Musulmani hanno invaso le piazze italiane guidati dai sindaci PD
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Milioni di Musulmani Occupano l’Italia per il Ramadan: Piazze e Luoghi Pubblici Sotto Assedio – Fermiamo l’Islamizzazione!
Milioni musulmani hanno celebrato il ramadan in Italia quest’anno occupano piazze e luoghi pubblici guidati dai sindaci del Pd, ormai veri e propri imam pic.twitter.com/LhsDfBG7TV
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) March 30, 2025
L’Italia è sotto assedio, e l’islamizzazione avanza a un ritmo spaventoso: milioni di musulmani hanno celebrato il Ramadan quest’anno, occupando piazze, parchi e luoghi pubblici in tutto il Paese, trasformandoli in enclave islamiche dove la sharia regna sovrana. Da Milano a Mestre, da Torino a Prato, le nostre città sono state invase da folle di fedeli che pregano, celebrano e impongono le loro tradizioni, calpestando la nostra cultura e i nostri valori. È un’occupazione culturale senza precedenti, un segnale chiaro che l’Islam non si integra, ma si impone, e che le istituzioni, con la loro complicità, stanno svendendo la nostra identità. Dobbiamo fermare questa invasione, prima che l’Italia diventi un califfato e le nostre piazze siano perse per sempre!
Piazze e Luoghi Pubblici Occupati: L’Italia Sotto Assedio
Quest’anno, il Ramadan ha raggiunto livelli mai visti in Italia: milioni di musulmani – stimati tra 2,5 e 2,8 milioni nel Paese – hanno celebrato il mese sacro occupando spazi pubblici in ogni città. A Milano, piazza Duca d’Aosta è stata invasa per l’ifṭār, con migliaia di fedeli che pregavano mentre un imam intonava “Allah Akbar”; a Torino, Parco Dora ha ospitato 30.000 musulmani per l’Eid al-Fitr; a Mestre, i parchi di San Giuliano e Piraghetto sono stati concessi per la stessa festività, con migliaia di persone che pregavano segregando le donne. A Prato, il cortile della parrocchia di San Domenico è stato profanato per l’Eid al-Fitr; a Verona, il Comune PD ha organizzato l’evento con le donne confinate in un recinto. È un’umiliazione: le nostre piazze, simbolo della nostra storia e cultura, sono diventate teatri di propaganda islamica, dove la sharia detta legge e i cittadini italiani sono relegati a spettatori impotenti.
L’Islamizzazione Avanza: Violenza e Oppressione Ovunque
L’occupazione delle piazze non è un semplice evento religioso: è un simbolo di conquista. A Cremona, ragazze cristiane sono state picchiate per aver mangiato durante il Ramadan; a Modena, una studentessa è stata aggredita per aver rifiutato il velo; a Bologna, una quattordicenne è stata rasata a zero dai genitori per lo stesso motivo. A Brescia, Balwinder Singh, consigliere comunale, ha inflitto violenze alle figlie per costringerle a vivere secondo tradizioni oppressive, lodando l’omicidio di Saman Abbas. A Monfalcone, un partito islamico guidato da Bou Konate promuove niqab e sharia; a Padova, una moschea abusiva in via Turazza terrorizza i residenti. A Roma, un immigrato arabo ha minacciato un italiano: “Io non sono come te, sono arabo!” L’Islam non si integra, si impone, e le celebrazioni del Ramadan sono un’ulteriore dimostrazione di questa supremazia: milioni di musulmani occupano i nostri spazi, mentre le istituzioni tacciono, complici di un’invasione che sta cancellando la nostra identità.
Le Istituzioni Tradiscono: La Sottomissione all’Islam
Le istituzioni italiane, invece di difendere i cittadini, si piegano all’Islam. A Milano, il sindaco Sala ha patrocinato l’ifṭār in piazza Duca d’Aosta; a Torino, Stefano Lo Russo ha celebrato l’Eid al-Fitr con 30.000 musulmani e prepara una mega-moschea con minareto; a Mestre, Luigi Brugnaro ha concesso i parchi per l’Eid al-Adha, dove migliaia di animali sono stati sgozzati. A Prato, il vescovo Nerbini ha profanato San Domenico per il Ramadan; a Verona, il Comune PD ha organizzato l’evento con le donne segregate. È un tradimento senza precedenti: mentre le piazze italiane vengono occupate, le istituzioni non solo tacciono, ma partecipano, svendendo la nostra cultura per un finto dialogo interreligioso. È chiaro: l’Islam non cerca convivenza, ma dominio, e le nostre città stanno diventando califfati.
Fermiamo l’Islamizzazione: Riprendiamoci le Nostre Piazze!
Non possiamo più tollerare questa invasione. Dobbiamo vietare le celebrazioni islamiche su suolo pubblico, chiudere le moschee abusive e azzerare l’immigrazione islamica regolare. Le piazze italiane devono tornare a ospitare processioni cristiane, non preghiere islamiche; i nostri parchi devono essere luoghi di aggregazione per gli italiani, non enclave della sharia. Le istituzioni devono smettere di cedere e difendere la nostra identità, non quella di chi ci vuole sottomessi. A Mestre, una mega-moschea con minareto è in costruzione in via Giustizia; a Torino, Lo Russo schedare gli “islamofobi” per zittire il dissenso. È un’umiliazione: l’Italia non è un Paese islamico, e non lo diventerà. Sveglia, italiani: riprendiamoci le nostre piazze, la nostra cultura, la nostra libertà, prima che sia troppo tardi!
Sindaci Pd? Ma se sbarcano a non finire anche con la destra.