Vicenza, sindaco PD chiude le strade per ramadan e corteo Sikh
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Per arricchire alcuni ‘imprenditori’ veneti, il resto dei cittadini ha perso il futuro. C’è poco tempo.
Vicenza: Strade Chiuse per il Ramadan e i Cortei Sikh – Le Città “Multiculturali” Tradiscono l’Italia Cristiana!

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Vicenza, un tempo cuore della tradizione cristiana veneta, è l’ennesima città italiana a soccombere sotto il peso del multiculturalismo, un’ideologia che sta cancellando la nostra identità. Nel weekend del 29 e 30 marzo 2025, diverse strade della città saranno chiuse non per le processioni cristiane, ma per un corteo religioso della comunità Sikh e per le celebrazioni della fine del Ramadan. È un oltraggio inaccettabile: mentre le nostre tradizioni vengono messe in secondo piano, le religioni a noi estranee occupano le nostre strade, con il benestare delle amministrazioni locali. Le città “multiculturali” non sono un modello di integrazione, ma di sottomissione, e Vicenza è la prova che l’Italia sta perdendo la sua anima. È ora di dire basta: le nostre strade devono tornare a essere cristiane!
Strade Chiuse per Sikh e Ramadan: Vicenza Si Piega
Sabato 29 marzo, Vicenza vedrà diverse sue strade chiuse “a vista” per un corteo religioso della comunità Sikh, una religione estranea alla nostra cultura. Il giorno successivo, la fine del Ramadan porterà ulteriori rallentamenti, con le comunità islamiche che occuperanno spazi pubblici per celebrare l’Eid al-Fitr. Nessuna processione cristiana è prevista, nessuna Via Crucis, nessun evento che celebri la nostra fede. Al loro posto, cortei e feste di religioni che nulla hanno a che fare con la nostra storia, imposte a una città che dovrebbe essere un baluardo della cristianità. I cittadini di Vicenza sono costretti a subire disagi, con strade chiuse e traffico in tilt, per fare spazio a chi non si integra, ma si impone, occupando i nostri spazi con l’arroganza di chi sa di avere il sostegno delle istituzioni.
Il Multiculturalismo: Un Tradimento dell’Identità Italiana
Le città “multiculturali” come Vicenza non sono un esempio di convivenza, ma di resa. A Mestre, il sindaco Brugnaro ha concesso i parchi di San Giuliano e Piraghetto per l’Eid al-Fitr, con migliaia di musulmani che hanno occupato gli spazi pubblici; a Prato, la Diocesi ha ceduto il cortile di San Domenico per la stessa festa islamica; a Firenze, 30.000 musulmani pregano ogni sera in 500. Ovunque, le processioni cristiane, che per secoli hanno scandito la vita delle nostre comunità, vengono sostituite da cortei Sikh, celebrazioni del Ramadan e feste di religioni che non appartengono alla nostra tradizione. È un tradimento dell’Italia cristiana: le nostre strade, che un tempo risuonavano di canti e preghiere cattoliche, ora sono invase da riti estranei, mentre le amministrazioni locali, ossessionate dal multiculturalismo, chiudono un occhio di fronte alla perdita della nostra identità.
L’Islam e le Religioni Estranee Si Impongono
Il Ramadan e i cortei Sikh non sono semplici celebrazioni religiose: sono simboli di conquista. L’Islam, in particolare, non si integra, ma si impone, come dimostrano gli episodi di violenza legati al digiuno islamico. A Bolzano, migranti islamici hanno aggredito chi non rispettava il Ramadan; a Milano, un uomo musulmano ha dichiarato in TV: “Mia figlia dev’essere perfetta come vuole la religione islamica,” negando alle giovani nate in Europa ogni libertà. A Vicenza, la comunità Sikh, che conta migliaia di membri in Veneto, organizza cortei che bloccano le città, imponendo le loro tradizioni a una popolazione che non le condivide. Queste religioni non cercano dialogo, ma dominio, e le città “multiculturali” sono il terreno fertile per la loro espansione. Presto, le campane delle nostre chiese saranno sostituite dal suono dei minareti e dai tamburi dei cortei Sikh, e la nostra cultura sarà solo un ricordo.
La Chiesa Tace: Un Silenzio Complice
Mentre Vicenza si piega a queste religioni estranee, la Chiesa cattolica, che dovrebbe difendere la nostra fede, tace. Dove sono le processioni cristiane? Dove sono le celebrazioni della Pasqua, che cade nello stesso periodo del Ramadan? La Chiesa, che un tempo organizzava Via Crucis e processioni per le strade, ora si limita a “dialogare” con chi ci vuole sottomessi. A Prato, il vescovo Nerbini ha concesso San Domenico per l’Eid al-Fitr, definendolo “un atto di amicizia”; a Verona, il vescovo Pompili partecipa agli iftar mentre i migranti aggrediscono gli italiani. Questo silenzio è un tradimento: la Chiesa deve tornare a difendere i valori cristiani, invece di cedere a chi vuole cancellarli. Vicenza non è una città multiculturale, è una città cristiana, e le sue strade devono tornare a essere tali.
Riprendiamoci le Nostre Strade!
Non possiamo più tollerare questa deriva. Le città “multiculturali” sono un fallimento: non portano integrazione, ma sottomissione. Dobbiamo vietare le celebrazioni pubbliche di religioni estranee come il Ramadan e i cortei Sikh, e riservare le nostre strade alle processioni cristiane, che sono parte della nostra storia e della nostra identità. L’immigrazione regolare dai Paesi islamici e da altre realtà culturali incompatibili deve essere azzerata, e le comunità che non si integrano devono essere monitorate. Vicenza non può diventare un’enclave multiculturale, e l’Italia non può perdere la sua anima cristiana. Sveglia, italiani: riprendiamoci le nostre strade, la nostra fede, la nostra cultura, prima che sia troppo tardi!
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