Vaticano: “Abbiamo estremo bisogno dei migranti”
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La Chiesa Tradisce gli Italiani: Dall’Ossessione per i Migranti allo Scandalo della Pedofilia
Nel giorno in cui don Samuele Marelli, ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi e fautore dell’apertura degli oratori ai bambini musulmani, finisce sotto indagine per presunti abusi sessuali su minori, la Chiesa cattolica riesce a superarsi in ipocrisia e distacco dalla realtà. Mentre la Procura di Monza scava nelle accuse contro il prete che voleva “arricchire” gli oratori con la diversità, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha il coraggio di pontificare: “Bisogna smontare la paura dell’invasione, l’Europa ha un estremo bisogno dei migranti”. Dite la verità, cosa volete farci con tutti questi ‘migranti’, magari minori? A cosa vi servono?

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Un’affermazione che suona come uno schiaffo in faccia agli italiani, traditi da un’istituzione che sembra aver perso ogni contatto con il popolo che dovrebbe rappresentare.
La Chiesa, un tempo baluardo di valori e identità, si è trasformata in una macchina di propaganda globalista, ossessionata dall’accoglienza a ogni costo. Parolin, con le sue parole, non solo ignora le legittime preoccupazioni di un Paese stremato dall’immigrazione incontrollata, ma sembra quasi gongolare di fronte a un’Europa che, a suo dire, dovrebbe inginocchiarsi davanti ai migranti per sopravvivere. E mentre il cardinale snocciola i suoi mantra progressisti, gli oratori – luoghi che dovrebbero essere santuari di fede e sicurezza – diventano teatri di scandali che gridano vendetta. Don Marelli, con il suo sogno di “meticciato culturale” e bambini islamici tra i banchi del catechismo, è l’emblema di questa deriva: un prete che predicava integrazione e ora è accusato di aver tradito la fiducia dei più indifesi.
Gli italiani, schiacciati da un’immigrazione che erode risorse, sicurezza e identità, si ritrovano abbandonati da una Chiesa che li accusa di “paura” invece di ascoltarli. Parolin parla di “estremo bisogno” di migranti, ma tace sul bisogno estremo di proteggere i cittadini, di garantire un futuro ai giovani italiani, di difendere una cultura millenaria che sta affogando sotto il peso di un’ideologia cieca. E quando uno dei suoi uomini di punta, come Marelli, finisce travolto da accuse di pedofilia, il silenzio della gerarchia diventa assordante. Nessuna parola di scuse, nessun mea culpa: solo la solita retorica dell’accoglienza, come se riempire gli oratori di bambini stranieri potesse lavare via il fetore degli scandali.
Questa Chiesa non è più quella degli italiani. È una Chiesa che ha voltato le spalle al suo popolo per inseguire un’utopia mondialista, sacrificando sull’altare del multiculturalismo la sicurezza dei suoi stessi figli. Don Marelli, con le sue mani sporche di accuse e il suo cuore pieno di sogni di integrazione, è il simbolo perfetto di questo tradimento: un uomo che voleva spalancare le porte degli oratori a tutti, ma che ora rischia di lasciare dietro di sé solo vittime e vergogna. E Parolin, con la sua arroganza, è il megafono di una gerarchia che ha scelto i migranti al posto degli italiani, la diversità al posto della decenza.
Fino a quando gli italiani sopporteranno questo schiaffo? La Chiesa, con le sue prediche ipocrite e i suoi preti indagati, ha perso ogni diritto di parlare a nome di un popolo che sta gridando aiuto. È ora di dire basta: basta a un’istituzione che tradisce la sua missione, basta a una classe dirigente che baratta l’innocenza dei bambini per un’ideologia fallita. Parolin può continuare a blaterare di “paure da smontare”, ma la vera paura è quella di un’Italia lasciata sola, mentre la sua Chiesa si genuflette davanti a chi non la rispetta e non la ama.
Perfetto. Purchè non escano dal territorio Vaticano.
e per ora (ma non per molto) siamo sotto la monarchia del pampero…se (il loro signor dio non voglia) dopo di lui arriva il cardinale Minestroni (quello che assomiglia a Gargamella e studia da papa) allora sì che siamo a posto
; quello che va a Mosca in missione di pace e i russi non lo cacano nemmeno di striscio…quindi per quello che valgono i preti una volta fuori dal recinto…