolo di spensieratezza per generazioni di varesini. La risposta? Pugni in pieno volto, davanti a famiglie e bambini, in pieno giorno, in uno dei luoghi più amati della città. L’aggressore, descritto come un ventenne nordafricano, si è dileguato, lasciando l’anziano a terra, ferito e umiliato. Dopo un iniziale tentennamento, Alfredo ha sporto denuncia, affidandosi alle forze dell’ordine, che stanno analizzando le telecamere di sorveglianza per identificare il responsabile.

Ma l’inazione percepita dello Stato ha spinto la pagina Instagram “Notizie Locali”, seguita da 100mila persone, a lanciare una taglia di 200 euro per chi fornisca informazioni utili a rintracciare il colpevole. I volantini, con la scritta “Wanted”, sono apparsi ovunque, e si parla di un videomessaggio diretto all’assalitore, registrato il 9 marzo.

Questa iniziativa, che qualcuno potrebbe liquidare come sensazionalismo, è in realtà il sintomo di un malessere profondo. A Varese, come in tante altre città italiane, i cittadini si sentono abbandonati. “Lo Stato non c’è, e dobbiamo fare da soli”, è il pensiero che serpeggia tra i varesini, stanchi di vedere le loro strade trasformate in zone franche per immigrati che non si integrano e che agiscono con violenza. I Giardini Estensi, un tempo luogo di svago per famiglie, sono diventati teatro di degrado e delinquenza, come denunciato da Stefano Clerici di Lombardia Ideale: “C’era una volta la Città Giardino, sicura e vivibile. Oggi Varese è irriconoscibile”. Marco Bordonaro della Lega ha rincarato la dose: “Se perfino un’area simbolo come i Giardini Estensi è fuori controllo, la situazione è intollerabile”. Entrambi puntano il dito contro la carenza di organico della polizia locale e l’assenza di videosorveglianza adeguata.

Ma il problema è più profondo: è l’immigrazione incontrollata che sta soffocando l’Italia. Questo ventenne nordafricano, come tanti altri, rappresenta un fallimento totale delle politiche migratorie. Secondo il Viminale il 31% dei detenuti in Italia è straniero, pur rappresentando l’8,5% della popolazione. Non è razzismo, è realtà: Varese, come altre città, è ostaggio di chi arriva qui e non ha rispetto per le nostre regole, per i nostri anziani, per la nostra storia. E la legge Zampa, che protegge i minori stranieri anche quando delinquono, non fa che peggiorare le cose, lasciando giovani come questo liberi di colpire.

Basta con questo schifo! Serve una risposta durissima: rimpatri di massa per tutti gli immigrati che delinquono, senza eccezioni. Questo nordafricano deve essere trovato, arrestato ed espulso, insieme alla sua famiglia. Basta con l’immigrazione islamica regolare: non possiamo più permettere che arrivino qui persone che non condividono i nostri valori e che si trasformano in criminali. I ricongiungimenti familiari vanno abrogati subito: abbiamo già abbastanza problemi senza importare altre famiglie che non si integrano. E la cittadinanza? Deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità che questo giovane non merita.

Il governo Meloni deve smettere di fare promesse e passare ai fatti: espulsioni immediate, chiusura dei confini, abrogazione della legge Zampa. Un anziano di 82 anni non può essere picchiato davanti a bambini e famiglie, un simbolo come il trenino dei Giardini Estensi non può essere macchiato da un immigrato che non dovrebbe nemmeno essere qui. Varese, come tutta Italia, merita sicurezza, non volantini e taglie perché lo Stato ha fallito. Riprendiamoci la nostra terra, cacciamo questa feccia e facciamola finita! Ora!

Cittadini mettono taglia sul maranza che ha spaccato le ossa al nonno del trenino ultima modifica: 2025-03-28T22:57:20+00:00 da V
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By V marzo 28, 2025 22:57
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell marzo 29, 11:18

    Dormirà preoccupato, quando gli tradurranno il testo in balubese…

    Reply to this comment
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