Ha ucciso 19enne: solo 15 anni di carcere perché africano
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Quanto vale la vita di un ragazzo di 19 anni? A quanto pare, per la giustizia italiana, ben poco: solo 15 anni di reclusione. È questa la condanna inflitta a Cheikhna Dia, un 28enne senegalese che, nella notte tra il 13 e il 14 marzo 2024, ha accoltellato a morte Petru Tataru, un giovane moldavo, davanti alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze, per poi rapinarlo. Un omicidio efferato, compiuto per pochi spiccioli, che ha spezzato una vita piena di sogni e lasciato una famiglia distrutta. E tutto questo per una pena che sa di beffa, un insulto alla memoria di Petru e a ogni italiano che chiede giustizia vera.
La vittima, come ricostruito dagli investigatori, è stato attirato in una strada defilata, via Fiume, dopo una discussione davanti a un fast food. Qui, Dia lo ha strattonato, minacciato con un coltello e colpito senza pietà al braccio, al fianco e all’addome. Dopo avergli rubato il denaro, è fuggito, lasciando il ragazzo a morire dissanguato. Petru, ferito a morte, è riuscito a trascinarsi fino a largo Alinari, dove si è accasciato, privo di forze, sotto gli occhi di passanti che hanno chiamato il 118. Trasportato in condizioni gravissime all’ospedale di Santa Maria Nuova, è morto poco dopo. La madre, Silvia, presente in aula, ha raccontato il dolore di quella notte: “Ogni sera telefonava quando finiva di lavorare, ma quella sera il telefono rimase muto. All’alba i carabinieri mi dissero che mio figlio era morto”. La sua richiesta di costituirsi parte civile è stata respinta per motivi tecnici, un’ulteriore umiliazione.
Cheikhna Dia, arrestato poche ore dopo a bordo di un’auto con altre cinque persone in piazza de’ Nerli, non ha mostrato alcun rimorso. Anzi, secondo quanto emerso, dopo l’omicidio è andato a divertirsi in discoteca con gli amici, come se nulla fosse. Un comportamento che il GIP ha definito “di estrema gravità e di notevole allarme sociale”. Eppure, nonostante la procura avesse chiesto 18 anni, il giudice ha optato per una condanna a 15 anni in rito abbreviato, una pena che Silvia ha definito “inadeguata”. E come darle torto? Quindici anni per aver massacrato un ragazzo di 19 anni, per aver distrutto una famiglia, per aver agito con una freddezza disumana, sono uno schiaffo alla giustizia.

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Ma c’è di più: Dia non è un caso isolato. È l’ennesimo immigrato che arriva in Italia e si trasforma in un pericolo per i cittadini. Già noto alle forze dell’ordine, era stato arrestato due volte e denunciato una volta per rapina e furto aggravato nell’ultimo mese prima dell’omicidio. Eppure era libero, libero di uccidere Petru. Questo è il risultato di un’immigrazione fuori controllo, di leggi lassiste che proteggono i delinquenti stranieri e lasciano gli italiani a fare i conti con il terrore. Secondo il Viminale (2023), il 31% dei detenuti in Italia è straniero, pur rappresentando solo l’8,5% della popolazione. Non è razzismo, è realtà: l’Italia è ostaggio di chi arriva qui e ci vede come prede.
Basta con questo schifo! Serve una risposta durissima: rimpatri di massa per tutti gli immigrati che delinquono, senza eccezioni. Cheikhna Dia deve essere espulso appena scontata la pena, rispedito in Senegal, insieme alla sua famiglia. Basta con l’immigrazione islamica regolare: non possiamo più permettere che arrivino qui persone che non condividono i nostri valori e che si trasformano in criminali. I ricongiungimenti familiari vanno abrogati subito: abbiamo già abbastanza problemi senza importare altre famiglie che non si integrano. E la cittadinanza? Deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità che Dia e quelli come lui non meritano.
Il governo Meloni deve smettere di fare promesse e passare ai fatti: espulsioni immediate, chiusura dei confini, abrogazione delle leggi buoniste come la Zampa che proteggono i falsi minori stranieri. Petru Tataru meritava di vivere, non di morire accoltellato per pochi spiccioli da un immigrato che non dovrebbe nemmeno essere qui. Firenze, come tutta Italia, merita giustizia, non condanne ridicole e un’invasione che ci sta distruggendo. Riprendiamoci la nostra terra, cacciamo questa feccia e facciamola finita! Ora!
Per willy. Montero 2 scemi., solo. Perché italiani hanno beccato l ergastolo uno, e 24 l’altro, un negro che vale di. Più….