Cucchi condividerà il video dei poliziotti picchiati dall’immigrato?
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È un copione che si ripete, un oltraggio alla decenza e alla sicurezza che lascia sgomenti e furiosi. A Milano, in largo Cavalieri di Malta, un marocchino di 42 anni, irregolare in Italia e con precedenti penali, ha avuto l’ardire di trasformarsi in un ladro acrobata, arrampicandosi su un’impalcatura per tentare di svaligiare un appartamento. Era mezzogiorno di sabato 29 marzo, un orario in cui la gente dovrebbe sentirsi al sicuro nelle proprie case, ma non per questo individuo, che ha pensato bene di introdursi dalla porta-finestra di un’abitazione in ristrutturazione. Per fortuna, il proprietario era in casa e lo ha messo in fuga urlandogli contro, mentre una vicina, allertata dal trambusto, ha chiamato il 112.

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La polizia è intervenuta prontamente, rintracciando il fuggitivo poco lontano. Ma pensate che il delinquente si sia arreso con le mani in alto? Neanche per sogno. Questo soggetto, che non avrebbe dovuto nemmeno mettere piede sul suolo italiano vista la sua condizione di irregolare e il suo passato criminale, ha reagito come una belva: calci e pugni agli agenti, un tentativo di rubare il taser dalla cintura di un poliziotto e, ciliegina sulla torta, il danneggiamento della volante una volta immobilizzato. Risultato? Tre agenti feriti, costretti a ricorrere al pronto soccorso: due con 7 giorni di prognosi per lesioni al torace e al gomito, il terzo con 10 giorni per danni alla mano e alla spalla. È questo il prezzo che devono pagare le forze dell’ordine per proteggere i cittadini da un individuo che non ha alcun diritto di stare qui?
La rabbia monta quando si pensa che quest’uomo, un pluripregiudicato senza permesso di soggiorno, era libero di scorrazzare per Milano invece di essere stato espulso al primo segnale di pericolo per la collettività. Tentato furto in abitazione, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento: un campionario di reati che dovrebbe valergli non solo l’arresto, ma un biglietto di sola andata per il suo Paese d’origine. E invece no, eccolo qui, a seminare terrore e violenza, a mandare in ospedale chi cerca di fermarlo, mentre il sistema sembra incapace di dire “basta”.
Siamo stufi di leggere queste storie, di vedere le nostre città trasformate in teatri di guerra da individui che non rispettano né le leggi né le persone. È intollerabile che un irregolare con precedenti possa agire indisturbato, mettendo a repentaglio la vita di cittadini e agenti. Le istituzioni devono smetterla di girarsi dall’altra parte: serve una linea dura, espulsioni immediate per chi delinque, soprattutto se non ha alcun titolo per restare in Italia. La misura è colma, e i milanesi – come tutti gli italiani – meritano di vivere senza paura, protetti da chi ha il dovere di garantire la loro sicurezza, non di lasciarli in balia di questi criminali. Sveglia, è ora di agire!
Prendi il baluba, gli spezzi i quattro arti uno alla volta a bastonate e lo lasci per strada ad arrangiarsi, se sopravvive resterà storpio e potrà compiangere sè stesso e il suo dio che non gli ha dato 70 vergini ma solo un grosso cetriolo nel culo.
E la cucchi o cacca che si fotta assieme alla sua amica salis…
il fatto che certi soggetti reagiscano in modo inconsulto (come certe fughe col T-Max ) oltre a derivare dalla loro mentalità violenta e bestiale denota una, chiamiamola, strategia cioè mettere in campo un deterrente per far capire a chi cerca di arrestarli o comunque fermarli che dovranno (i poliziotti) pagare un prezzo per fare il loro dovere e quindi la prossima volta (grazie anche al lassismo dei giudici) ci penseranno: quindi inseguimenti in zona 30 a velocità moderata, uso blando se non rinunciatario della forza per bloccarli ma se i giudici dessero anni e anni di carcere forse le cose cambierebbero…forse…ma con questa magistratura…