Candidato Pd chiede i voti ai musulmani: siamo il vostro partito
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Il Pd preoccupato dalla nascita del partito islamico: vogliono i voti dei musulmani per loro.
Pensa andare a chiedere voti alla comunità bengalese (dove molti bengalesi con cittadinanza italiana non parlano italiano) subito dopo l’annuncio della candidatura e poi parlare di “radicalismo” in merito alla lista elettorale islamica del candidato sindaco Bou Konate.
Ecco il… pic.twitter.com/T8uRLU048c
— Francesca Totolo (@fratotolo2) March 29, 2025
Monfalcone: Il PD Caccia i Voti Bengalesi e Parla di “Radicalismo” – L’Islamizzazione Avanza e la Sinistra È Complice!
Monfalcone sta diventando il simbolo di un’islamizzazione che minaccia l’Italia, e il Partito Democratico (PD) si sta rivelando il principale complice di questa deriva. Il candidato sindaco del PD, Diego Moretti, è stato sorpreso a chiedere voti alla comunità bengalese – dove molti, pur avendo la cittadinanza italiana, non parlano nemmeno la nostra lingua – subito dopo l’annuncio della candidatura di Bou Konate, leader di una lista elettorale islamica, che Moretti ha poi accusato di “radicalismo.” È un’ipocrisia sconcertante: il PD corteggia i voti musulmani per vincere le elezioni del 13 e 14 aprile 2025, ma allo stesso tempo denuncia il radicalismo islamico, mentre le enclavi musulmane si moltiplicano e la sharia avanza. Monfalcone è solo l’inizio: se non fermiamo questa invasione culturale, l’Italia sarà presto un califfato!
Il PD e i Voti Bengalesi: Un’Ipocrisia Sconvolgente
Diego Moretti, candidato sindaco del PD a Monfalcone, è stato filmato mentre chiedeva voti alla comunità bengalese, una comunità che rappresenta circa un terzo della popolazione della città, con un migliaio di membri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana e il diritto di voto. Molti di loro, però, non parlano italiano, un segnale chiaro di un’integrazione fallita. “Mi rivolgo a tanti di voi che già avete la cittadinanza italiana e che in aprile potreste votare. Sani è stato un bravo consigliere comunale e guida una grande rappresentanza bengalese, mai stata così numerosa; quando vi troverete la scheda con Sani candidato dovrete scrivere Sani, vicino al simbolo del PD,” ha dichiarato Moretti, come riportato in un video circolato su X. Ma ciò che rende la situazione ancora più grave è l’assenza di donne nella sala e i commenti dei presenti: “Avanti tutta, noi siamo con il PD, vinceremo insha Allah,” ha scritto un utente, evidenziando come la religione islamica guidi le scelte elettorali. Eppure, subito dopo, Moretti ha accusato di “radicalismo” la lista islamica di Bou Konate, candidato sindaco di “Italia Plurale,” composta interamente da stranieri, in gran parte musulmani. È un’ipocrisia che grida vendetta: il PD cerca i voti della comunità bengalese, ma poi denuncia il radicalismo islamico per salvarsi la faccia.
Bou Konate e la Lista Islamica: Una Minaccia Reale
Bou Konate, ex assessore di centrosinistra e presidente onorario del centro culturale islamico Darus Salaam, rappresenta una minaccia concreta per Monfalcone. La sua lista, appoggiata da Aboubakar Soumahoro, noto per aver proposto il Ramadan come festa nazionale, è un partito di matrice islamica che punta a conquistare il potere. Anna Maria Cisint, ex sindaca ed europarlamentare della Lega, ha denunciato: “Monfalcone diventa il primo esempio nazionale in cui il rifiuto di ogni forma di integrazione si traduce in una contesa elettorale. Una lista composta esclusivamente da stranieri è l’espressione di una volontà che guarda alla prospettiva di conquistare il controllo delle istituzioni per trasformare un angolo del nostro Paese in una enclave musulmana.” A Monfalcone, il 75% delle donne straniere gira con il volto coperto, tre studentesse vanno a scuola con il niqab, e due moschee abusive sono state chiuse per violazioni urbanistiche. Un aspirante jihadista è stato arrestato in città, e Konate stesso ha rifiutato offerte di dialogo, come quella del parroco di Monfalcone che aveva messo a disposizione un oratorio per la preghiera. È chiaro: l’Islam non cerca integrazione, ma dominio, e il PD, con la sua caccia ai voti, sta spalancando le porte alla sharia.
La Sharia Avanza: Le Scuole e le Strade Sotto Assedio
L’islamizzazione non si ferma alla politica. A Pioltello, le scuole chiudono per la fine del Ramadan; a Firenze, al Marco Polo, un’aula è stata trasformata in una sala di preghiera musulmana; a Cremona, ragazze cristiane sono state picchiate per aver mangiato durante il digiuno. A Modena, una studentessa è stata aggredita perché non voleva più indossare il velo, e a Bologna, una quattordicenne è stata rasata a zero dai genitori per lo stesso motivo. A Padova, in via Turazza, una moschea abusiva opera da oltre dieci anni, con fedeli che bloccano le strade per pregare e minacciano di morte chi si lamenta. A Monfalcone, la lista di Konate promuove poligamia, niqab e sharia, precetti che, come denuncia Souad Sbai, sono in netto contrasto con la Costituzione italiana. È un’invasione che sta trasformando le nostre città in enclavi musulmane, dove la sharia regna sovrana e i cittadini italiani vivono nella paura.
La Sinistra Complice: Un Tradimento Imperdonabile
Il PD e la sinistra sono complici di questa deriva. A Monfalcone, Moretti si è “appassionato” al cricket e ha fatto bagni in spiaggia in solidarietà con le donne coperte, ma la sua ipocrisia è evidente: mentre cerca i voti bengalesi, denuncia il radicalismo di Konate. La sinistra ha favorito per anni l’immigrazione incontrollata con leggi permissive sui ricongiungimenti familiari, creando le condizioni per l’ascesa di liste islamiche come quella di Konate e Soumahoro. A Padova, il Comune di centrosinistra ignora la moschea abusiva di via Turazza; a Pioltello, appoggia la chiusura delle scuole per il Ramadan. È un tradimento imperdonabile: la sinistra sta svendendo l’Italia per un pugno di voti, mentre le nostre città cadono sotto il controllo dell’Islam radicale.
Vietiamo le Liste Islamiche e Fermiamo l’Islamizzazione!
Non possiamo più tollerare questa invasione. In nome della nostra Costituzione, dobbiamo vietare le liste islamiche come quella di Konate, che promuovono precetti incompatibili con i nostri valori. L’immigrazione islamica regolare deve essere azzerata, le moschee abusive chiuse e le scuole devono smettere di celebrare il Ramadan. Monfalcone non può diventare un califfato, e l’Italia non può piegarsi alla sharia. La sinistra deve smettere di cercare i voti musulmani e iniziare a difendere i cittadini italiani. Sveglia, italiani: riprendiamoci le nostre città, la nostra cultura, la nostra libertà, prima che sia troppo tardi!
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