Related Articles

• Cpr in Albania: governo chiede ai giudici il permesso di espellere i clandestini 2 28.Mar
• Piscina italiana riservata a donne islamiche in burqini 1 15.Ott
• Feltri a Meloni: serve il blocco navale, siamo invasi 1 15.Feb

Ronde anti-maranza in tutta Italia: i cittadini si ribellano al degrado, lo Stato li ostacola

Da Milano a Rimini, da Roma a Trento, le ronde anti-maranza si moltiplicano: Articolo 52, Controllo di vicinato, Rete di patrioti, Rinascenza e altri gruppi nascono dalla rabbia dei cittadini contro un senso di insicurezza che lo Stato non sa affrontare. Pattugliamenti, segnalazioni, ma anche spedizioni punitive: l’ultimo video di Articolo 52, 51 secondi di pestaggio in Darsena a un nordafricano sospettato di scippo, ha acceso i riflettori su un fenomeno che dilaga. È una risposta estrema a un degrado reale, che le istituzioni ignorano, lasciando i cittadini in balia di immigrati violenti.

A Milano, Articolo 52, che richiama l’articolo costituzionale sul dovere di difendere la patria, agisce senza intermediari contro i maranza, giovani stranieri che seminano terrore. La Procura ha aperto un fascicolo per associazione a delinquere e istigazione a delinquere per motivi razziali, affidato al pm Alessandro Gobbis, mentre la Digos scava tra chat e profili social, dove si pianificano sopralluoghi e si raccolgono fondi per spray al peperoncino e ricetrasmittenti. Ma sui social il gruppo esplode: «A Roma quando?», chiede Gregorio, rilanciando il video.

A Roma, Simone Cicalone, ex pugile e youtuber, filma i borseggiatori in metro: «Dicono che siamo picchiatori, fascisti e squadristi, ma non è così. La gente è esasperata, io documento». Simone Carabella regala spray al peperoncino alle donne, mentre Re Serpico (Sergio Lignano) spopola su TikTok con le sue ronde. «Le persone ci ringraziano, è bellissimo», scrive Carabella, celebrando i “cento spray regalati” lo scorso febbraio.
Il fenomeno si espande: a Roma, Riccardo Scognamiglio, il “Principe”, organizza un consorzio di famiglie per il controllo notturno, calcolando 30 euro al mese a nucleo per coprire i costi. Giuseppe Basile, “Ottavo re di Roma”, ha contribuito all’arresto di un cubano che aveva scippato una settantenne, con un video virale. A Monza, Rinascenza schiera vigilantes con giacche antitaglio, promettendo “nessuna violenza”.

A Lodi, la Rete dei patrioti di Ettore Sanzanni marcia nel centro, vantando: «Alla nostra presenza, gli assembramenti di extracomunitari si sono dileguati». A Bologna, le “Passeggiate dei patrioti” di Stefano Colato, militante di destra, rispondono agli scontri per Ramy Elgaml, mentre a Vicenza si marcia contro il degrado a San Pio X, “in balia di sbandati, spacciatori e delinquenti stranieri”. A Rimini, il “Progetto di controllo del vicinato” nasce dal malessere per furti e rapine, come quella recente a un uomo in pieno giorno. All’Aquila, un protocollo tra prefetto e sindaco legitima il controllo, ma a Salerno e Avellino i prefetti bloccano le iniziative: «Niente ronde né giustizia fai-da-te».

A Trento, i Vigili del fuoco di Michele Cozzini pattugliano con lampeggianti accesi contro i furti in Val Rendena. A Venezia, Monica Poli, “Lady Pickpocket”, grida «Attenzione, pickpocket!» contro le borseggiatrici, diventando virale. Ma il degrado è ovunque. Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo crimine.

Lo Stato è cieco. Intanto, Articolo 52 viene indagato in pochi giorni. È un’ipocrisia schifosa: le autorità inseguono chi si ribella, lasciando i maranza liberi di colpire. Queste ronde, da Articolo 52 a Rinascenza, non saranno perfette, ma sono l’unico baluardo contro un sistema che ci abbandona. Vittorio Sgarbi ha ragione: «Occorrerebbe che queste ronde fossero legittimate». Milizie di patrioti con licenza dello Stato di eliminare i criminali stranieri dalle strade.

Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. L’Italia non può essere un mattatoio: svegliamoci, o sarà persa!