Ramadan, picchiata da coetanea velata – VIDEO
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Belgio: Violenza Islamica ad Aarschot – L’Invasione Musulmana Porta il Caos, e la Chiesa Tace!
Aarschot, una tranquilla cittadina fiamminga in Belgio, è diventata l’ennesimo simbolo dell’islamizzazione che sta travolgendo l’Europa. Le immagini scioccanti circolate sui social mostrano una realtà che non possiamo più ignorare: un’adolescente europea brutalmente picchiata da una coetanea di origine africana e velata, e un ragazzo con il classico look da “maranza” che prende a ginocchiate un altro giovane. Questi episodi di violenza, scoppiati nel cuore del comune fiammingo, non sono semplici atti di teppismo: sono il risultato di un’immigrazione islamica incontrollata che sta portando caos e terrore nelle nostre città. Mentre il partito di destra Vlaams Belang denuncia un’emergenza di violenza giovanile legata all’immigrazione, la Chiesa cattolica, che dovrebbe difendere i nostri valori, tace, complice di un’invasione che minaccia di cancellare la nostra identità. È ora di reagire, prima che l’Europa diventi un califfato!
Violenza Islamica ad Aarschot: Le Immagini Che Sconvolgono
Le immagini che circolano sui social sono un pugno nello stomaco: un’adolescente europea viene selvaggiamente picchiata da una coetanea di origine africana, velata, che non mostra alcuna pietà. In un altro video, un ragazzo con il tipico look da “maranza” – un termine che ormai identifica giovani immigrati di seconda generazione spesso legati a culture islamiche – colpisce con ginocchiate un altro giovane, in un’esplosione di violenza gratuita. Questi episodi, avvenuti ad Aarschot, non sono isolati: sono il frutto di un’immigrazione islamica che non si integra, ma si impone con la forza, portando nelle nostre città un’ideologia che disprezza i nostri valori di libertà e uguaglianza. I nostri bambini non sono più al sicuro, e le strade di Aarschot sono diventate un campo di battaglia.
Vlaams Belang: “Emergenza Violenza Giovanile Legata all’Immigrazione”
Il partito di destra Vlaams Belang, che da anni denuncia l’impatto dell’immigrazione islamica in Belgio, ha alzato la voce contro questa escalation di violenza. “I nostri bambini non sono al sicuro in Europa,” ha dichiarato il partito, sottolineando come la violenza giovanile sia direttamente legata all’immigrazione incontrollata. Aarschot non è un’eccezione: a Bruxelles, Molenbeek è un’enclave islamica nota per aver prodotto terroristi; a Zelzate, video simili mostrano giovani di origine straniera che umiliano e sottomettono coetanei europei, costringendoli a inginocchiarsi e baciare i piedi. Vlaams Belang, che propone una chiusura delle frontiere per almeno dieci anni, ha ragione: l’immigrazione islamica sta portando a una deriva culturale che minaccia la sicurezza e l’identità dell’Europa. Ma mentre la destra fiamminga lotta per proteggere i cittadini, la sinistra belga continua a negare il problema, parlando di “teppismo” senza mai affrontare la radice del fenomeno: l’Islam.
La Chiesa Tace: Un Tradimento Imperdonabile
Mentre Aarschot brucia sotto la violenza islamica, la Chiesa cattolica, che dovrebbe essere il baluardo della nostra fede e cultura, tace, o peggio, si rende complice. A Prato, la Diocesi ha concesso il cortile di San Domenico alla comunità bengalese per celebrare l’Eid al-Fitr; a Verona, il vescovo Pompili partecipa agli iftar mentre i migranti aggrediscono gli italiani. Questo silenzio è un tradimento: la Chiesa, che un tempo difendeva l’Europa dall’invasione islamica, ora si piega a chi vuole imporci la sharia. Dove sono le voci dei vescovi contro la violenza di Aarschot? Dove sono le condanne per un’ideologia che sottomette le donne e giustifica la violenza? La Chiesa di Giuda ci sta vendendo all’invasore, e il prezzo lo pagano i nostri figli.
L’Islamizzazione Porta Caos e Violenza
Gli episodi di Aarschot non sono un caso isolato, ma parte di un processo più ampio che sta travolgendo l’Europa. A Milano, un uomo musulmano ha dichiarato in TV: “Mia figlia dev’essere perfetta come vuole la religione islamica,” negando alle giovani nate in Europa ogni libertà. A Bolzano, migranti islamici hanno aggredito chi non rispettava il Ramadan; a Mestre, i bengalesi stanno costruendo una mega-moschea con minareto. L’Islam non si integra, si impone, e lo fa con la violenza, come dimostrano le immagini di Aarschot. Le ragazze velate che picchiano le coetanee europee e i “maranza” che aggrediscono i giovani sono il prodotto di una cultura che disprezza i nostri valori e considera le donne inferiori. Se non fermiamo questa deriva, presto ogni città europea sarà un’enclave islamica, dove la sharia sarà legge e la violenza sarà la norma.
Azzerare l’Immigrazione Islamica: L’Unica Soluzione
L’unico modo per fermare questa islamizzazione è chiaro: azzerare l’immigrazione regolare dai Paesi islamici e deportare chi non rispetta le nostre leggi. Dobbiamo tornare allo ius sanguinis integrale, garantendo la cittadinanza solo a chi è italiano per sangue, e chiudere i centri islamici abusivi. La proposta di Vlaams Belang di bloccare l’immigrazione per dieci anni è un primo passo, ma non basta: serve una reazione più dura, a livello europeo. La Chiesa deve smettere di cedere e tornare a difendere i valori cristiani, invece di inchinarsi a chi ci vuole sottomessi. Aarschot non può diventare un’altra Molenbeek, e l’Europa non può piegarsi alla sharia. Sveglia, europei: riprendiamoci la nostra terra, la nostra cultura, la nostra libertà, prima che sia troppo tardi!
Belgio. Un’adolescente picchiata da una coetanea di origine africana e velata.
Un ragazzo con il classico look da maranza che prende a ginocchiate un altro giovane.Le immagini finite sui social di alcuni episodi di violenza scoppiati nel comune fiammingo di Aarschot accendono… pic.twitter.com/A8KmrRNDGY
— Leonardo Panetta (@LeonardoPanetta) March 28, 2025
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