La donna è sottomessa, parola dei musulmani a Milano

L’Italia sta sprofondando sotto il peso dell’islamizzazione, e il patriarcato islamico, radicato nelle comunità musulmane, è una delle minacce più gravi alla nostra cultura e ai nostri valori. Le parole di un uomo musulmano residente a Milano, riportate da Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio, sono un pugno nello stomaco: “Noi siamo musulmani e dobbiamo seguire la religione. Non è come in Italia che si guardano, si piacciono e si fidanzano: non è così. Mia figlia dev’essere perfetta come vuole la religione islamica.” È la prova schiacciante di un’ideologia che non si integra, ma si impone, calpestando la libertà delle donne e i principi fondamentali della nostra Costituzione. L’Islam sta trasformando l’Italia in un Paese dove le donne sono sottomesse e le famiglie vivono come se fossero ancora nei loro Paesi d’origine, ignorando le nostre leggi. È ora di fermare questa invasione culturale, prima che sia troppo tardi!

Il Patriarcato Islamico: Una Minaccia Reale

Le comunità islamiche in Italia, sempre più numerose, sono un terreno fertile per gli integralisti che interpretano il Corano in modo letterale, spesso associati al fondamentalismo che può sfociare nel terrorismo. Ma il pericolo più immediato è il patriarcato islamico, la forma più persistente e diffusa nel nostro Paese. L’uomo intervistato a Milano lo ha dichiarato senza vergogna: “Dipende dalla posizione della sua famiglia. È una cosa normale. Questa è solo la mentalità, per me (le figlie, ndr) non capiscono niente.” E ancora: “Loro vivono in Europa e la pensano come gli europei e non pensano che noi siamo musulmani. Deve seguire la religione, deve guardare la religione.” Per lui, una figlia non può scegliere un partner cristiano: “La religione dice che non può essere, perché le figlie minorenni non capiscono niente.” Anche a 18 anni, secondo quest’uomo, una ragazza “non capisce tanto,” e non ha diritto di decidere per sé: “Se va da un’altra parte senza avvisare i genitori, senza il permesso dei genitori, e si vuole sposare, per me neanche questo è giusto.”

Un Sistema di Sottomissione Incompatibile con l’Italia

Queste parole non sono un’eccezione, ma riflettono un pensiero dominante nelle comunità islamiche italiane. L’uomo ha aggiunto: “Io mia figlia la mantengo senza lavorare anche 20 anni in casa, 30 anni in casa. Nel vostro Paese il sistema vuole che dopo i 18 anni le ragazze vadano a lavorare per mangiare e vivere.” È un’ideologia che relega le donne a un ruolo di totale sottomissione, privandole di ogni libertà. Molte giovani, nate e cresciute in Europa, sono costrette a chiedere aiuto per sfuggire al controllo oppressivo di padri e fratelli, come impone il Corano. A Milano, a Brescia, a Mestre, interi nuclei familiari vivono come se fossero ancora nei loro Paesi d’origine, dove le leggi, soprattutto in materia di diritto familiare, sono dominate dalla sharia – una legge che promuove la poligamia, la segregazione delle donne e la negazione dei loro diritti fondamentali.

L’Islamizzazione Avanza: La Sinistra Complice

La sinistra, con la sua ossessione per il multiculturalismo, nega l’evidenza del patriarcato islamico, ma i fatti parlano chiaro. A Monfalcone, un partito islamico si è già presentato alle elezioni; a Mestre, i bengalesi stanno costruendo una mega-moschea con minareto; a Bolzano, migranti islamici hanno aggredito chi non rispettava il Ramadan. A Milano, dove l’uomo intervistato vive, le periferie ad alta densità islamica sono fuori controllo, con episodi di taharrush gamea – molestie collettive – che il PD ha silenziato per non “urtare” la sensibilità islamica. La sharia sta diventando legge in molte comunità, e le donne sono le prime vittime: costrette a matrimoni combinati, private della libertà di scegliere, sottomesse a un sistema che le considera inferiori. È un’ideologia incompatibile con i nostri valori di uguaglianza e libertà, eppure l’Islam continua ad avanzare, con la complicità di chi ci governa.

Azzerare l’Immigrazione Islamica: L’Unica Soluzione

Non possiamo più tollerare questa deriva. L’Islam non si integra, si impone, e le parole di quest’uomo musulmano a Milano lo dimostrano: le sue figlie non hanno diritto di scegliere, devono seguire la religione, anche contro la loro volontà. Dobbiamo azzerare l’immigrazione regolare dai Paesi islamici, chiudere i centri islamici abusivi e monitorare quelli esistenti. La sharia non può trovare spazio in Italia: le nostre donne non saranno mai sottomesse, e le nostre leggi non saranno mai subordinate al Corano. È ora di tornare allo ius sanguinis integrale, garantendo la cittadinanza solo a chi è italiano per sangue, e di espellere chi non rispetta i nostri valori. L’Italia non può diventare un Paese islamico, e Milano non può trasformarsi in una città dove le donne vivono sotto il giogo dell’islam. Sveglia, italiani: riprendiamoci la nostra terra, prima che sia troppo tardi!

La donna è sottomessa, parola dei musulmani a Milano ultima modifica: 2025-03-28T12:05:15+00:00 da V