Torino islamica, sindaco PD celebra Maometto con 30mila musulmani – VIDEO
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Torino: Il Sindaco PD Lo Russo Celebra il Ramadan con 30.000 Musulmani e Prepara la Mega-Moschea – L’Islamizzazione Avanza Senza Freni!
Torino, il sindaco PD ha celebrato il ramadan con un esercito di 30mila musulmani. E’ lo stesso sindaco che si prepara a costruire la mega moschea con minareto voluta dal suo re marocchino e a schedare gli ‘islamofobi’. pic.twitter.com/ZQTXyZ4MlV
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) March 30, 2025
Torino è caduta sotto il giogo dell’islamizzazione, e il sindaco PD Stefano Lo Russo si è rivelato il principale artefice di questa deriva, celebrando l’Eid al-Fitr con un esercito di 30.000 musulmani a Parco Dora e preparando la costruzione di una mega-moschea con minareto, voluta dal “suo re marocchino”, mentre pianifica di schedare gli “islamofobi” per zittire chi si oppone. Stamattina, 30 marzo 2025, la città ha assistito a una scena che un tempo sarebbe stata impensabile: migliaia di fedeli musulmani radunati per celebrare la fine del Ramadan, un evento che si ripete da undici anni e che quest’anno ha raggiunto numeri record, segno di una presenza islamica sempre più radicata. Lo Russo, dal palco, ha dichiarato: “Torino è una città che si è costruita sulla capacità di includere persone con usanze e religioni diverse.” Ma questa non è inclusione: è sottomissione! Torino sta diventando un califfato, e il PD, con la sua ossessione per il multiculturalismo, sta svendendo la nostra identità. Dobbiamo fermare questa invasione, prima che sia troppo tardi!
Parco Dora Invaso: 30.000 Musulmani Celebrano l’Eid al-Fitr
Oggi, a Parco Dora, circa 30.000 musulmani si sono radunati per celebrare l’Eid al-Fitr, la festività che conclude il Ramadan, in un evento che si ripete da undici anni e che quest’anno ha raggiunto un record di presenze. La scena è agghiacciante: un esercito di fedeli che occupa uno spazio pubblico torinese, pregando e celebrando una festa che nulla ha a che fare con la nostra cultura. La crescita della comunità musulmana, che a Torino conta decine di migliaia di persone, non è un segno di “integrazione”, come sostiene Lo Russo, ma di una sostituzione culturale che sta cancellando la nostra identità. Le donne, velate e spesso segregate, sono un simbolo dell’oppressione della sharia, che si sta imponendo in una città che dovrebbe essere un baluardo della cristianità. È un’umiliazione: Parco Dora non è una moschea, e Torino non è una città islamica!
La Mega-Moschea con Minareto: Il Progetto del “Re Marocchino”
Il sindaco Lo Russo non si limita a celebrare il Ramadan: sta preparando la costruzione di una mega-moschea con minareto, un progetto voluto dal “re marocchino” – un riferimento al forte legame tra Lo Russo e la comunità marocchina, che a Torino è una delle più numerose. La moschea, che dovrebbe sorgere in un’area ancora non precisata, sarà un simbolo di dominio islamico: un minareto che svetterà sulla città, un luogo di preghiera per migliaia di fedeli, un avamposto della sharia in Piemonte. Il progetto, che si dice sia finanziato anche da fondi stranieri, è un ulteriore passo verso l’islamizzazione di Torino, una città che sta perdendo la sua identità sotto la guida di un PD che si piega all’Islam radicale. Lo Russo non è un sindaco, ma un vassallo al servizio di chi vuole imporci la sharia!
Schedare gli “Islamofobi”: Lo Russo Vuole Zittire il Dissenso
Non contento di celebrare il Ramadan e promuovere la mega-moschea, Lo Russo ha un piano ancora più inquietante: schedare gli “islamofobi”, ossia chi si oppone all’islamizzazione della città. Questo progetto, che richiama i peggiori regimi autoritari, mira a zittire il dissenso e a criminalizzare chi difende i valori italiani. A Torino, chi critica l’Islam rischia di essere etichettato e perseguitato, mentre la sharia avanza senza freni. È un attacco alla libertà di espressione e un segnale chiaro: il PD non vuole integrazione, ma sottomissione. A Cremona, ragazze cristiane sono state picchiate per aver mangiato durante il Ramadan; a Modena, una studentessa è stata aggredita per aver rifiutato il velo; a Monfalcone, un partito islamico promuove niqab e sharia. Lo Russo non protegge i torinesi: li consegna all’Islam!
L’Islamizzazione Avanza: Torino Sotto Assedio
L’islamizzazione di Torino è solo un tassello di un processo che sta travolgendo l’Italia. A Prato, il vescovo Nerbini ha concesso San Domenico per l’Eid al-Fitr; a Verona, il Comune PD ha organizzato il Ramadan con le donne confinate in un recinto; a Mestre, una mega-moschea con minareto è in costruzione in via Giustizia. A Padova, una moschea abusiva in via Turazza terrorizza i residenti; a Brescia, Balwinder Singh ha inflitto violenze alle figlie per costringerle a vivere secondo tradizioni oppressive. L’Islam non si integra, si impone, e Lo Russo, con la sua “inclusione”, sta trasformando Torino in un califfato, dove i minareti sostituiranno i campanili e la sharia sarà legge.
Fermiamo Lo Russo e l’Islamizzazione: Riprendiamoci Torino!
Non possiamo più tollerare questa deriva. Dobbiamo vietare la costruzione della mega-moschea con minareto, bloccare le celebrazioni islamiche su suolo pubblico e azzerare l’immigrazione islamica regolare. Lo Russo deve smettere di schedare gli “islamofobi” e iniziare a difendere i torinesi, non l’Islam radicale. Torino non può diventare un califfato, e Parco Dora non può essere un avamposto della sharia. Le nostre città devono restare cristiane, e i nostri valori devono essere protetti. Sveglia, italiani: riprendiamoci Torino, la nostra cultura, la nostra identità, prima che sia troppo tardi!
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