Ragazzine picchiate perché mangiano durante ramadan: il Pd abbraccia l’islam
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L’Italia Si Sottomette all’Islam: Cene per l’Ifṭār in Piazza, Scuole Chiuse per il Ramadan e Violenza Contro i Cristiani – Basta con l’Islamizzazione!

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L’Islam Occupa le Piazze e Profana le Chiese
A Milano, piazza Duca d’Aosta è stata trasformata in un’enclave islamica per l’ifṭār, con il silenzio complice delle autorità. Ma non è un caso isolato: in Inghilterra, la cattedrale di Bristol e quella di Southwark a Londra ospitano da anni l’ifṭār, e quest’anno persino la Camera dei Comuni ha accolto l’evento con il primo ministro Starmer. In Francia, dopo l’incendio doloso della chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, si è pensato di allestire uno “spazio per la preghiera musulmana,” e le chiese cattoliche di Lilla festeggiano il Ramadan. In Italia, a Bellizzi, si è tenuta la sesta edizione dell’ifṭār insieme, il più grande evento della Campania legato al Ramadan, mentre a Belluno la diocesi organizza dal 2018 preghiere comuni tra cattolici e musulmani e cene per la rottura del digiuno. A Rovigo, la parrocchia Maria Santissima Madre di Dio ha ospitato una cena per i musulmani, e a Milano, Cantù e Renate le parrocchie, su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, organizzano “cene dell’amicizia” per il Ramadan. La stessa Comunità che nel 2001 invitò a Roma Yusuf al-Qaradawi, l’imam della Fratellanza Musulmana che legittimò gli attentati suicidi contro donne e bambini in Israele. È un tradimento: le nostre chiese, che dovrebbero essere luoghi di culto cristiano, si piegano all’Islam, profanando la nostra fede.
Scuole Chiuse e Violenza Contro i Cristiani
L’islamizzazione non si ferma alle piazze: sta invadendo le scuole. A Pioltello, per il secondo anno consecutivo, la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria chiuderà per la fine del Ramadan, e i parroci locali hanno letto una lettera di solidarietà al preside durante la messa. In Campania, la Regione ha deciso di sfidare il Ministero, permettendo alle scuole di chiudere per il Ramadan da due anni. A Soresina, un istituto ha chiesto di evitare il consumo di cibo e bevande in luoghi pubblici durante il digiuno, con il preside che ha scritto: “Vi incoraggio a dimostrare sensibilità culturale e religiosa durante il Ramadan e a rispettare l’Islam, siate comprensivi. Non fissate verifiche, interrogazioni, uscite o momenti importanti per la didattica.” A Cremona, due ragazze cristiane sono state picchiate sull’autobus da coetanee musulmane perché mangiavano un panino: “Put***a, non puoi mangiare, c’è il Ramadan.” L’autista, intervenuto in loro difesa, è stato schiaffeggiato, gli hanno rotto gli occhiali ed è finito al pronto soccorso. A Modena, una studentessa è stata picchiata da tre compagne perché non voleva più indossare il velo; a Bologna, una quattordicenne è stata rasata a zero dai genitori per lo stesso motivo. A Pordenone, una bambina di 10 anni si è presentata a scuola con il niqab, e a Torino, alla scuola Parini, i bambini hanno frantumato i crocifissi e li hanno gettati dalla finestra.
L’Islam Impone le Sue Regole Ovunque
Le scuole italiane si piegano all’Islam: a Firenze, al Don Milani di Calenzano, i genitori hanno ottenuto l’esonero dalla mensa durante il Ramadan, e al Beato Angelico i bambini musulmani possono lasciare la scuola all’ora di pranzo. A Trento, stessa soluzione: gli studenti che digiunano escono durante la mensa. A Biella, alla scuola di Chiavazza, i bambini leggono il Corano insieme alla Bibbia; a Savona, il preside del liceo Chiabrera-Martini ha chiesto di evitare “abiti troppo disinvolti” per non offendere la sensibilità islamica. A Firenze, al Marco Polo, il preside ha offerto un’aula per la preghiera musulmana. In Germania, a Colonia, una madre che non voleva mandare la figlia in gita alla moschea è stata minacciata: “Se ritira sua figlia, non potrà partecipare a nessuna gita futura.” Alla scuola Carl Zuckmayer di Berlino, tutti gli studenti sono obbligati a festeggiare la fine del Ramadan, mentre Natale e Pasqua non vengono celebrati. È un’umiliazione: le nostre scuole, che dovrebbero trasmettere i valori cristiani, si sottomettono all’Islam, cancellando la nostra identità.
La Chiesa e le Istituzioni Tradiscono gli Italiani
La Chiesa cattolica, che dovrebbe difendere la nostra fede, è complice di questa sottomissione. A Padova e Torino, le diocesi hanno inviato messaggi per il Ramadan; a Carpi, il vicario generale ha visitato le comunità islamiche per gli auguri; ad Asti, il vescovo Prastaro ha scritto: “Che Dio, il Misericordioso, benedica le vostre famiglie e le vostre comunità. Ramadan Karim!” L’arcivescovo di Lecce partecipa all’ifṭār in piazza. È un tradimento: la Chiesa si inchina a chi ci vuole sottomessi, mentre le nostre tradizioni vengono cancellate. Le istituzioni non sono da meno: a Milano, Sala patrocina l’ifṭār; a Pioltello, le scuole chiudono per il Ramadan; a Vicenza, le strade sono bloccate per cortei Sikh e celebrazioni islamiche. È un’invasione che non conosce freni, e chi ci governa sta svendendo l’Italia.
Fermiamo l’Islamizzazione Ora!
Non possiamo più accettare questa sottomissione. L’Islam non si integra, si impone, e le scene di violenza contro i cristiani, le scuole che chiudono per il Ramadan e le piazze occupate per l’ifṭār lo dimostrano. Dobbiamo azzerare l’immigrazione islamica regolare, chiudere i centri islamici abusivi e vietare le celebrazioni pubbliche del Ramadan. Le nostre scuole devono tornare a insegnare i valori cristiani, non il Corano, e le nostre piazze devono ospitare processioni cristiane, non cortei di religioni estranee. La Chiesa deve smettere di cedere e difendere la nostra fede. L’Italia non può diventare un califfato, e Milano, Vicenza, Firenze non possono trasformarsi in enclave islamiche. Sveglia, italiani: riprendiamoci la nostra terra, prima che sia troppo tardi!
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